di Luca Patrassi
Incontro oggi pomeriggio in Confindustria tra direzione aziendale della iGuzzini Illuminazione, ora di proprietà del gruppo svedese Fagerhult, e le rappresentanze sindacali. In discussione, per la prima volta dalla notifica dell’avvio della procedura, la questione dei 103 licenziamenti annunciati nello stabilimento recanatese che conta circa 730 occupati. Oltre tre ore di confronto al termine del quale le parti sono rimaste sulle posizioni iniziali anche se i segnali positivi sembrano emergere. La direzione de iGuzzini Illuminazione – alla riunione per l’azienda hanno partecipato il direttore del personale Angelo Camilletti e il funzionario di Confindustria Giuseppe Carelli – è sembrata disponibile ad ascoltare le proposte di parte sindacale annunciando che saranno oggetto di attenta valutazione.
Dunque nessuna barricata ma un confronto che sembra potersi avviare partendo dalle richieste dei sindacati di evitare, o ridurne drasticamente il numero, gli esuberi facendo ricorso agli ammortizzatori sociali ed agli altri strumenti disponibili per prendere tempo nella speranza che il fatturato aziendale torni a crescere come indicato nei piani operativi e cosa che in questi ultimi periodi non sta accadendo visto che l’azienda lamenta un calo del fatturato del 16%. Posizione quasi compatta quella delle forze sindacali presenti alla trattativa, Roberto Masella e Aldo Tesei per la Ugl, Giuliano Caracini per la Cisl e Marco Bracalente per la Cgil.
«Direi che l’incontro è andato molto bene – dice Aldo Tesei per l’Ugl – , le parti stanno facendo una trattativa in maniera molto tranquilla ed oggi abbiamo presentato le nostre proposte all’azienda che le ha ascoltate ed ha chiesto tempo per poterle valutare. Credo che si possa trovare un incontro, la speranza è quella di ridurre il numero degli esuberi. Ci siamo aggiornati, noi torneremo a parlare con i lavoratori ed un’assemblea è stata fissata per lunedì prossimo mentre il 14 ci sarà un nuovo incontro con la direzione aziendale. L’azienda ha ribadito che sono in corso investimenti e di tenere molto al territorio, vuole trovare una soluzione e restare coerente alla linea finora tenuta. C’è insomma la volontà di trovare la soluzione migliore per evitare i licenziamenti, l’azienda si è mostrata molto propositiva».
Per la Cisl il referente al tavolo della trattava è stato Giuliano Caracini che osserva: « Quello di oggi è stato un primo incontro di confronto e su mandato dei lavoratori abbiamo presentato le nostre proposte che sono quelle del ricorso a misure alternative ai licenziamenti come la Cassa integrazione straordinaria o la solidarietà. L’azienda ha manifestato la necessità di trovare soluzioni complementari che non significa il ritiro della procedura dei licenziamenti. In che maniera lo farà? L’azienda si è riservata la possibilità di valutare le proposte, noi faremo un altro passaggio lunedì con i lavoratori. Ci hanno presentato alcuni numeri legati al fatturato, all’andamento degli ultimi due anni e alla Cassa integrazione fatta che saranno oggetto di discussione. L’azienda ha manifestato un interesse, una piccola apertura». Per la Cgil il delegato è Marco Bracalente che dice: «Il mandato dei lavoratori era per trovare soluzioni alternative ai licenziamenti, l’azienda si è detta disponibile pur non ritirando le procedure di licenziamento e per questo ci siamo riservati di discuterne alla prossima assemblea con i lavoratori. Rispetto al mandato iniziale ricevuto dai lavoratori – il ritiro delle procedure – l’azienda non ha dato disponibilità». Della questione iGuzzini Illuminazione si è discusso in Consiglio regionale per effetto dell’interrogazione prodotta dal consigliere dem Romano Carancini che ha contestato l’assessore regionale per «l’essere rimasto alla finestra e non aver preso iniziative come la convocazione della direzione aziendale della iGuzzini».
Licenziamenti alla iGuzzini, la Cgil: «Incontrata l’azienda, piano da ritirare»
L'azienda ascolta, ma non ritira i licenziamenti. Ovvero l'azienda punta i piedi, tanto è più di un anno che questi dipendenti non sono invalidanti alla produzione. A cronache Maceratesi non viene in mente di preoccuparsi delle aziende sulla strada Regina, cioè l'indotto Guzzini?
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