di Sandro Renzi
Poste e banche ma anche attività commerciali e uffici pubblici. Da domani scatta l’obbligo del Green pass per ritirare la pensione o acquistare un maglione. È il pacchetto di regole approvato nell’ultimo decreto anti Covid che entrerà in vigore, appunto, domani primo febbraio.
Saranno però i non vaccinati ad avere vita difficile. Anche per comprare un libro, infatti, occorrerà esibire un certificato verde. E, a campione, spetterà al titolare o al gestore dell’esercizio commerciale controllare il possesso del Green pass. La stretta di domani riguarderà pure gli over 50 che non si sono sottoposti a vaccino obbligatorio per legge. A carico loro potrebbe infatti scattare una multa una tantum di 100 euro. Fatti salvi ovviamente coloro che non possono effettuare per motivi di salute il vaccino.
Il prossimo step sarà il 15 febbraio quando per gli over 50 scatterà anche l’obbligo del super Green pass per lavorare. E sempre domani la durata del Green pass verrà ridotta da nove a sei mesi, anche se poi su questo tema il confronto resta aperto. Tornando alle restrizioni di domani va precisato che nei supermercati sarà sempre possibile acquistare qualsiasi prodotto anche senza Green pass che, peraltro, non sarà obbligatorio per accedere nei negozi di surgelati, alimentari, nelle farmacie e negli esercizi per animali domestici. Rientrano in questo elenco pure gli ottici, i distributori di benzina, sanitarie, e gli uffici delle forze di polizia nel caso si dovesse sporgere una denuncia. Anche l’accesso alle strutture sanitarie e sociosanitarie sarà consentito ma per lo svolgimento di visite o cure.
Focalizzando l’attenzione sulle Poste, la stessa ‘Poste Italiane’ ha attivato diverse modalità di controllo del Green Pass per consentire l’accesso alla rete dei 13 mila uffici postali in modo semplice e sicuro, nel rispetto degli obblighi stabiliti dal Decreto Legge 7 gennaio 2022, n.1.
Negli uffici postali dotati di gestore delle attese i cittadini mostreranno all’ingresso il QR Code del Green Pass e, una volta riconosciutone il codice, il gestore attese consentirà di scegliere l’operazione e di prendere il ticket necessario per presentarsi allo sportello.
Negli altri uffici postali i cittadini dovranno mostrare il Green pass direttamente allo sportello per la verifica dell’operatore attraverso il lettore scanner che ne confermerà la validità in tempo reale, prima di procedere con i servizi richiesti.
Infine, nei prossimi giorni per i cittadini che prenoteranno l’appuntamento utilizzando le App di Poste Italiane la verifica del Green Pass sarà eseguita dalla stessa App. Per coloro che invece prenoteranno sul sito Poste.it il controllo della certificazione verde avverrà direttamente in ufficio postale.
«Grazie alle diverse soluzioni introdotte, l’accesso agli Uffici Postali – fanno sapere da Poste Italiane – sarà semplice, veloce e nel rispetto delle norme previste per contrastare e contenere la diffusione del virus Covid -19. Si ricorda ai cittadini e ai clienti che l’offerta di servizi e prodotti di Poste Italiane è disponibile anche sui canali digitali (il sito www.poste.it e le App di Poste Italiane)».
Vergogna
Solo un impedimento alla vita!!!.. Spiegate dove sta l'emergenza sanitaria in tutto questo!!!???...
E comunque si può fare a meno sia delle poste che della banca basta avere un po di esperienza on line
Mauro Vallesi Certo che gli anziani ne hanno di esperienza on line da vendere !
Non è così. Non è possibile far mancare a un cittadino che lo richieda, un servizio pubblico. Chi lo farà è perseguibile di denuncia.
I gestori che controllano a campione documenti che uno si può anche rifiutare di mostrare secondo me qualche disguido ne uscirà
Le poste perderanno molti incassi,tutti in tabaccheria a pagare ...
E chi possiede l'esenzione ( cartaceo) come farà se è tutto tramite scanner ?
Faremo a meno di andare per uffici e acquistare cose non necessarie
Con Conte c'era la Dittatura Sanitaria
Ed Amazon ride
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Ricorda Signore questi servi disobbedienti
Alle leggi del branco
https://www.youtube.com/watch?v=TKA3b93KymI
Schifo assoluto.
Per gli obitori,visto che nei negozi di surgelati non occorre il green pass, è sufficiente essere morti stecchiti o bisogna dimostrare almeno lo stato di congelamento?
“Secondo il DL, dal 1 febbraio viene permesso l’accesso in determinati luoghi, solo se in possesso di GP, ma deve essere chiaro che non significa che viene NEGATO il servizio, in quanto gli esercizi commerciali sono privati ma a servizio pubblico e anche banche poste e i vari uffici pubblici, sono obbligati a erogare il servizio, perché altrimenti commetterebbero diversi reati:
Art. 328 C. P. – Rifiuto d’atto d’ufficio
Art. 340 – 331 C. P. – Interruzione pubblico servizio
Art. 646 C.P. – Appropiazione indebita (Mancato Prelievo Contanti)
Art 3 Costit. – Art 21 Carta di Nizza – Discriminazione
Per cui se viene negato l’accesso bisogna pretendere il servizio comunque o esigendo che la merce sia portata fuori o che il funzionario del pubblico servizio ci faccia la pratica all’ esterno.
Nel caso contrario si chiamano i carabinieri e si fa verbalizzare la negazione del servizio e si fa la denuncia, meglio registrare sempre tutto.
Inoltre è importante fare presente, perché non lo sanno, che i certificati sanitari, come da regolamento UE art. 10 comma 3, possono essere trattati solamente dal personale USMAF che dipende dal Ministero della salute (uffici sanità marittima aeroportuale di frontiera) e da nessun altro, a meno che non abbiano ricevuto delega dal Ministero della Salute ma questo non è possibile, quindi sussiste anche il reato di violazione della privacy – GDPR 679/2016.
I gestori, commessi, o impiegati vari, potrebbero solamente informare i clienti che per l’accesso è necessario possederlo, ma non visionare e ognuno poi all’interno dei locali si prende la propria responsabilità.
Ricordo che nel caso di eventuali controlli, le sanzioni sono previste in base al Dl 19/2020, quindi viene emesso un verbale di accertamento da cui scattano i 90 gg per l’invio della sanzione amministrativa.
Il verbale quindi non è la multa, si devono attendere 90 gg per vedere se arriva la sanzione, ma non arriverà mai, perché la pratica dovrebbe essere messa a rapporto dall’autorità che ha emesso l’ordinanza e quindi il sindaco, perché lo stato di emergenza dichiarato sul Dec. Leg. 1/2018 della protezione civile, prevede che l’emergenza deve essere dichiarata sul territorio a partire dai sindaci dei comuni interessati da quel problema, nessun sindaco ha mai dichiarato questo, proprio perchè di fatto non avrebbe potuto dimostrare con atti ufficiali che nel proprio comune sussisteva un emergenza sanitaria.”
Male, molto male Fabio Poloni (Appignano), non si distruggono così i castelli di sabbia destinati a far sentire grandi re i bamboccioni della spiaggia.