«L’intento del club delle ragazze è in questo particolare momento dare un supporto creando qualcosa di socialmente utile con informazioni fornite da professionisti, che lo fanno per una buona causa – spiega una degli organizzatori, Charlotte Pellei. E’ un modo per dare informazioni, in modo del tutto gratuito, per migliorare qualsiasi ambito della propria vita e nei casi più particolari aiutare quelle donne che magari, in questo particolare periodo storico si sentono sole o sono in una situazione di depressione. Magari creando queste relazioni, socializzando, possono superare un periodo come questo, ed è ciò che ci auguriamo da questi eventi». Ieri sera la prima puntata, con la psicologa Nicoleta Tudor che ha parlato degli effetti del Covid sul sentire delle persone, è stata «davvero un successo, hanno partecipato persone non solo della provincia ma da tutta Italia – continua Pellei -. Abbiamo raggiunto un apice di 226 partecipanti. Tutte molto coinvolte. Ci sono state domande scritte in chat o a voce, a cui la dottoressa ha cercato di rispondere». Si è parlato di come reagire alla preoccupazione del momento, dell’importanza dell’alimentazione per aiutare il nostro sistema immunitario, e di infodemia. «E’ stato un momento rilassante e utile – commenta Manuela, una delle partecipante -. Un evento ancor più importante in un momento come quello che stiamo vivendo, che ha dato l’occasione di trovarsi in una cerchia sociale di valore, insieme a una relatrice molto preparata e capace di spiegare in maniera semplice».
«La serata con il Club delle ragazze è stata veramente una rivelazione per me. È stato molto interessante, ma non solo per il tema trattato, anche per aver avuto l’opportunità di conoscere altre donne meravigliose. Diciamolo ogni tanto stare soli tra donne fa bene… Sono molto felice di aver partecipato» è il commento di Daniela. «L’intervento della dottoressa Tudor ha messo in risalto punti focali che spesso vengono sottovalutati nel periodo attuale. Non si è discusso solo delle difficoltà del periodo Covid bensì anche di atteggiamenti che dovremmo adottare anche nella quotidianità. Molti di noi, infatti, stanno vivendo un periodo di isolamento o al contrario un maggiore e costante contatto familiare – dice Darlene -. Sono due situazione agli estremi che siamo costretti ad affrontare ora ma che dovremmo essere capaci di gestire in qualsiasi momento. Il sapersi prendere cura di se stessi, fare la giusta attività fisica, una buona alimentazione e mantenere attivo il cervello sono elementi che dovrebbero essere già esistenti nella vita di ognuno e che, poiché appunto già presenti, punti di forza in questo momento di limitazioni. La conferenza online è stata interessante per evidenziare ciò che di positivo può esistere in un momento davvero buio, non si tratta solo di quanto questa pandemia ci stia togliendo ma anche di fare tesoro di quanto siamo capaci ad adattarci e modificare le nostre vite per risollevarci, dare sfogo alla nostra creatività e creare soluzioni alternative. È stata inoltre sottolineata l’importanza di sapere chiedere aiuto: gli ostacoli si superano uno ad uno ma quando sono troppo ravvicinati e non si ha il tempo di prendere la giusta ricorsa, è necessario ricevere un aiuto. Quindi nessuna automedicazione ma domandare al proprio medico la via di aiuto migliore».
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