«Ho visto l’investimento, è stata un’auto nera che poi si è allontanata», questo in sintesi, quanto ha riferito una presunta testimone oculare dell’incidente in cui è morta, lo scorso 20 luglio a Macerata, Federica Ciuffetti, 46 anni. La testimone è una donna che vive nella zona del Convitto di Macerata, dove è avvenuto l’incidente.
La donna alcuni giorni fa ha avvicinato la polizia locale mentre era in corso un sopralluogo disposto dal pm Enrico Riccioni per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Una ricostruzione che è stata svolta anche in 3D e da cui sono emersi elementi che hanno consentito di stabilire quanto accaduto, tra questi ad esempio è stata misurata, in base alla velocità della camminata, la posizione in cui si sarebbe dovuta trovare la donna al momento dell’incidente. E questo combacia con il momento in cui è passato il pullman della Contram. Tra l’altro si nota anche un movimento del bus, un sobbalzo, quando il mezzo ha investito la donna e sul corpo ci sono tracce di uno pneumatico compatibile con le dimensioni di quelli montati sugli autobus. Conclusioni ritenute lineari, con cui contrasta quanto ha affermato una donna che dice che quella mattina ha visto l’investimento e che a travolgere la dipendente della Provincia sarebbe stata un’auto nera che poi si è allontanata senza fermarsi. Il magistrato ha disposto accertamenti per stabilire innanzitutto se la donna fosse effettivamente nella zona la mattina dell’investimento e all’orario in cui è avvenuto. Lo stesso pm poi si occuperà di sentire la presunta testimone.
L’investimento di Federica Ciuffetti è avvenuto alle 8 del mattino. La dipendente della Provincia stava attraversando sulle strisce pedonali che si trovano davanti al Convitto e stava per imboccare il tunnel che porta in centro storico quando un autobus della Contram l’ha travolta. Il conducente non si è accorto dell’incidente, come ha in seguito riferito, ed ha proseguito la corsa.
(Gian. Gin.)
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In posti così pericolosi servono le telecamere ed a Macerata ne servirebbero parecchie speriamo che la nuova giunta provveda celermente in tal senso.
Hai veramente ragione.
Ma non c’è proprio pace per la povera FEDE ed i suoi cari ora spunta fuori questa ..persona ma io dico dopo tutto questo tempo??????
Le indagini per scoprire la causa che ha portato questo tragico evento, lasciamole al personale di competenza. Questa triste e dolorosa tragedia che ha distrutto una famiglia, non venga dimenticata, serva per una maggiore sicurezza in generale, ( +Telecamere, passaggi pedonali più sicuri, ecc.ecc.) più attenzione per rutti.