«Stupefacenti, uso distorto dei social network e storie d’amore finite male sono tra le cause principali di comportamenti devianti adottati da adolescenti che troppo spesso salgono alla cronaca perché coinvolti in risse o storie torbide. Nei casi meno eclatanti che non vengono raccontati dai media, c’è il dramma che si consuma tra le mura domestiche e che vede genitori in ansia da una parte e minorenni dall’altra, separati da un muro di gomma di incomunicabilità». Ad affermarlo la criminologa, dottoressa Giuseppina Palermo, direttrice di Falco Investigazioni.
«Le famiglie preoccupate per i loro figli e figlie ci chiamano perché notano un radicale cambiamento nei comportamenti che rientrano nella quotidianità. È normale nella fase dell’adolescenza ritagliarsi uno spazio per sé, ma quando la comunicazione con i genitori si interrompe in modo drastico bisogna correre ai ripari e affidarsi a professionisti. Quello del monitoraggio dei minori è purtroppo un settore in costante evoluzione, non ci occupiamo solo di infedeltà coniugale, truffe, verifica sulla Legge 104, spionaggio industriale – sottolinea – . Dopo aver ricevuto l’autorizzazione dai genitori effettuiamo accertamenti di natura informatica e appostamenti per controllare cosa fa il soggetto quando non è a casa, scoprendo quindi se fa uso di stupefacenti o abuso di alcol, se frequenta persone poco raccomandabili o addirittura con precedenti penali. Il nostro team aiuta madri e padri a salvare ragazzi e ragazze dalle situazioni più pericolose, prevenendole».
Se per alcuni minorenni è difficile un recupero tempestivo della situazione, basta scorrere gli eventi di cronaca, per molti l’intervento dei genitori e dei professionisti a cui si rivolgono è la via della salvezza. Ma come capire se bisogna preoccuparsi davvero?
«I segnali a cui prestare attenzione sono i cambiamenti di abitudini – spiega la dottoressa Palermo – . Se il ragazzo o la ragazza rientra a casa più tardi la sera e non dà spiegazioni, se non partecipa più agli eventi della famiglia, per esempio al pranzo della domenica, se si isola in maniera eccessiva con il cellulare in mano è il momento di intervenire per evitare il punto di non ritorno. Bisogna mantenere il contatto.
Un altro segnale di allarme è quando i soggetti minorenni tornano a casa con le “cartine” nel marsupio o con addosso l’odore di fumo o di alcol. Meno scontato ma altrettanto pericolosa può essere la fine di una storia d’amore del proprio figlio o figlia. In molti casi si perde un punto di riferimento, parliamo di storie di un paio d’anni o più, ma non solo. Spesso si cambia compagnia per evitare di frequentare l’ex fidanzato o fidanzata ed ecco che è più facile venire a contatto con soggetti ambigui che iniziano il minore a comportamenti sbagliati. Non si tratta più quindi di amicizie consolidate col tempo e la conoscenza, ma una sorta di ripiego per non rimanere esclusi dalla vita sociale, ci si sente subito accettati ma per i motivi sbagliati».
La direttrice di Falco Investigazioni continua: «Il problema può nascere anche da un uso eccessivo dei social network e dai video di natura competitiva, in entrambi i casi il o la minorenne si sente accettata da un nuovo gruppo di amicizie “allargate” che non è quello solido e sano che siamo abituati ad immaginare. Fanno delle cose più grandi di loro senza aver raggiunto la necessaria maturità. In questi casi il nostro reparto di sicurezza informatica interviene con le tecnologie più avanzate per controllare i profili e gli account social ma anche gli spostamenti del telefono grazie alla geolocalizzazione.
Ad esempio c’è stato il caso di un ragazzino educato e che a scuola andava benissimo ma che appena si è lasciato dalla fidanzata si è chiuso a riccio e non frequentava più la famiglia. I genitori si sono preoccupati, ci hanno contattato, ci siamo incontrati e nel giro di una settimana abbiamo verificato che in effetti si era collegato ad un gruppo di ragazzi che amavano le sfide estreme. Una delle regole imposte dal gruppo era non parlare più con il proprio padre e la propria madre. Un caso che richiamava la “blue whale challenge” di qualche anno fa, che portò ad un’epidemia di suicidi in tutto il mondo».
La criminologa Giuseppina Palermo conclude: «Uno dei casi più complicati di cui ci siamo occupati è successo in Toscana, una ragazza aveva una storia con un uomo più grande di lei ma era un rapporto malato dove gli abusi e le violenze erano quotidiani, associato ad un consumo di sostante stupefacenti procurate dalla ragazza stessa in cambio di rapporti sessuali con persone extracomunitarie. Nel nostro territorio la situazione è meno drammatica, per fortuna, ma non bisogna mai abbassare la guardia soprattutto nei confronti dei minori che sono sempre più esposti alla tentazione della droga che purtroppo trovano con estrema facilità».
I servizi dell’agenzia Falco Investigazioni sono rivolti ad aziende e privati, enti privati e pubblici. Si svolgono indagini in ambito penale, commerciale ed assicurativo, sicurezza e servizi speciali. L’agenzia investigativa mette a disposizione un team di professionisti altamente qualificati e con esperienza nel settore, coordinati dalla criminologa dottoressa Giuseppina Palermo, la quale dopo un passato da avvocato ha seguito la propria passione per la criminologia e il mondo delle investigazioni. Nel 2021 diventa direttrice di Falco Investigazioni, agenzia nata nel 1973 a Macerata sotto la guida di Enzo Giorgio Laganà, che è rimasto nel team come investigatore esperto apportando con la propria esperienza un contributo importante. Innovazione e tecnologia ed esperienza maturata in decenni di professione sono i punti di forza dell’agenzia.
Falco Investigazioni opera in tutta Italia e ha sedi a Crotone e a Morrovalle in via Dante Alighieri 157. Per contattare l’agenzia si può telefonare ai numeri 3385270652 o 3284156056 o mandare una email all’indirizzo [email protected]. Per tutte le informazioni potete consultare il sito www.falcoinvestigazioni.com.
(Articolo promoredazionale)
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I figli vanno seguiti perché a prendere la brutta strada è un’attimo poi adesso con la droga che gira a go go ancora peggio.Forse mi sbaglio ma ci sono dei valori che andavano bene 2000 anni fa e che andranno bene anche tra 2000 anni malgrado qualcuno la pensi diversamente.