di Gianluca Ginella (Foto di Fabio Falcioni)
Investita da un autobus mentre attraversa le strisce, è morta così a 46 anni Federica Ciuffetti, originaria di Pieve Torina, dipendente della Provincia (ci lavora dal 2004). Viveva con il marito e la figlia a Corridonia da alcuni anni. Uno choc la sua morte per la famiglia, gli amici e colleghi, tutti di lei ricordano due cose soprattutto: la gentilezza e il suo essere sempre sorridente. Il bus, dell’azienda Contram, che ha investito Federica questa mattina alle 8 sulle strisce pedonali davanti al Convitto, ha poi continuato la corsa (l’autista non si sarebbe accorto di quello che era successo). La polizia locale di Macerata, dopo alcune ore di ricerche, ha individuato il mezzo e questo pomeriggio lo ha messo sotto sequestro.
Era attesa in ufficio, in corso della Repubblica, a Macerata, ma Federica non è mai arrivata. È morta lungo la strada che faceva sempre per andare a lavorare. I colleghi della Provincia sono scossi dopo aver appreso della morte di Federica Ciuffetti. Dal 2004 Federica lavorava in Provincia, si era laureata in Giurisprudenza e abilitata come avvocato. Una persona preparata che sapeva risolvere i tanti problemi che possono capitare ad una amministrazione. Una notizia, quella della sua morte, che ha scosso profondamente chi lavorava con lei. I colleghi questa mattina stavano cercando di comprendere come fosse avvenuta la tragedia, in che modo e perché non si sia fermato l’autista. Ricordano Federica come una persona «allegra e solare». Anche il presidente della Provincia, Antonio Pettinari, è rimasto scosso per la morte della 46enne. «Lei come tutti gli altri faceva parte e fa parte della grande famiglia della Provincia, purtroppo non è un momento facile, un mese fa abbiamo avuto un altro lutto con la morte di Massimo Bonfigli». Pettinari, al di là della professionalità della 46enne, che lavorava all’ufficio Finanziario («molto preparata, affidabile e professionale») ha voluto sottolineare il rapporto umano «la notizia ha lasciato sconcerto e dolore nella nostra famiglia, era una persona sempre sorridente e gentile con dei modi di fare, le piaceva fare squadra con i colleghi». Quando è avvenuto l’incidente il marito, Paolo Piccardoni, bancario, era fuori regione, si trovava a Bologna. È subito partito per fare ritorno a Macerata. La coppia ha una figlia di 12 anni e con lei vivevano a Corridonia. Ma la 46enne era originaria di Pieve Torina: «Una persona che conosco benissimo – ricorda il sindaco Alessandro Gentilucci – Ci conoscevamo fin da piccoli, abbiamo frequentato la stessa scuola. Era una persona gentile e sempre sorridente. I genitori vivono a Pieve Torina, stanno in una Sae perché hanno dovuto lasciare la loro casa per il terremoto. È una tragedia incredibile».
Investita davanti al Convitto, muore una 46enne Trovato il veicolo coinvolto: è un bus
Condoglianze alla famiglia k Dio li aiuti x questo grandissimo dolore
Sentite condoglianze alla famiglia. Una tristezza infinita.
R.i.p
non ci sono parole
R.i.p
Condoglianze alla famiglia
Condoglianze
Accidenti!
Condoglianze alla famiglia
Condoglianze per questa tragedia
R.I,P.
che tragedia
R.I.P. E condoglianze a Tutta la famiglia.
Condoglianze alla famiglia
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Sentite condoglianze a Paolo e famiglia.
Come e’ possibile commentare questo fatto davvero straziante che non poteva e non doveva accadere e lascia sbalorditi e senza parole. A cosa servono ora le condoglianze dopo che una vita e’ stata cosi’ violentemente cancellata da questo mondo ! Non bastano le lacrime .
Dio mio, Paolo… Dopo Papà… Vi incontravo a Messa a San Pietro con la bambina… Speravo di incontrarvi ancora dopo la morte di Riccardo, la cui foto è qui, davanti a me. Avrei voluto fare un filmato con i suoi quadri e ti avrei incontrato per parlarne… Sono vicino al vostro dolore. Ma non ci sono parole.
Caro Paolo, persona di rara genuinità e purezza d’animo. Già aver perso papà da poche settimane era una bella batosta ma è niente in confronto a questa ultima tragedia così ingiusta e prematura.
Federica, fiore di raro splendore che arricchivi una famiglia così bella e amata… Tutti piangiamo dalla disperazione per questa assurdo destino.
Enrico e Dora: carissimi genitori… Come trovare parole adatte in questi momenti, dove non c’è una ragione o un perché a quanto avvenuto?
Trovare la forza per andare avanti non sarà facile ma lo dovete alla vostra adorabile nipotina.
Che il Signore accolga la sua anima e da lassù conforti tutti voi che la piangete.
R.I.P.