Charity Oriachi, moglie di Alika, oggi a Civitanova
di Claudia Brattini (foto di Fabio Falcioni)
L’omicidio di Alika Ogorchukwu ha scosso le coscienze e mentre molti accusano di indifferenza quanti non hanno reagito di fronte all’aggressione e alla terribile scena di violenza sono invece diverse le comunità che oggi si sono prontamente mobilitate per affiancare la famiglia del 39enne di origine nigeriana e residente a San Severino. Proprio il Comune assicura il suo sostegno. «Siamo veramente addolorati per questa tragedia, Alika era un padre di famiglia». La sindaca di San Severino, Rosa Piermattei, a nome di tutta la comunità settempedana ha espresso così il suo più profondo cordoglio per poi continuare: «Le istituzioni ci sono e sono vicine alla famiglia».
Mazzi di fiori sul luogo dell’omicidio (Foto Falcioni)
Anche la scuola frequentata dal figlio di Alika, l’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi”, per voce del dirigente Sandro Luciani, si è unita al comune cordoglio facendo sentire il proprio abbraccio alla famiglia verso la quale promuoverà «forme di solidarietà. Al ritorno a scuola a settembre – spiega il preside – faremo anche raccolta fondi per la moglie e il figlio di Alika». Profondo cordoglio dall’arcivescovo di Camerino – San Severino, monsignor Francesco Massara, che ha espresso vicinanza ai familiari unendosi al dolore della comunità settempedana.
Laura Latino del negozio Duin
Si è mobilitata anche Laura Latino, la titolare del negozio DuIn di fronte al quale è avvenuto l’omicidio. «Sono arrivati già in molti – dice – a destinare un contributo per quella che è a tutti gli effetti una “gara di solidarietà” promossa da Valeria Paniccia». La città è sgomenta, in molti arrivano sul marciapiede dove ha perso la vita e lasciano biglietti di cordoglio, alcuni che inneggiano ad uno stop del razzismo. Il tutto mentre era in corso la protesta della comunità nigeriana lungo il corso e poi sotto al Comune.
Il post di Valeria Paniccia sulla raccolta fondi
Nelle chiese della diocesi Civitanova da domani sarà osservato qualche minuto di silenzio per condannare ogni forma di violenza. «La nostra chiesa locale e le parrocchie di Civitanova di fronte all’uccisione di Alika scelgono l’atteggiamento del silenzio per lasciarci ferire il cuore e sconvolgere dell’accaduto. Preghiamo per la vittima e siamo vicini a tutti coloro che sono nel dolore e nell’angoscia per quanto successo. A partire dell’Eucaristia che celebreremo domenica, nella quale in luogo dell’omelia ci saranno alcuni minuti di silenzio, vogliamo ribadire e rafforzare il nostro impegno per la pace e perché l’aggressività non si sostituisca alla giustizia e non metta più in pericolo altre vite. Nessuna forma di violenza può avere cittadinanza nella vita secondo lo stile del Regno di Dio. Preghiamo anche per l’aggressore e i suoi familiari».
La moglie di Alika con il sindaco Fabrizio Ciarapica
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Giancarlo Giulianelli
Usa le parole “sconcerto”, “indifferenza” e “mancanza di rispetto” il Garante regionale dei diritti, Giancarlo Giulianelli, per commentare quanto accaduto ieri. «Sconcerto – evidenzia – per la morte del 39enne nigeriano e per la brutalità di chi ha commesso l’omicidio. Alla famiglia della vittima tutta la nostra profonda vicinanza. Ma nello stesso tempo non possiamo non cogliere l’indifferenza dimostrata da chi è stato testimone di quanto stava accadendo, che invece di intervenire per portare aiuto ha preferito scattare foto e girare filmati».
E proprio su foto e filmati Giulianelli sofferma la sua attenzione per parlare di mancanza di rispetto. «Materiale che oggi ritroviamo – dice – sulla stampa e suoi social, senza che alcuno abbia prestato attenzione a cosa possa voler dire per la famiglia, per il figlio, vedere quelle immagini. Se qualsiasi altra persona si fosse trovata nella stessa situazione cosa avrebbe pensato? Ritengo che si debba ormai fornire ancora più sostanza alla nostra riflessione sull’informazione e sull’uso dei social ed è per questo motivo che diviene indispensabile un confronto allargato con altre autorità di garanzia che si occupano di queste problematiche, come il Corecom, con l’Ordine professionale dei giornalisti, con i rappresentanti delle nostre istituzioni regionali. È un appello che spero possa trovare riscontro in tempi celeri».
Lorenzo Lattanzi
«Non si ripetano ancora gli errori del passato». È perentorio l’invito del presidente regionale Aiart Marche Lorenzo Lattanzi con riferimento ai fatti di Macerata e all’omicidio di Pamela Mastropietro. «In questa occasione sentiamo il dovere d’intervenire direttamente con questo comunicato per promuovere una riflessione collettiva sulla banalizzazione della violenza, sul disimpegno civile e sulle povertà educative. Non ci si può scaricare la coscienza limitandosi ad accendere il cellulare per riprendere certe scene e condividerle in rete! Forse è giunto il momento di domandarsi se la sovraesposizione alla violenza verbale e fisica, che imperversa sui social e sui vari schermi personali di cui siamo tutti dotati, non contribuisca in qualche modo a una sorta di assuefazione al male, a una sua spettacolarizzazione, se non addirittura – penso al caso degli adolescenti e delle baby gang – a promuovere atteggiamenti emulativi, solo per ricevere qualche like in più».
