Mario Morgoni, unico parlamentare maceratese del Pd
di Giacomo Gardini
«Tante novità importanti, di certo positive, per uno scatto in avanti sia nelle procedure che nelle misure economiche». Commenta così l’onorevole Mario Morgoni (Pd) lo stato del decreto all’indomani dell’esame in commissione alla Camera. «Non si tratta di un intervento risolutivo, questo è certo, – spiega – ma sono convinto si tratti di uno passaggi fondamentali nella storia della ricostruzione. Valorizziamo le misure per aiutare il territorio a tornare protagonista. Credo che ad oggi manchi proprio questo aspetto: una capacità progettuale di area vasta, che ci spinga a uscire dall’angustia dei particolarismi. Smettiamola di curare il nostro orticello, collaboriamo per un territorio protagonista. Non aspettiamo risorse e strumenti, creiamole». Sul tavolo dei lavori, tanti sono stati gli argomenti discussi in commissione, nel tentativo di spingere benzina nuova nel serbatoio delle zone del cratere. «Per quanto riguarda le misure economiche – dice Morgoni – possiamo dire di aver portato a casa risultati soddisfacenti. In primo piano, uno dei settori trainanti del nostro territorio: l’agricoltura. Quest’ambito era stato escluso dalla misura “Resto al sud”, che prevedeva la possibilità di incentivare le aziende soltanto in caso di un passaggio generazionale. Abbiamo invece introdotto una misura agevolativa sia in termini di fondo perduto che di finanziamento, a prescindere dal passaggio o meno». Altro focus importante è stato quello della crisi demografica, «uno degli argomenti più attuali e sentiti». «Abbiamo il dovere di intervenire in questo senso – commenta l’onorevole -. Abbiamo ottenuto l’estensione della misura “Resto al sud” ai comuni più colpiti, escludendo ogni limite di età (il provvedimento interviene fino ai 45 anni) limitatamente all’entroterra. Inoltre, per i comuni del cratere sotto i 3mila abitanti, è previsto un trattamento fiscale agevolato, in particolare per coloro che hanno maturato una pensione all’estero, emigrati italiani o cittadini stranieri. Una misura approvata la scorso anno, con la finanziaria del 2019, che era già presente in alcuni zone del sud. Un altro nodo fondamentale è quello che concede alle regioni di prevedere un piano di agevolazioni riservato alle persone che decidono di andare a vivere nei luoghi del sisma, magari le giovani coppie. E poi c’è l’istituzione di un fondo del 4% degli stanziamenti, previsti per la ricostruzione, destinati esclusivamente a progetti di sviluppo economico. Le proroghe sul personale e sui mutui dei comuni, le deroghe per le scuole, il ridimensionamento scolastico, e molte altre ancora». Tante novità, insomma, per altrettanti provvedimenti utili alla crescita del territorio: «Misure non risolutive – precisa Morgoni – ma utili a procedere verso una direzione ben precisa». E’ previsto per lunedì il dibattito in aula, martedì o mercoledì sarà approvato per poi finire in Senato.
Simone Baldelli alla Camera
Intanto l’azzurro Simone Baldelli annuncia l’approvazione di un emendamento grazie al quale saranno destinate ulteriori risorse ai terremotati. «Ho chiesto a tutte le forze politiche di destinare i risparmi di Montecitorio dell’ultimo anno, ovvero 100 milioni, alle popolazioni colpite dal terremoto. Tutti, maggioranza e opposizione, hanno sottoscritto e votato la proposta. Una bella pagina di cui andare orgogliosi». E’ quanto ha scritto in un tweet il vicepresidente dei deputati di Forza Italia e primo firmatario dell’emendamento al decreto sisma, sottoscritto da tutti i gruppi parlamentari e votato all’unanimità dalla commissione Ambiente della Camera. «Con quelli stanziati ieri, il totale dei risparmi di Montecitorio destinati alle zone colpite dal terremoto – aggiunge Baldelli, che anche negli anni passati è stato promotore di questa iniziativa, sempre condivisa da tutte le forze politiche – sale a 312 milioni di euro. Ci auguriamo che questi soldi vengano spesi presto e bene nell’interesse concreto delle popolazioni colpite“.
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Fra qualche anno, anche quando l’ultimo lupo avrà abbandonato cratere e Sibillini, rimarrà una grande targa ricordo con su scritto: “NON ASPETTIAMO RISORSE E STRUMENTI, CREIAMOLE!”. Beh, da apprezzare l’ottimismo del ex senatore ora onorevole. Stavolta un passo avanti per il gambero e uno indietro per la formica o viceversa come i soldi sms per i terremotati.Splendida l’idea di far passare in televisione quel: donate due euro per la salvezza di Venezia. Ma chi è sto lupaccio che non perde né vizio e né pelo?
Potete anche toglierlo.