di Gabriele Censi
Macerata vola in alto con i “100cellos” di Giovanni Sollima e Enrico Melozzi, il numero è magico per il festival dopo l’esperienza dello scorso anno con i cento cittadini del Flauto Magico. Sopra lo Sferisterio dei palloni annunciano il concerto di domani insieme alla Pfm, alla palestra dei salesiani si sentono le note dei 100 (e più) violoncellisti di età e livelli diversi che stanno provando. Un intreccio che avvolge tutta la città in questi giorni di prove per l’ensemble nato nel 2012 dall’esperienza dell’occupazione del teatro Valle di Roma. Circa la metà dei musicisti sono ospitati nelle case dei maceratesi.
Tra questi Manlio Silvetti, anche lui tra i “Cento cittadini”, medico che per qualche giorno ha deciso di prendersi le ferie e passare da mangiare e dormire a due ragazzi di Catania: «Lo fanno per passione e da amante della musica credo sia giusto corrispondere questa passione da parte della città. Un piccolo sacrificio in queste giornate calde che faccio volentieri». A coordinare l’accoglienza gli Amici dello Sferisterio. Lucia Rosa, la presidente, è un’altra dei 100 di Vick, super impegnata in questi giorni: «Stiamo su più fronti, oltre a fare da tramite con la città per i 100cellos, stiamo collaborando per gli eventi per i bambini del martedì pomeriggio, facciamo le visite nel backstage durante gli spettacoli, il progetto tango per la notte dell’Opera, insomma tutti i soci sono coinvolti con soddisfazione e speriamo in un futuro roseo per lo Sferisterio o meglio “rosso desiderio”».
Barbara Minghetti, direttrice artistica del Mof, la incontriamo questa mattina al centro sportivo Don Bosco dove sta assistendo alle prove: «Uscire fuori dallo Sferisterio è il tema a cui tengo di più, con iniziative varie e progetti di comunità, anche ad orari diversi, come il concerto al mattino, quello sulla terrazza dei Salesiani e ancora stasera alle 19 ai Giardini Diaz, per finire poi sempre in arena. Un concerto quello di domani sera che va da Bach ai Pink Floyd, uno spettro ampio per i 100cellos che lanciano anche un messaggio di condivisione: ci saranno anche dieci ragazzi del Gus, una cantante iraniana e la Pfm. Macerata è un palcoscenico naturale che è bello far vivere con cose diverse e pubblici diversi a tutte le ore, un vero festival con stimoli vari. La Notte dell’Opera avrà delle novità puntando su spettacoli specifici, un’apertura alle 19 in piazza Mazzini, una chiusura alle 23 in piazza Libertà e tanti palchi nella città, senza la sfilata. La città è vestita a festa con le vetrine colorate e i drappi rossi. C’è energia e voglia di partecipazione».
«Questo strumento è un oggetto di condivisione incredibile – ci spiega Giovanni Sollima – non solo musicale ma anche umana, a diverse latitudini e longitudini. Nella scaletta di domani ci saranno delle novità rispetto al format consueto che affonda le radici negli ensemble del ‘600, abbiamo scritto e riarrangiato dei brani che sono consolidati, tra brani antichi, classici e rock. Stiamo elaborando in queste ore il programma per lo Sferisterio, ispirandoci all’opera e al balletto. La Pfm avrà i propri brani, Mendelsson, Rossini, Prokoviev. Abbiamo anche Vivaldi e venendo dal lato tirrenico portiamo però il sud di questa sponda adriatica con la pizzica salentina». Un concerto lungo ma che non rischierà certo di annoiare.
Enrico Melozzi nella coppia che dirige il gruppo è il “poliziotto cattivo” che cerca di mantenere l’ordine. Sono tanti i bambini tra i 100cellos, spesso sono loro stessi a chiedere ai loro maestri di conservatorio di poter partecipare alle attività dell’ensemble (leggi l’articolo). Uno scambio positivo perchè dalla costituzione del gruppo sono aumentati gli iscritti per studiare lo strumento. Ce lo spiega il maestro Teramano che a Macerata rivede la sua città, un pò più a nord: «Per noi il violoncello è uno strumento da spiaggia, tra di noi sono cresciuti dei talenti, dopo il teatro Valle occupato la cultura italiana è cambiata, quella visione è stata raccolta anche da Barbara Minghetti.
Io sono quello che gioca il ruolo più ingrato per ottimizzare i tempi, in tre giorni con persone sempre nuove dobbiamo allestire uno spettacolo pazzesco, vediamo anche stavolta cosa succederà ma siamo stati accolti benissimo, ogni richiesta è stata esaudita. La scenografia è la più bella di sempre, per rispetto al mondo dell’opera abbiamo curato l’aspetto musicale e quello visivo. I palloni rappresentano il concetto di volare alto, Macerata fa grandi numeri pur essendo una piccola città». Tra i veterani dei 100cellos c’è Gilberto Persico da Anguillara, vicino Roma: «E’ uno strumento bellissimo, ho fatto quasi tutti i concerti, non sono un professionista ma qui si impara veramente a suonare. Un’esperienza educativa, ho trovato degli amici da Trento a Messina».
Appuntamento alle 21 di domani 31 luglio allo Sferisterio. Informazioni biglietti sul sito dello Sferisterio.
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che bello
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Pensavo che i palloni sopra lo Sferisterio fosse una campagna pubblicitaria.