«L’opposizione continua a strumentalizzare il lavoro dell’Amministrazione e questa volta ha confuso le idee andando a toccare una scuola che non è nemmeno interessata dal processo di riorganizzazione che abbiamo avviato alcuni giorni fa». A dirlo è l’assessora all’Istruzione Katiuscia Cassetta, che precisa: «Anzi si sta andando a migliorare una criticità che interessa la scuola IV Novembre, sprovvista di cucina da anni, e che la precedente Amministrazione non ha mai preso in considerazione. Sin dall’inizio dei nostri confronti con i Comitati Mense, sono emerse numerose lamentele della scuola IV Novembre sulla qualità della pasta servita perché questa non teneva la cottura – spiega -; nel processo di riorganizzazione che abbiamo avviato per migliorare il servizio infatti la pasta viene sempre cucinata in loco. Nel caso della IV Novembre invece, scuola sprovvista di cucina e tra l’altro nemmeno interessata dal nuovo modello di organizzazione del servizio, anche la pasta arriva trasportata e a questo la precedente Amministrazione non ha mai cercato di apportare delle migliorie. Tutte le altre scuole continuano ad usare lo stesso tipo di pasta bio». L’assessora sottolinea: «Proprio per garantire un pasto migliore ai bambini abbiamo chiesto ai genitori la possibilità di verificare se con la pasta convenzionale e non biologica la cottura potesse tenere maggiormente e si potesse quindi servire un primo piatto più gradevole per i ragazzi; serve a poco avere una pasta bio se poi questa non viene consumata dai bambini o, peggio, gettata nella spazzatura perché scotta.
Nel frattempo abbiamo chiesto al fornitore di trovare un’altra pasta bio per effettuare altre verifiche e trovare la soluzione migliore. Quello che vorremmo raggiungere è che i bambini possano mangiare a pranzo bene e i genitori possano essere sereni sulla qualità del pasto servito». In relazione alla scelta della pasta, la Cassetta ha specificato che «al momento siamo vincolati dal contratto con i fornitori che scade a giugno del 2022; il cambiamento di pasta che interessa solo la scuola IV Novembre, per solo ed esclusivamente due settimane, è necessario per capire se il pasto è maggiormente gradevole per i bambini. Quando avremo elementi di giudizio basati su fatti e soprattutto senza preconcetti valuteremo insieme ai genitori e alla scuola cosa è meglio fare per il prossimo anno scolastico. Intanto continua il monitoraggio del progetto di riorganizzazione delle mense scolastiche, con la costante misurazione della temperatura dei pasti, per migliorare la qualità del cibo servito ai nostri figli – conclude Cassetta -; nei prossimi giorni la nutrizionista Renata Alleva procederà con l’analisi del menù delle mense e ci consiglierà sul tipo di pasta migliore da fornire a tutti appena sarà possibile fare dei cambiamenti. Nel frattempo lavoreremo per aggiornare e migliorare il menù».
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visto il casino scatenato, si puo’ dire che la questione si sta gestendo con supponenza? o e’ lesa maesta’?
dovete amministrare una citta’ ma non e’ vostra, non so se cogliete la differenza..
Itali Ciarulli. Visti i voti negativi, debbo dirle che le sue verità danno fastidio. Ma chi le ha votato negativamente si ricrederà. Buona serata a tutti
Scherzo, fino ad un certo punto, ma lo scrivo: ” sarebbe importante consultare l’EMA su tema, mi piace la rima, della “pasta”. Qualora non bastasse cè sempre l’AIFA. I due Enti potrebbero chiedere “soccorso” all’OMS di cui tutti, pare, si fidano.
Permettetemi di “insinuare un dubbio”. In relazione alla Determinazione N.446 del 14/04/2021, si è data esecuzione al contratto di veicolazione e scodellamento pasti da parte di un’azienda alla quale è stato affidato questo compito per una spesa totale di 32.281,20€ relativi al periodo 07/04-05/06. Si era partiti con un taglio previsto di 60.000€, adesso ne spendiamo in soli due mesi quasi 33.000€, “per capire se è efficiente questa RIORGANIZZAZIONE”…allora mi chiedo…ma pensano realmente che la gente sia stupida?
Perdonatemi ma a me (come diceva qualcuno), “sembra una cagata pazzesca!”.