La foto dell’orso, tratta da un video girato nello scorso ottobre da Filippo Monachesi
Una presenza preziosa dal punto di vista naturalistico. Nessun allarmismo per l’uomo: basta essere cauti e seguire il giusto comportamento in caso di incontro: in questi giorni è stata accertata la presenza di almeno un orso nel territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Il danno agli apiari
I carabinieri Forestali avevano segnalato danni ad apiari verificatisi nei giorni tra il 5 e il 10 maggio nei comuni di Montegallo, Montefortino e Fiastra. A seguito di queste segnalazioni, i sopralluoghi effettuati dai tecnici del Parco hanno potuto accertare che i danni sono stati effettivamente arrecati da un orso, specie presente nell’Appennino Centrale con la sottospecie “orso bruno marsicano”. Sono stati ritrovati peli e altri campioni biologici da cui sarà possibile effettuare, tramite l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, analisi genetiche che consentiranno di identificare l’animale determinandone anche il sesso. Il Parco si è subito attivato nei confronti degli apicoltori danneggiati e sta avviando attività di monitoraggio finalizzate soprattutto a seguire gli spostamenti di questi animali.
Il presidente Andrea Spaterna
«È importante evitare qualsiasi forma di allarmismo – sottolinea il presidente dell’ente, Andrea Spaterna – . L’orso è un animale non pericoloso per l’uomo, anzi rappresenta una ulteriore conferma della straordinaria biodiversità dell’ecosistema dei Sibillini. Va comunque ricordato che, in caso di incontro, come per tutte le altre specie di animali selvatici, è necessario adottare comportamenti tali da non disturbarlo o innervosirlo. Quindi restare calmi, non gridare o compiere movimenti bruschi che possano essere interpretati come minacce, non avanzare verso di lui bensì restare fermi oppure allontanarsi lentamente, senza correre».
La presenza di orsi nel Parco è stata accertata in più occasioni negli ultimi anni. Finora, stante i risultati ottenuti grazie alle analisi genetiche, si è sempre trattato di individui maschi; questi, infatti, specialmente se giovani, possono andare in dispersione e raggiungere luoghi relativamente distanti dal territorio di origine, rappresentato soprattutto dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
«L’orso marsicano è molto importante dal punto di vista naturalistico – prosegue Spaterna – in quanto è una sottospecie endemica dell’Appennino centrale, dove sopravvive con una popolazione complessiva di 50/60 individui; per questo è rigorosamente tutelato da norme nazionali e comunitarie e il suo futuro dipende anche dalla diffusione e colonizzazione di nuovi territori potenzialmente idonei, quali i Monti Sibillini. La sua presenza però va gestita ed è per questo che il Parco, oltre a riconoscere un indennizzo economico in caso di danni, sta approntando misure a favore degli apicoltori per la protezione delle arnie. A breve sarà pubblicato un bando che finanzia la realizzazione di recinzioni adeguate a prevenire l’avvicinamento dell’orso».
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Ho incontrato un orso simile a quello in foto quest'inverno scendendo da Acquacanina verso Fiastra....roba di pochi secondi, perché approfittando dell'oscurità si e' arrampicato nella boscaglia vicino alla strada...meraviglioso incontro pieno di pathos...Auspico un loro ritorno, così come per i lupi, naturale e in autonomia, senza ingerenze umane. Raccomando a tutti , in caso di incontri ravvicinati di non infastidirli... Loro saranno i primi ad allontanarsi!!!
Lasciamoli vivere sti poveri animali gli rubiamo tutto il loro territorio
bentornato
è il loro habitat, per fortuna che sono ricomparsi
Bellissima notizia! Speriamo che voi giornalisti, per fare notizia, non fate allarmismo negativo....
Bravo presidente Andrea spaterna.
Orso totalmente innocuo per gli umani e patrimonio per lUmanità. Sono contentissimo che sia presente nelle Marche perché non possiamo rimanere dietro alla Marsica anche per gli Orsi
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Sarà pure innocuo ma se ti viene addosso sono cavoli amari.Vedendo diversi documentari americani le persone che vanno per i monti sono molto tranquille sapete perché?