Aggiornamento delle 18,55 – La spada di Daniele Crescimbeni è stata ritrovata oggi pomeriggio, poco prima delle 18. Il trofeo, del valore solo simbolico ma altamente affettivo, è stato rinvenuto dal sossantino Sandro Semmoloni, tra la folta vegetazione.
Il vincitore con i genitori
di Monia Orazi
Sparita ieri sera a Camerino la spada vinta da Daniele Crescimbeni ieri pomeriggio nel corso della rievocazione storica della Corsa alla spada e palio, che vede il primo classificato nella gara stringere tra le mani il trofeo (leggi l’articolo). Si pensa che si tratti di una bravata. È accaduto ieri sera durante i festeggiamenti per la vittoria del terziero di Sossanta in taverna, durante la cena che ha coinvolto tutto il gruppo biancorosso, esultante per la doppietta del palio e della spada.
Spiega Paolo Paternesi, presidente del terziero di Sossanta: «Stavamo festeggiando quando alla fine non si trovava più la spada. L’abbiamo cercata ma non è venuta fuori pensiamo si tratti di una goliardata. Lanciamo l’appello a chi l’ha presa di farla ritrovare al più presto, non tanto per noi quanto per il nostro atleta che l’ha vinta per la prima volta e ci tiene ad averla. Non si tratta del valore commerciale ma di quello affettivo che può avere la spada per questo ragazzo, che si è tanto impegnato per conquistarla dopo una gara dura ed avvincente. Se la spada sarà ritrovata non procederemo con nessuna denuncia, quindi speriamo che quanto prima sia messa fine a questa bravata».
La spada è stata cercata meticolosamente, ma sino ad ora non è saltata fuori si tratta del manufatto in acciaio pesante diversi chili, realizzato dall’armoraio Augusto Caciorgna di Castelraimondo, una spada quattrocentesca ispirata al dipinto di Sant’Andrea a San Ginesio sul modello di quelle utilizzate nel Quattrocento in queste zone per combattere. Il trofeo resta di proprietà del vincitore ed ha un significato molto importante per Daniele Crescimbeni, studente universitario 22enne che, alla sua quarta partecipazione alla gara, ha vinto ieri per la prima volta la spada correndo più veloce di tutti con quattro minuti e sei secondi per completare il percorso da San Venanzio alla Rocca.
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