Paola Antolini del negozio DuIn, che gestisce assieme alla figlia Laura Latino
(Foto Falcioni)
Bravo avvocato Giulianelli
Ora tutti a fare la colletta!! Perchè questa famiglia non è stata aiutata prima?? Lo ha ucciso l"indifferenza di chi per anni ha fatto finta di non vedere!
Mara Colomba pienamente d'accordo
Mara Colomba giusto
Un bel gesto aiutare la vedova e figli ! Possibile che nessuno poteva aiutare quel poveretto quando era a.terra....
Anna Maria Scoponi magari dopo sono andati a mettere un fiore sul posto...non ci sono parole...
Magari poco prima non hanno dato neanche un centesimo x un' offerta al povero signore e dopo hanno comperato un mazzo di fiori che lui non potrà mai vedere
Civitanova è alla deriva più totale ,vive solo di apparenza e 0 cultura ,e successo anche a Recanati, questo è il frutto di odio creato da pseudi politici x metterci contro un altro con chi è più povero di noi e razzismo allo stato puro.
Tanta troppa violenza, ma soprattutto tanta troppa indifferenza !!! Sicuramente qualcosa si poteva fare, ma non si è voluto fare in questa società malata che non riconosco più !!!
Mi dispiace tanto ..la cosa più brutta e l'indifferenza della gente
Il minimo che si può fare per questa famiglia distrutta e in difficoltà. Bisogna assistere e aiutare la moglie e i suoi figli.
Vera Vita cioè lo vuole fare lei? Onore a Lei
Mariacarmela Boccuni io non ho problemi a poter contribuire con del denaro,aiutando nel mio piccolo questa famiglia.
Mariacarmela Boccuni Aperta una raccolta fondi destinata alla famiglia di Alika. Presso il negozio DuIn di Civitanova Marche. Per chi ha il piacere di donare qualcosa in aiuto di questa famiglia. (PASSA PAROLA) (Io lo sto già facendo)
Scommetto che se le parti erano invertite come minimo intervenivano in 20
Come posso fare per portare qualcosa sono di tolentino
Maria Antonietta Fermani a breve lavvocato Mantella darà un IBAN per aiutare Charity, la moglie di Alika
Dispiace tanto x la moglie e i figli e fa rabbia la dinamica con cui si è consumata la tragedia. Però, la moglie lo sapeva che il marito beveva, molestava le donne ed era un po insistente e brusco nei suoi modi di fare? Con questo non voglio giustificare un gesto così estremo, però certe persone, prima di molestare, potrebbero pensare anche alle varie ed eventuali conseguenze? Con questo chiudo e pace allanima sua.
Non sono gli altri a dover pagare...ma chi lo ha ucciso e chi guardava senza intervenire.
Cinzia Piccinini giusto!
Non mi sento contemporanea di questa società
Noi a Macerata non siamo stati a guardare lorrore.lo abbiamo subito
Serviva prima tutto questo cordoglio. Adesso è solo il classico finto buonismo che le istituzioni sono obbligate a fare.
Tutti criticano e condannano le persone presenti che non sono intervenute ! ebbene !parlare è facile ma intervenire no !quel pazzo scatenato poteva avere un coltello una pistola e poteva fare del male a chiunque lo avesse avvicinato .siate veramente sinceri !voi che avete criticato l'avreste fatto ? ?????
Veramente non ci sono parole
Ma dove eravate la polizia municipale, carabiniere. Civitanova è allo sbaraglio.
Le mie più sentite condoglianze alla famiglia. Rip
Un abbraccio San Severino
R.I.P
Triste storia
Non ci sono parole
Giancarlo Giulianelli sono pienamente d'accordo con quello che ha affermato
Ora bisogna aiutare la sua famiglia e i suoi figli
No comment
....con questa nuova società non ci sto..... ma devo conviverci .
Pagherei qualsiasi cosa pur di vedere questi fenomeni che scrivono dell indifferenza di chi era presente cosa avrebbero fatto se si fossero trovati li in quel momento. Ma tanto già lo so. La stessa cosa che hanno fatto quelli li. A parole tutti Tyson Rocky balboa McGregor. Ma per favore va
L ' omissione di soccorso è reato
Condoglianze a questa donna rimasta sola con un bambino da crescere
poveretta
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Basta siete ridicoli a scrivere falsità, alzate le chiappe dalle sedie, uscite al caldo torrido per sapere come sono andate le cose.
ora per lavarvi la coscienza fate la raccolta fondi ,ma quando vi passano vicino per strada vi fate più in là.
vedo che nessun commento ha riguardo della povera PAMELA fatta a pezzi e trovata nei trolli……..