Andrea Blarasin in Consiglio
di Luca Patrassi
Se il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli cresce nella classifica nazionale del consenso attorno ai primi cittadini dei Comuni capoluogo di provincia (leggi l’articolo), in maggioranza salgono anche le tensioni e stavolta è la Lega ad essere protagonista. Aldo Alessandrini, con l’elezione a capogruppo, è riuscito a bissare il colpo che gli era riuscito nel congresso che lo aveva incoronato segretario, con un solo voto di vantaggio, contro il volere della segreteria provinciale. Ora, di nuovo, i vertici del partito sono stati messi in minoranza dai consiglieri comunali della Lega che hanno votato per Alessandrini eludendo l’ordine di scuderia, e gli accordi di inizio legislatura, per Andrea Blarasin.
La consigliera regionale Anna Menghi
Cinque voti sono andati a Aessandrini mentre sono rimasti sull’Aventino, e non si sono presentati per il voto, i tre consiglieri pro-Blarasin, ovviamente l’interessato, il presidente del Consiglio comunale Francesco Luciani e l’ex capogruppo Claudio Carbonari. Lega divisa e rischio di ulteriori uscite di scena dopo quella del consigliere delegato alla Sanità Giordano Ripa passato a Fdi. Poco dopo l’elezione di Alessandrini, Blarasin non ha voluto fare dichiarazioni ufficiali ma ha avuto modo di parlare con diversi esponenti della Lega esprimendo la sua profonda irritazione, nel mirino in particolare la consigliera regionale Anna Menghi.
Secondo quanto detto da Blarasin ad altri esponenti della Lega infatti «in Consiglio comunale il partito di Salvini sarebbe un comitato Anna Menghi», «nella Lega c’è chi usa il potere per spaccare e distruggere», «intendo la politica in altro modo che non è compatibile con questi personaggi in cerca d’autore» sono alcuni dei concetti espressi da Blarasin, dichiarazioni fatte a caldo ai suoi colleghi di partito. Per la verità, all’indomani del “blitz” di Alessandrini si era diffusa la voce di un commissariamento di Macerata ma oggi la stessa Lega ha diffuso un commento congiunto, di plauso a Parcaroli, firmato dai segretari regionale, provinciale e comunale. Ci sarà, al posto di Parcaroli, di che iniziare a preoccuparsi?
Congresso Lega, Alessandrini: «Sarò il segretario di tutti» Il retroscena del no di Buldorini
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La Lega come forza Italia è destinata a dissolversi purtroppo per noi elettori le alternative non è che sono meglio anzi.I partiti (tutti) dovrebbero pensare a risolvere i problemi delle persone no a crearne di nuovi.Esempio(in Italia non si fanno figli) e certo che si dove sta una politica sulla famiglia sulla luna lavori precari e sottopagati) questo basta e avanza per disincentivare la natalità.
Slega
Per come si sono messe le cose anche nel Centrodestra, insieme ai casini nel Centrosinistra, gli elettori hanno la sola alternativa di non andare più a votare. A meno che non si formi un movimento politico unitario contro la guerra, per la pace e per i diritti della gente comune, della piccola e media industria, del piccolo commercio, degli artigiani, dei piccoli proprietari terrieri, delle cooperative, dei disoccupati, dei poveri, dei bambini e degli anziani. Insomma, di quelli che non interessano i potentati mondiali finanziari, che comandano ormai a tutti i loro sudditi, ossia ai partiti di Sinistra, di Centro e di Destra.
