di Luca Patrassi
La politica è capace di riservare colpi di scena imprevisti, anche quando all’ordine del giorno c’è purtroppo un’emergenza drammatica come quella del coronavirus. Ieri era sembrata singolare la dichiarazione del consigliere comunale della Lega Giuseppe Beruschi che aveva diffuso una articolata riflessione sui sistemi sanitari e sugli errori che la Regione avrebbe fatto sulla questione del coronavirus per finire con l’attacco frontale al “suo” sindaco Fabrizio Ciarapica, reo di non essersi confrontato anche con lui e di aver concesso la fiera per realizzare i cento posti di terapia intensiva senza imporre altre scelte iniziando dal completamento dell’ospedale di Civitanova.
Sortita che era apparsa anomala, suscitando anche qualche ragionevole dubbio sul fatto che la stessa potesse aver avuto anche altri protagonisti. In effetti, a prescindere da altri interrogativi che alcuni a Civitanova si sono posti, c’è anche un elemento certo: il comunicato è firmato “Lega Macerata” e un civitanovese doc come Beruschi non sarebbe mai incorso in un simile infortunio. Peraltro il comunicato è stato inviato dalla Lega Marche e se ne deduce che i vertici regionali del partito di Salvini condividino il pensiero di Beruschi.
Dubbio avvalorato dal comunicato inviato oggi dal commissario regionale Paolo Arrigoni e dai consiglieri regionali del partito: un attacco alla Regione per la strategia adottata in corsia per affrontare l’emergenza coronavirus, un attacco (indirettamente anche a Ciarapica) per la scelta della fiera e non di altri ospedali per i 100 posti di terapia intensiva, non manca neanche un attacco al dirigente Asur Maccioni, reo di aver attaccato – secondo la Lega – il personale sanitario. Dice tra l’altro Giuseppe Beruschi: «Gli amministratori hanno il dovere di tutelare la salute dei cittadini, ma anche di fare il possibile per calmierare le conseguenze sociali ed economiche dell’emergenza che stiamo vivendo. È stata fatta ogni valutazione necessaria prima di scegliere la Fiera di Civitanova come terapia intensiva Covid19? L’ospedale di Civitanova, peraltro già dedicato al Covid19, dispone di due piani inutilizzati ed isolabili che avrebbero il vantaggio di avere l’intera filiera (radiologia, laboratorio di analisi, farmacia) concentrata in un unico complesso pronto per essere utilizzato anche successivamente non dovendo essere smantellato. La logistica sarebbe sostanzialmente la stessa ma l’area è più decentrata e già strutturata quanto ad impianti e sicurezza. Si è valutata questa soluzione di utilità e di prospettiva?”».
Dice, tra l’altro, il commissario regionale della Lega Paolo Arrigoni: «L’urgenza di fare tamponi agli operatori sanitari e di risolvere una volta per tutte la mancanza di sufficienti presidi di protezione individuali impongono risposte immediate. L’Anaao inoltre conferma quanto la Lega segnala da sempre: si doveva mantenere almeno una struttura per Area Vasta nella quale accogliere i malati ordinari da sottoporre al tampone prima di disporne il ricovero in modo da non contagiare medici e pazienti come sta succedendo. Gli operatori sanitari sono la voce dell’esperienza che evidenzia la gestione errata degli asintomatici lasciati in isolamento domiciliare con la certezza di contagiare come minimo i propri familiari – aggiunge Arrigoni – Richiamano anche l’attenzione sulle troppe incertezze nella disponibilità di personale e sul mancato ricorso a strutture ospedaliere esistenti per il reparto di terapia intensiva da 100 posti previsto alla Fiera di Civitanova». Dispute sulle strategie legate al modo di affrontare il coronavirus e fino a qui siamo nella normale dialettica in un paese libero dove ognuno esprime un’opinione che possa averla o meno. Il riflesso politico della vicenda è che la Lega marchigiana sembra aver fretta di scaricare il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica che fino a qualche settimana fa era indicato come un possibile candidato governatore: quanto alle motivazioni ci si augura che non siano quelle, difficilmente comprensibili ai più, del via libera dato all’utilizzo da parte della Regione della fiera per realizzare i 100 posti di terapia intensiva con un tempo limite indicato di due settimane.
Un'ora di luce in più porta consiglio.
Ma in momenti di emergenza come questi siamo ancora al derby CIVITANOVA/MACERATA ??? Non siamo provinciali e lavoriamo a testa bassa per realizzare al più presto questa struttura !!
