«La spiaggia piena di piattelli rotti,
pericolo per l’ambiente e le persone
Il tiro al volo va spostato»

CIVITANOVA - La consigliera di minoranza Mirella Paglialunga pone l'attenzione sullo stato della zona a sud dello stadio, e lancia una proposta scrivendo a sindaco, giunta e Capitaneria di porto
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Il cartello che avvisa della presenza del tiro al volo

Spostamento del tiro a volo e istituzione di un’area protetta alla fine del lungomare nell’area “contrada Ippodromo” come era chiamata originariamente l’area a sud dello stadio di Civitanova. A proporlo è la consigliera Mirella Paglialunga che scrive a sindaco, giunta, Capitaneria e associazione “Tiro a volo Cluana” per portare all’attenzione pubblica lo stato in cui versa la spiaggia di fronte al tiro al volo.

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I piattelli rotti sulla spiaggia

«La spiaggia è piena di frammenti di piattelli rotti che si mescolano a sabbia e conchiglie – dica Paglialunga – Quella è un’area demaniale, ambientalmente affascinante, ancora naturalistica. La convenzione quinquennale che concede in affido il poligono, di proprietà comunale, è stata firmata da Ciarapica con l’associazione “Tiro a volo Cluana” a marzo 2022 e andrà avanti fino al 2027 e riguarda l’impianto comunale che si trova in “Contrada Ippodromo”. Ciarapica, alla presentazione della convenzione disse che la società avrebbe provveduto a sue spese alla pulizia, vigilanza e agli interventi di ordinaria manutenzione».

«Credo – sottolinea la consigliera d’opposizione – non ci sia traccia nella convenzione dell’impegno al mantenimento in sicurezza dello spazio esterno, peraltro demaniale e non concesso in uso alla società stessa, così come credo che non ci sia traccia della necessità urgente, per tutelare la pubblica incolumità, di installare adeguati sistemi di protezione affinché i piattelli disgregati in mille pezzi a causa dello sparo, non cadano in spiaggia o nel mare inquinandolo, arrecando pericolo per la salute o, cosa più grave, ferendo le persone mentre esercitano il loro diritto di godersi il mare, il fiume, la spiaggia o l’arenile. Vero è che la zona è interdetta e l’accesso è vietato. Quella zona è off limits per passeggiate, ma anche per le imbarcazioni che dovessero transitare troppo vicino alla riva. Perché tutti rischiano in potenza di restare impallinati».

Da qui le richieste che la consigliera di minoranza avanza al sindaco e alla giunta di rimuovere le scorie e i materiali di scarto dell’attività di tiro a volo, la messa in sicurezza del poligono per evitare la fuoriuscita dei frammenti dei piattelli e di restituire all’uso pubblico l’area. «Si potrebbe prevedere – conclude la Paglialunga – lo spostamento del tiro a volo in un’altra area specifica e di minore impatto ambientale, anche con lo scopo di valorizzare le attività poste in essere dalla società sportiva, peraltro riconosciuta come un’eccellenza da favorire e valorizzare e creare nell’area in collaborazione con le scuole e le associazioni ambientaliste, un’oasi naturalistica e una struttura educativa dedicata all’area fluviale e marina».

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“Attenzione, pericolo si spara” Quel cartello sulla spiaggia



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