di Gianluca Ginella
Rebus iscrizioni al Convitto di Macerata, il Tar riammette 4 studenti delle medie, niente da fare invece per 5 bambini che devono iscriversi alla prima elementare: «non ci sono i fondi e l’unica classe è già composta dal massimo numero di alunni consentito per legge». Questa in sintesi la motivazione nella sospensiva del Tar Marche in merito al ricorso presentato da 9 famiglie che avevano iscritto i figli al Convitto ma che a marzo si sono trovati a dover cercare loro una nuova scuola. «Questo in base ad un provvedimento dell’Ufficio scolastico regionale che ha ridotto le medie da 5 a 4 classi, e la prima elementare da due classi a una. Senza dare nessuna motivazione» dice l’avvocato Giuseppe Ferrari che insieme al legale Arnaldo Sbriccoli assiste i genitori di bambini e ragazzi. La scelta su chi sarebbero stati gli esclusi è poi arrivata in base a regolamenti interni dell’istituto. È poi iniziata una battaglia legale. Due settimane fa il Tar, sempre in fase di sospensiva degli atti impugnati, ha fatto un primo provvedimento in cui chiedeva all’Ufficio scolastico regionale di riesaminare i provvedimenti presi.
«A quel punto l’Ufficio scolastico ha fatto una memoria, depositata lo scorso venerdì e di cui siamo venuti a conoscenza lunedì, in cui ha addotto altre ragioni, dicendo, ed è il punto focale, che l’eventuale ripristino delle classi avrebbe comportato una spendita ulteriore di risorse che non sono disponibili – continua l’avvocato Ferrari -. Questo il quadro. Noi abbiamo fatto una nuova memoria difensiva, contestando quanto sostenuto dall’Ufficio scolastico. Mercoledì c’è stata l’udienza. Il Tar a questo punto, con una seconda ordinanza cautelare, ha recepito, di tutta la difesa fatta dall’Ufficio scolastico, la questione delle insufficienti risorse per riformare e ripristinare le classi soppresse. Ha quindi adottato un provvedimento in cui reinserisce, in base a conteggi fatti, gli alunni della media. Invece per i 5 dell’elementare ha detto che l’unica classe esistente ha già un numero di studenti oltre il quale per legge non si può andare: 27. E non ha ritenuto di dover imporre di formare una nuova classe sulla scorta della situazione economica descritta dall’Ufficio scolastico». E ora? «Gli alunni delle medie, salvo colpi di scena, a settembre andranno al Convitto. Per quelli dell’elementare stasera incontriamo i genitori e valutiamo. Lo strumento giuridico per contestare l’ordinanza c’è: è il ricorso al Consiglio di stato. Però dovremo valutare anche le tempistiche, considerando che l’inizio delle scuole si avvicina» dice l’avvocato Ferrari. Dopo la sospensiva, il Tar a febbraio discuterà nel merito la questione e arriverà a una sentenza.
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Sull’argomento Convitto Tar c’è un interessantissimo articolo a pag. 13 su settimanale Panorama del 22 luglio siglato (cc). Spiega molto bene la situazione e i comportamenti dei nostri amministratori politici.