Rapanelli, al governo adesso c’è e con l’ausilio di pochi ma benestanti italiani o con quelli( non l’ho detto io ) analfabeti o incapaci di leggere, capire o meditare su quello che viene loro promesso, un governo che è l’esatto contrario di quello che vorresti ci fosse. Dire che la Meloni è intelligente e tutti i suoi ministri e collaboratori rincoglioniti è assolutamente una corbelleria. La Meloni non è un pastore ma parte integrante del gregge convinta di continuare a parlare a nome di tutti anche di chi non accende più nemmeno il televisore su canali dove potrebbe comparire. Ha comunque il suo seguito e il regredire degli italiani, a Macerata poi è molto evidente meno a Civitanova che è più un fatto folcloristico dovuto a gente che va a votare certi elementi per promesse alquanto aleatorie come antenne , parcheggi, licenze ed il più delle volte cercano di mangiarsi poi il gomito. Ma tanto non demordono, sbagliare sembra diventato a Civitanova uno sport e già sei anni di ” Pico non vide mai nido più ricco ” lo dimostrano. Non esiste ancora un controaltare credibile perché in parte formato da vecchie mascherine che sanno benissimo stare all’opposizione o come critici ma poi all’atto dei fatti si sono dimostrati poco efficaci. Un partito come quello che lei vorrebbe non sarebbe impossibile e soprattutto dovrebbe pensare a quello che succede in Italia e lasciare le guerre che hanno già chi le provoca e le mantiene con guerrafondai che ci mangiano e che lo fanno per mestiere come lo faceva e i contatti nessuno mi dice che ancora non li tenga, noto politico che rappresenta questa plebaglia politica che comanda. Detto questo resta tutto il resto. Per farlo ci vuole coraggio, unità di intenti e soprattutto amore per il debole che se sta bene lui poi staranno meglio in molti. Ci vogliono altre cose che sono il contrario degli obbrobri che ci racconta nelle suoi assoli dove canta male, suona peggio e mostra l’arroganza insita che dove la potrà alfin portare quell’insaccato Made in Italy come qualcuno l’ ha goliardicamente definita e come dargli torto?Ma si mettesse l’abito scuro con la cravatta che starebbe meglio e nessuno dovrebbe fare lo sforzo di notarla. Va inutilmente in giro per l’Europa, forse per farsi vedere i vestiti che le vengono proposti perché per il resto non può “contare” se non usando le mani e le dita. Quindi tutto sommato un partito giusto, normalissimo, come dovrebbe esserci e governare senza che un giorno fanno ridere e uno fanno pena che si rifà a quello da lei descritto molto facile da costituire. Politici veri, soprattutto nuovi ma non raccattati al mercato delle virtù perse come un Del Mastro una Santanchè o un Donzelli e tutto il resto e non vado alla Lega perché pur avendo la faccia tosta mi vergogno per loro e soprattutto per chi li appoggia non essendo un fanatico nordista.
E meno male che qualche persona intelligente incomincia a capire il grande problema invece di consigliare MAALOX oppure di ROSICARE…
La rissosità all’interno della Lega regionale e provinciale rischia di avvicinarsi a quella del PD marchigiano, endemica e insopprimibile perchè sempre e solo centrata su questioni di potere e di spartizione di posti.
Forse sarà il caso che la nuova responsabile marchigiana del Carroccio intervenga e spieghi – come a mio avviso è suo dovere -come e perchè all’ultimo minuto Lucentini è stato fatto fuori dall’incarico di responsabile regionale, dopo che la nomina era stata data come cosa fatta; – cosa aspetta a dimettersi il responsabile provinciale Buldorini dopo un paio di sconfitte clamorose, che potrebbero anche definirsi come due sonori ceffoni in piena faccia (quella per la nomina del responsabile cittadino e quella per la scelta del nuovo capogruppo consiliare di Macerata, competizione interne entrambe vinte da Aldo Alessandrini, contro il parere, chiaro e trasparente, ma mai motivato pubblicamente, dello stesso segretario provinciale); – quali sono i reali motivi di contrasto del Buldorini e dei suoi accoliti con la consigliera regionale Anna Menghi, definita addirittura come una che usa il potere (quale?) per spaccare e per distruggere.
Visto e considerato che la Lega non è un club privato, ma è forza di governo in città e in regione, queste spiegazioni, a mio avviso, sono dovute all’opinione pubblica, che ha il diritto di conoscere le reali dinamiche interne dei partiti che governano il territorio.