Stefano Bonaccini
di Antonio Bomba
Gli iscritti al Partito Democratico marchigiani hanno scelto: Stefano Bonaccini è stato il candidato alla carica di segretario nazionale più votato, seguito da Elly Schlein. Un dato in linea con quello nazionale, non ancora ufficiale come tutti i numeri che troverete in questo articolo in quanto in attesa di essere certificati dalla commissione per il congresso martedì, ma comunque attendibili e non soggetto a sostanziali modifiche visti gli ampi distacchi abissali accumulati dagli altri due politici in lizza, vale a dire Gianni Cuperlo e l’ex ministro Paola De Micheli.
Pertanto, saranno Bonaccini e Schlein a contendersi la poltrona lasciata libera da Enrico Letta, in un testa a testa previsto per domenica 26 febbraio quando il voto sarà permesso in tutta Italia e a tutti i cittadini, non soltanto a coloro muniti della tessera del Pd.
Tornando alle Marche i 137 circoli hanno registrato 2.702 schede valide. Di queste 1.540 hanno visto la preferenza assegnata a Bonaccini, pari al 56.99% del totale. Mentre Schlein ha fatto registrare 927 preferenze pari al 34.31%. Cuperlo e De Micheli si dividono il resto dei voti. Anche qui manca l’ufficialità assoluta dei dati, ma la differenza è tale da non lasciare dubbi su come siano andate queste elezioni interne al Pd.
Soffermandoci invece sui dati della sola provincia di Ancona, su 918 votanti, Bonaccini ha ottenuto 493 sì (54.18%), Schlein 317 (34.84), Cuperlo 87 (9.56%) e De Micheli 11 (1,21%).
Nel solo comune dorico invece hanno votato 173 iscritti al partito. Anche qui Bonaccini l’ha fatta da padrona con 88 preferenze, seguito da Schlein con 63. Staccati Cuperlo con 16 preferenze e De Micheli con 6, mentre risultano 4 le schede nulle.
Ricordiamo che sabato 26 febbraio gli elettori saranno chiamati anche a scegliere il segretario regionale del partito. La sfida sarà tra Chantal Bomprezzi e Michela Bellomaria.
(Aggiornamento delle ore 18,49)
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Mi dispiace, ma oramai con una dichiarazione a sorpresa, sincera non si sa, se lo fosse sarebbe forse la seconda in tanti anni anche se adesso non me la ricordo la prima, la quale anche per sbaglio potrebbe averla detta o fatta. Berlusconi ritorna a rappresentare la maggioranza degli italiani. Ma non quella effimera della Meloni che quando dice che rappresenta l’Italia fa finta di non conoscere i numeri e di questo passo ritornerà al suo zoccolo duro del quattro per cento che glielo faranno sentire visto che non rappresenta neanche loro che la ricordano sugli spalti della Garbatella ed oggi guerrafondaia mondiale, americana e oppositrice dei poveri perché come nel famoso film sono sporchi brutti e cattivi. Certo non hanno la sua signorilità e vestiti rossi che stanno tanto bene alle bionde anche se mi hanno raccontato che effettivamente sia rossa, non quel “rosso” ma quello che se avesse gli occhi verdi i napoletani si toccherebbero da qualche parte per non lasciarsi influenzare dalla sfortuna. Insomma, il caro Vecchio dichiarando gli errori tali o presunti di Zelenski si è messo alla testa di tutti quegli italiani che vogliono la pace e sono tantissimi. Anche il Pd dovrebbe saperlo ma sta pensando a rigenerarsi usando le stesse sostanze tossiche di sempre, le famigerate correnti capitanate dall’ancora sempre nella memoria,il fu caro Renzi che seppure allontanatosi, resta ancora nel cuore di tanti impavidi e duri di orecchio impossibili da scrostare. W Berlusconi che se spedisse Tajani a più confacente incarico ( cercano camerieri anche prima esperienza alle Fiji ) darebbe certezza alla sua dichiarazione da tanto aspettata. Dalla Meloni ho sentito che ci si attende che in un momento impreciso della sua presenza in Parlamento per una delle solite incomprensibili presenze, come quelle a Palazzo Chigi, improvvisamente si liberi da ogni titubanza, salti sul tavolo e con un scenografico saluto romano gridi: ” Onore a Me!!!!!”