Iralba e Carlo
Il Parco dei Monti Sibillini continua a riservare belle sorprese a Carlo e Iralba che si sfidano a colpi di quiz. Naturalmente è MaMa a fare da giudice. Sarà così che nel nuovo viaggio con MaMa scopriranno tante curiosità e tesori nascosti tra le montagne e i paesaggi mozzafiato dell’entroterra. Si parte da Valfornace, città del miele, con un excursus storico che parte dall’Antica Roma, passando per la chiesa di San Giusto e San Maroto a pianta circolare e con 4 absidi. Poi tappa a Fiastra nella spiaggia più bella delle Marche e nei preziosi scorci che si godono da ogni lato del lago. Arrivo a Bolognola, il paese più alto delle Marche dove vengono alla luce sorprendenti microstorie, come quella del compositore Filippo Marchetti, la cui fama è stata “oscurata” da quella di Giuseppe Verdi o della guerra tra territori per l’utilizzo dei fontanili. Il tutto tra i magici colori dell’autunno.
COS’E’ MAMA – “MaMa” è la Marca Maceratese. È prima di tutto un territorio bellissimo, che va dal Mar Adriatico ai Monti Sibillini, verde e azzurro, giallo dei campi di grano e girasoli, rosso dei borghi che si accende alla luce dei tramonti. Paesaggi incantevoli ricchi d’arte e di storia, gente operosa che coltiva i campi come giardini e crea imprese d’ingegno e inventiva. Ed è la rete di tutti i Comuni della provincia di Macerata, un progetto straordinario che parte dal basso. «Subito dopo il sisma del 2016 – si legge nella presentazione – preoccupati ma non vinti, ci siamo messi insieme, al di là dei colori politici ma con una grande visione politica, e abbiamo firmato un patto per la valorizzazione e la promozione del nostro patrimonio d’arte e di paesaggi. MaMa per noi è un’infrastruttura della ricostruzione. Per tutti è un territorio da scoprire, un viaggio nell’Italia dei Comuni, una comunità da amare».
Sito Internet: https://www.marcamaceratese.info/
Mama su Facebook: https://www.facebook.com/MaMaMarcaMaceratese
Mama su Instagram: https://www.instagram.com/mama_marcamaceratese/
(foto e video di Federico De Marco)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
bravissimi ragazzi…proprio una bella iniziativa!!
Sempre molto interessanti ed istruttivi questi filmati con questi due giovani che ci conducono in luoghi che sono conosciuti solo da una bassa percentuale di Maceratesi.
Rilevo con piacere che una giovane e fascinosa “montanara” ha detto che quella che sarebbe diventata chiesa di San Maroto fu fatta costruire da Carlo Magno come casina di caccia e di osservatorio astrologico da maestranze siriane, che poi furono quelle che costruirono San Claudio al Chienti (Cappella Palatina di Aquisgrana), Santa Croce dei Conti a Sassoferrato, ed altre chiese carolingie della Marca.
Questa storia che la capitale Aquisgrana di Carlo Magno fosse qui ormai circola negli ambienti interessati d’Europa e degli Stati Uniti, grazie alle pubblicazioni del prof. Giovanni Carnevale e di Elisabeth de Moreau d’Andoy, nobile belga discendente da Carlo Magno da parte di madre e che si sente a casa sua in queste zone, poichè si è stabilita definitivamente a Pievebovigliana. Ma, secondo lei, già Charles Martel, ossia Carlo Martello, passato alla Storia oltre che per le gesta, pure per un sesso super sviluppato, che egli esibiva in battaglia per rincuorare i suoi soldati e per terrorizzare i nemici.
Carlo Martello, nonno di Carlo Magno, fu l’iniziatore della dinastia dei “Carolingi” e, secondo Elisabeth de Moreau, non solo aveva costruito una cappella a Sassoferrato, diventata poi Santa Croce dei Conti, ma che poteva essere stato di casa nelle nostre zone. Vedremo dove ci porteranno le investigazioni della nobile belga.
Secondo illustri ornitologi Carlo Martello vinse la battaglia di Poitiers usando il suo fallaccio sia come manganello sia come idrante…
Poitiers… che poi sarebbe Pitino.