I volti di In viaggio con MaMa
di Francesca Marchetti
“In viaggio con MaMa” ha portato i nostri turisti speciali, Carlo e Iralba, all’interno del Parco nazionale Monti Sibillini, che comprende il territorio di ben 9 comuni. Anche se provati dal terremoto, questi luoghi magici possono contare su una risorsa meravigliosa e fondamentale: le persone.
Elio Aureli
Tra queste, il primo ad accompagnare Iralba e Carlo nella puntata numero undici è Elio Aureli, figura storica di Visso: «Ho 81 anni, ora abito in una casetta (sae) ma spero sempre di tornare in una casa normale. Per cinquant’anni ho avuto un’edicola e negozio di cartoleria ma ero anche fotografo e corniciaio, conosco tutti. Mi diverto con l’artigianato in legno mentre mio padre Giuseppe era bravo con il ferro, ha fatto tutte le maniglie più belle di Visso. Sono il custode del museo civico diocesano e i manoscritti di Leopardi sono i miei preferiti, i visitatori rimanevano incantati a guardarli».
Ilaria Marzoli Capocci
A Castelsantangelo sul Nera incontriamo Ilaria Marzoli Capocci, nipote d’arte: il bisnonno Domenico iniziò l’attività di erborista nel 1935 e suo nonno Luigi era detto “u maghittu”, il perché lo ha detto proprio Ilaria nella puntata. «Sono proprietaria del “Ristorante dell’Erborista”, sto sia in cucina che in sala mentre mia sorella Francesca è aiuto cuoco. Gestiamo il locale da sette anni ma è di famiglia da decenni, siamo la terza generazione dopo nostro papà Domenico che ora è in pensione. Le mie preferite sono le zuppe di cereali e legumi con pane bruscato, ma faccio anche i dolci e molto apprezzata è la torta con ricotta fresca, nutella e sambuca».
Federico Morandi
Iralba e Carlo hanno fatto amicizia nella riserva con il capriolo Perseo e il lupo Merlino grazie ad una guida speciale: Federico Morandi. «Sono di Pistoia, laureato in Medicina veterinaria a Bologna, dove ho preso un dottorato e ho fatto ricerca, oltre che svolgere la professione. Fin da piccolo sapevo di volevo fare il veterinario, crescendo mi sono appassionato alla fauna selvatica. Dal 22 dicembre 2011 sono il veterinario del Parco, ho fatto su e giù da Bologna per 9 anni per stare con la mia famiglia. Un anno fa io e mia moglie Alessandra, insegnante, ci siamo trasferiti definitivamente qui con i nostri figli Gregorio e Stefano, che sono affascinati dal parco. Quest’anno è arrivata anche Elisabetta, nata qui nel maceratese».
Stefano Marchegiani
Proseguendo a Ussita, Stefano Marchegiani accoglie i giovani con la sua passione per la bici. «Sono una guida mountain bike e accompagnatore cicloturistico. Ho fatto il primo tour guidato nel 1991 a Frontignano, ho aperto Biocycle nel 2009 e come consulente tecnico di Noi Marche mi occupo di progetti di cicloturismo e della verifica della sicurezza dei sentieri per 31 comuni della marca. Qui a Ussita la scuola di formazione ed utilizzo della mountain bike è aperta tutto l’anno. Una volta ho rianimato una signora portoghese che aveva appena mangiato 7 pizze con la mortadella, non avendola mai assaggiata prima. Un’altra volta un ragazzo, dopo la terza caduta, mi ha rivelato di aver perso il senso dell’equilibrio dopo aver avuto seri problemi di salute. Stavamo percorrendo il tour “64 svolte”, pieno di tornanti in contropendenza, per fortuna poi abbiamo risolto».
Renato Marziali
Un tocco di poesia e nostalgia la regala il poeta-pastore Renato Marziali, miniera di informazioni e storie locali. «Ho fatto il pastore a Ussita per cinquant’anni, Ho scalato il Bove, la nord e le quinte e le code dove ci sono delle bellissime grotte. Mi diverto a fare canestri e piccoli oggetti di artigianato soprattutto in legno. Da piccolo andavo al pascolo con i libri di papà, classici soprattutto. Dopo i classici ho cominciato a leggere raccolte di poesia, e ho cominciato a scriverle anche io mentre ero in alta montagna, dove ho vissuto fino al terremoto. Per un po’ mi sono dovuto trasferire al mare, a Porto Recanati e Porto Potenza Picena, c’era una grande confusione, non ero abituato. Dante scriveva “Non altrimenti stupido si turba lo montanaro e rimirando ammuta, quando rozzo e salvatico s’inurba”. Aveva proprio ragione».
Alvaro Caramanti
Nella puntata numero dodici Carlo e Iralba vengono accolti a Valfornace da Alvaro Caramanti: «Da circa dieci anni sono presidente del Consorzio apistico provinciale, sono stato dipendente della Confcommercio di Macerata , ora sono in pensione e faccio l’agricoltore a tempo pieno. Ho 200 famiglie di api, sono la mia passione e le allevo dal 1983. Una volta sono stato intervistato da una rivista nazionale e come titolo hanno messo “Api, passione di una vita”. Mio figlio è allergico, mia figlia è impegnata come medico, non mi restano che le nipoti per tramandare l’attività».
Maila Proietti Checchi
Maila Proietti Checchi accompagna i nostri al lago Boccafornace, dove arrivano per un saluto anche i cigni reali Checco e La Moglie. «Sono la segretaria della Proloco di Pievebovigliana da 6 anni. Faccio la parrucchiera e amo passeggiare nella natura. La scorsa estate sono stata particolarmente colpita dai numerosi turisti provenienti dal nord dell’Italia, dove hanno paesaggi bellissimi ma hanno molto apprezzato il nostro territorio a livello naturalistico e artistico. Il mio posto preferito è proprio il lago, è un punto di riferimento nella zona e per i giovani è un luogo magico dove fare i falò. È stato galeotto anche per me e mio marito Ivan, appassionato di bici».
Emanuela Leli
Emanuela Leli aspetta Carlo e Iralba sulle sponde di un altro lago molto famoso della marca. «Sono un’imprenditrice turistica, a Fiastra gestisco con mio marito la spiaggia attrezzata, organizziamo mille attività per tutti i gusti, comprese le tende sospese. I miei genitori sono di San Liberato ma hanno aperto un hotel ristorante qui a Fiastra 30 anni fa. Da giugno 2021 sono anche presidentessa regionale per la Cna turismo e commercio, con delega della Cna nazionale per i borghi. La spiaggia di Fiastra è stata definita da una rivista belga la “piccola spiaggia d’Europa”, perché da sempre qui tutto l’anno si trovano visitatori di varie nazionalità, è una cosa molto bella».
Stefano Bertinat
Stefano Bertinat illustra invece le curiosità e scorci storici di Bolognola, il comune più alto della marca maceratese. «Il mio cognome svela le origini piemontesi di papà, maestro di sci delle Alpi occidentali che si trasferì qui negli anni Settanta all’epoca del boom economico. Conobbe mia mamma che gestiva l’hotel Bucaneve di Bolognola e dopo quattro mesi si sposarono. Ho una smodata e smisurata passione per la storia in generale e per la storia delle popolazioni che vivono i nostri territori e di tutta Italia. Sono istruttore tecnico del Comune, accompagnatore di media montagna per la regione Marche e faccio anche il maestro di sci. In pratica, vivo per la montagna».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati