«Tagli al personale del Convitto di Macerata, abbiamo presentato un’interrogazione urgente al ministro dell’Istruzione». A dirlo sono i deputati Riccardo Augusto Marchetti, coordinatore della Lega nelle Marche, e Giorgia Latini che hanno annunciato l’interrogazione al ministro Lucia Azzolina firmata anche dai deputati marchigiani della Lega Tullio Patassini e Luca Rodolfo Paolini. A mobilitarli, su sollecitazione della candidata della Lega al consiglio regionale Anna Menghi «è l’ultimo provvedimento assunto dal direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Marco Ugo Filisetti, che taglia di ulteriori due unità il personale a disposizione del Convitto nazionale di fatto rendendo impossibile l’erogazione dei servizi di semiconvitto» dice la Lega. Con il documento vengono chiesti «chiarimenti sulla manifesta ostilità da parte della dirigenza dell’Ufficio scolastico regionale delle Marche, che ha operato dei tagli arbitrari di personale al Convitto “Giacomo Leopardi” di Macerata, penalizzando di fatto l’erogazione di tutti i servizi per le famiglie. È inammissibile che proprio dall’Ufficio regionale del ministero venga un attacco sistematico a una delle istituzioni scolastiche più prestigiose d’Italia e unico Convitto nazionale della nostra Regione – dicono i deputati della Lega -. Oltre al ripristino dell’organico del Convitto, di fronte ad una comprovata ostilità verso l’istituto da parte di un dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, abbiamo chiesto un’ispezione ministeriale per chiarire la vicenda». L’onorevole Giorgia Latini aggiunge: «Siamo pronti a fare del Convitto un emblema della nostra battaglia per una scuola sicura, efficace, al servizio della comunità. Con l’interrogazione si chiede sostanzialmente che venga ripristinato l’organico pieno del Convitto così da poter assicurare anche a fronte dell’emergenza Covid il corretto funzionamento con l’erogazione di tutti i servizi, che venga accertata la legittimità dell’operato del dottor Marco Ugo Filisetti anche attraverso un’ispezione ministeriale sulla gestione dell’Ufficio Scolastico regionale, che venga sancita come peraltro è per legge l’operatività del Convitto Giacomo Leopardi come Convitto Nazionale nella pienezza della sua funzione educativa, formativa e sociale».
«Ritengo che la battaglia del Convitto sia prima di tutto una battaglia a difesa di un presidio di cultura – dice Anna Menghi -, di un modo d’intendere l’educazione come servizio e come formazione del cittadino ed è inammissibile che proprio dall’ufficio regionale del ministero venga un attacco sistematico a una delle istituzioni scolastiche più prestigiose d’Italia e unico convitto nazionale delle Marche». Anna Menghi ricorda che «Il Comitato di cittadini che si è costituito in seno al Convitto Leopardi ha portato avanti una giusta rivendicazione di spazi per la scuola e per il Convitto; ha chiesto con forza che il Comune di Macerata si impegnasse a restaurare la prestigiosissima sede storica dell’ex convento dei Domenicani lesionata dal terremoto, guadagnandosi la vicinanza mia e della Lega, da sempre a fianco di questi cittadini che difendono il diritto all’istruzione dei figli e insieme a esso il valore culturale dell’istituzione Convitto».
Il Convitto aveva già visto il taglio di due classi prime (una alle medie e una alle elementari) con i genitori di alcuni ragazzi che si sono rivolti al Tar per ottenere l’ammissione a scuola dei figli. Quattro studenti delle medie sono stati ammessi, ma niente da fare per cinque bambini delle elementari.
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Bene la Lega. Brava Anna Menghi.
E’ giusto ricordare che con il M5S la battaglia per il Convitto Nazionale di Macerata l’abbiamo da sempre combattuta insieme anche a tante famiglie e siamo sicuri che il grande lavoro della prof. Marcantonelli sarà premiato.
La difesa del Convitto Nazionale diviene punto cardine nel programma presentato dal nostro candidato Sandro Parcaroli non a caso, si vogliono valorizzare e ripristinare le eccellenze e fra queste, appunto, il nostro Convitto.Dico nostro perché a differenza di altri ho vissuto in prima persona le vicende scolastiche dell’ultimo anno sia come genitore che come membro del consiglio direttivo del Comitato Cittadini Convitto.
Uscitone prima di candidarmi alle elezioni comunali, ( perché il Comitato deve essere apolitico e apartitico), sono ora qui, come tanti colleghi e amici, nel ribadire con fermezza la validità dell'”istituzione Convitto”, a differenza di altre parti politiche della città che con molta superficialità affermano di voler salvare,ora, il Convitto. Noi ci saremo sempre, perché ci abbiamo messo la faccia anche prima delle elezioni politiche, perché le persone ci conoscono a scuola, hanno figli amici dei nostri figli. Lasciate fare agli “altri”un campetto di calcio per ogni quartiere a Macerata sopra ad un parcheggio sotterraneo per evitare consumo di suolo, facendo spazio all’ennesimo supermercato. Noi privi di programma, non abituati al confronto pubblico, pensiamo nel frattempo alle strade e alle scuole. Se continuate così, come si vede dai manifesti elettorali disseminati in città, siete sulla buona strada, tranquilli.