«Oggi vi farò vedere la Broadway della Marca Maceratese: castelli con fantasmi, dinosauri americani, arte e caricature sorseggiando un vino tipico e dolci sublimi. C’è anche un angolo di Messico». Così MaMa presenta a Iralba e Carlo il viaggio a Tolentino, Belforte del Chienti e Serrapetrona. I due viaggiatori scopriranno i tesori di Tolentino, dalla basilica di San Nicola al Museo dell’umorismo, passando per il castello della Rancia. Oltre ai dolci del maestro pasticcere Roberto Cantolacqua, potranno vedere da vicino il letto sul quale ha dormito Napoleone.
Poi tappa a Belforte del Chienti dove si trova uno dei polittici più grandi d’Europa. E’ stato realizzato da Giovanni Boccati, con 37 tavole. E’ proprio Belforte ad ospitare d’estate la festa “Messico e nuvole”. La giornata terminerà a Serrapetrona dove, dopo una tappa alla mostra Fossili a palazzo Claudi, i nostri protagonisti andranno alla scoperta della Vernaccia.
COS’E’ MAMA – “MaMa” è la Marca Maceratese. È prima di tutto un territorio bellissimo, che va dal Mar Adriatico ai Monti Sibillini, verde e azzurro, giallo dei campi di grano e girasoli, rosso dei borghi che si accende alla luce dei tramonti. Paesaggi incantevoli ricchi d’arte e di storia, gente operosa che coltiva i campi come giardini e crea imprese d’ingegno e inventiva. Ed è la rete di tutti i Comuni della provincia di Macerata, un progetto straordinario che parte dal basso. «Subito dopo il sisma del 2016 – si legge nella presentazione – preoccupati ma non vinti, ci siamo messi insieme, al di là dei colori politici ma con una grande visione politica, e abbiamo firmato un patto per la valorizzazione e la promozione del nostro patrimonio d’arte e di paesaggi. MaMa per noi è un’infrastruttura della ricostruzione. Per tutti è un territorio da scoprire, un viaggio nell’Italia dei Comuni, una comunità da amare».
Sito Internet: https://www.marcamaceratese.info/
Mama su Facebook: https://www.facebook.com/MaMaMarcaMaceratese
Mama su Instagram: https://www.instagram.com/mama_marcamaceratese/
(foto e video di Federico De Marco)
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