Foto d’archivio
Nessuna riapertura delle discoteche al momento. Il Tar dice no alla sospensione cautelare urgente dell’ordinanza con la quale il 16 agosto il Ministro della Salute, in tema di misure urgenti per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, ha chiuso le discoteche e introdotto l’obbligo di mascherina nei luoghi pubblici dove c’è il rischio assembramenti dalle 18 alle 6. Lo ha deciso il Tar del Lazio con un decreto monocratico con il quale ha respinto una richiesta di sospensione cautelare urgente proposta dal Silb, l’Associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo. Già fissata il 9 settembre l’udienza in camera di consiglio per la valutazione collegiale del ricorso. Praticamente due giorni dopo la scadenza dell’ordinanza stessa. Per il Tar «nel bilanciamento degli interessi proprio della presente fase del giudizio, la posizione di parte ricorrente risulta recessiva rispetto all’interesse pubblico alla tutela della salute nel contesto della grave epidemia in atto» e «tale interesse costituisce l’oggetto primario delle valutazioni dell’Amministrazione, caratterizzate dall’esercizio di un potere connotato da un elevato livello di discrezionalità tecnica e amministrativa in relazione alla pluralità di interessi pubblici e privati coinvolti e all’esigenza di una modulazione anche temporale delle misure di sanità pubblica nella prospettiva del massimo contenimento del rischio».
Giusto!! La maggior parte...non rispettano le basilari regole di sicurezza(alcool, antincendio etc.)
Potevano pensarci... PRIMA Oramai è troppo tardi, gli stessi ristoratori e gestori hanno fatto finta... Di niente
Fatto bene
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Innanzitutto cari signori mi sono rotto le pa..e che facciate sempre di tutt’erba un fascio. Iniziamo col fare distinzione tra locale da ballo e discoteca, il primo cui appartiene le balere i centri sociali ecc ecc frequentati da ballerini dai 40 in su, locali puliti per un puro e sano divertimento dove non circola droghe, alcol o quant’altro, per quanto riguarda le discoteche non è proprio la stessa cosa senza puntare il dito su nessuno.
per cui facendo il punto di tutte le categorie: localisti, orchestre, agenzie di spettacolo, studi, senza considerare l’indotto solo nelle Marche sono senza uno stipendio migliaia di persone con relative famiglie a carico e deve ancora arrivare la misera cassa integrazione promessa dal governo, per cui cara Carosetti pensi bene quando apre bocca perché un giorno si potrebbe trovare lei o i suoi figli nella stessa situazione che io non auguro
Infatti come sempre, di tutta l’erba un fascio, pagano anche quelli, che non dovrebbero pagare.
Ma di che stiamo parlando? C’è un articolo proprio qui su CM che parla di un locale che con la nuova stretta farà 160 coperti invece di 700 della settimana scorsa. Ora… quanto spazio ci vuole per far stare distanziate 700 persone? E poi, se anche ci fosse lo spazio, 700 persone vanno in quel locale per stare ad 1 m una dall’altra solo per ballare?