di Laura Boccanera
La videoispezione col robot ha dato esito negativo, il responsabile dell’inquinamento da escherichia coli non è il condominio di San Gabriele, si ricomincia da capo. Tutto da rifare. L’ufficio tecnico comunale non è riuscito ad identificare il punto di origine dello sversamento a mare che ha provocato il divieto di balneazione in direzione fosso Maranello a Civitanova. Questa mattina il personale comunale ha sondato le tubature tramite un robot per la videoispezione risalendo il fosso nel punto in cui sabato mattina carabinieri del Nucleo forestale e personale comunale avevano individuato una falla. Dal controllo approfondito è emerso che in quel punto sarebbe presente un foro nella fognatura delle acque nere, ma di dimensioni così ridotte che non può essere il responsabile della marea batterica che si è riversata a mare nei giorni scorsi.
Nel frattempo la polizia municipale aveva proceduto al controllo del condominio ritenuto responsabile dello sversamento, ma dai controlli sulla documentazione sembrerebbe tutto in ordine. Rimaneva dunque l’ipotesi che potesse trattarsi di una rottura, ma la videoispezione di oggi non avvalora tale ipotesi. Per cui da domani si ricomincerà con le valutazione e si tornerà all’interno del fosso e anche nella zona aperta per capire meglio cosa sia successo. Prende però sempre più corpo l’ipotesi che non si sia trattato di un fatto accidentale, ma doloso. Al momento autorità inquirenti (c’è un fascicolo dei carabinieri che operano tramite il nucleo forestale) e personale tecnico pensano che ci sia stato un vero e proprio sversamento abusivo sul Maranello. Troppo alti i valori registrati dall’ultimo campionamento effettuato sabato dall’Arpam che aveva conteggiato uno sforamento del limite di ben 4 volte superiore al consentito. Per l’escherichia coli infatti la legge ammette una presenza di 500 unità facenti colonia in un millilitro di acqua. Nel Maranello ce ne erano 2000. I campionamenti effettuati dall’Arpam in questa settimana infatti hanno dato esiti contrastanti: il primo, effettuato il 1 luglio, dietro segnalazione, dava parametri conformi alla norma. Il successivo, quello del 3 luglio che ha poi portato al divieto di balneazione è stato eseguito in due momenti, il primo alle 18,15 (e ha dato esito negativo), mentre il secondo, effettuato alle 18,45 ha riportato un valore di escherichia coli pari a 2mila e di 440 di enterococchi (il cui limite è 200 unità facenti colonia, quindi di circa il doppio). Il nuovo campione, quello effettuato sabato ha riprodotto dati conformi e da qui la revoca dell’ordinanza. Oggi l’Arpam ha effettuato nuovi prelievi che erano già in programmazione da tempo su tutta la costa.
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Dal basso della mia terza media ma un censimento delle case in campagna che non hanno fognature e scaricano nei fossi? Non sto dicendo niente di nuovo una volta si faceva così. Comunque non me pigliete sul serio non vurrio che po ve se accumula troppa fatica all'ufficio tecnico.
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…doloso…ma guarda un po’!! Che io sia diventato un preveggente…mah!! gv
Ma che ci voleva il robot x esaminare le cause dell’inquinamento? Bisognava prevedere prima e non adesso, oramai il ” dado e’ tratto” come disse Giulio Cesare.
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