Traduco nella mia ignoranza dicono tu regione fai 100 posti letto in fiera ma a me mi rimetti a posto ospedale vorrei dire che questa non è la fase per accordi politici questa è la fase di lavorare ampliare posti terapia perché il problema è il virus poi dopo si parlerà di ripresa e come farla forse li è il caso di parlare non adesso questo dimostra la statura di questi politici una vergogna
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…be’, certo, di sicuro questo è il momento più propizio per andare in “rotta di collisione”, come, che so io, tanto per fare un esempio “a caso”, due pescherecci che si contendono una parte di mare e di vot, ehm, di pescato, tra “panocchie”, “zanchette”, calamari e “sgummeri” (le sardelle no, quelle lasciamo alle lampare, che con la loro luce accecante sai quante ne “fanno fuori”, ed in un lampo proprio, si, convinte e fuori…)!! Gran bella mossa, non c’è che dire, si si…gv
Ciarapica, quand’ è nelle sue possibilità non chiede permesso a nessuno. Lo ha sempre fatto nella massima libertà chiuso nel suo Bunker con gli assessori che ragionano con un solo neurone tanto che hanno in comune di non aver mai combinato niente di buono. Dalle mense scolastiche ai panni stesi per passare al divieto di giocare nei parchi, ai marciapiedi che tagliano fuori per mesi negozianti in piena estate e continuando per ore c’è solo da chiedersi se per caso hanno una cantina ben provvista da qualche parte del comune con la chiave rigorosamente custodita da Peppe Sciampo, il più stravagante di tutti. Ah, dimenticavo il resto della maggioranza che una volta si sostituisce seppur in parte visti che qualche fedelissimo c’è anche lì, in opposizione poi si rientra indi ci si rivolta e tutto alla fine rimane com’è. Nel Bunker si decide e nel resto della maggioranza al massimo fa presenza ma senza alcun valore né aggiunto e né tolto. Ectoplasmi in attesa di essere rispediti a casa. Detto questo, sembrerebbe di trovarsi nella solita tipica situazione però Beruschi mi ha sempre dato l’impressione che di fare il caporale alla Totò, non sia proprio nelle sue corde. Comunque, il sindaco fino all’altro ieri si lamentava dei due piani non utilizzati dell’ospedale, arrivando a dire quasi fosse una rivelazione biblica: “ Almeno adesso la gente sa come vengono spesi i loro soldi”. Poi il silenzio e adesso la fiera che dovrebbe essere trasformata in ospedale con il beneplacito dei soldi di Della Valle che metterebbe quel che manca ai 12 milioni per sistemarlo. Quindi si potrebbe ipotizzare che la diatriba nasca proprio da questo, costruire un ospedale che poi verrà smontato mentre si potevano rendere utilizzabili i due piani dell’ospedale che sarebbero rimasti. Forse. Quello che mi sembra da percepire da tempo è che di Ciarapica, giunta compresa, stiano cambiando e anche tanto le valutazione di molti cittadini che gli avevano dato il voto. Però qui vorrei spezzare una lancia in favore dei cittadini che si sentono delusi: “ Non è che Ciarapica sia cambiato, assolutamente no, è che adesso che è sindaco, tutto quello che fa non può sfuggire, rimane. Rimangono le sue scelte urbanistiche già fatte e soprattutto quelle in programma. Va ancora vagando come una mina pericolosa, visto che razza di maggioranza ha in consiglio per la quale dire no o si è la stessa cosa e l’importante è che il risultato non modifichi i desideri del sindaco, il quale come farà a convincerli non si sa… dicevo, rimane la mina rappresentata dalla nota svendita per 35 anni che il sindaco con i suoi manipoli vorrebbero affittare, svendere o chi sa che, Civitanova agli abruzzesi. Da sottolineare qui, non il sindaco che non ha bisogno neanche di virgolette ma la resistenza da parte dei civitanovesi a questo scempio, ma basta girarsi un attimo, prendere un caffè quando si potrà, distraendosi leggendo magari il titolo di un giornale che ci si ritrova a parlare abruzzese che per carità sono brave persone ma questa è ancora Civitanova e se non date una mano a Ciarapica che dovrebbe pensare meno a se stesso e più ai cittadini sarebbe meglio. È che lui, non si sa per quale motivo non crede i civitanovesi capaci di idee proprie, idee poi che provengono semplicemente da ragionamenti dove il sindaco dovrebbe curare gli interessi degli amministrati e non seguire i suoi “ sogni”, per cui la città deve rimanere la Civitanova dei civitanovesi e non Ciaranova”. Di Arrigoni, non capisco perché sta ancora qui e comunque non mi interessa più, ne dice tante che a stargli dietro si finisce di andare fuori di testa come il suo capitone che da quando si parla di Draghi è sparito dalla scena. Beh , non se n’è parlato più, neanche come vice, ministro senza portafoglio, usciere toh, male che vada, ma niente. Forse mortificato sarà entrato in convento? Ma appena fatta fuori la dispensa mensile in tre giorni, mi sa che gli spalancano il portone da dove con un volo poco santo ma tanto umano, lascerà il chiostro e da qualche parte atterrerà. Fortunato sarà il primo che vedrà il volto del Salvini.