«Non sarà certo lo scarto ridotto delle elezioni comunali appena concluse a fermare un movimento di cambiamento richiesto da più di 5mila recanatesi e intrapreso da centinaia tra candidati e attivisti. Ecco perché ho deciso di non gettare lo scudo ma anzi di raccogliere la sfida culturale e intellettuale e la richiesta di dare vita a un movimento culturale che rimetta al primo posto Recanati».
Sono queste le parole con cui Simone Simonacci, il candidato sindaco sconfitto al ballottaggio da Antonio Bravi alle ultime elezioni amministrative, lancia “Iustissima Civitas”, «motto assegnatoci dalla città di Firenze nel prendere spunto dai nostri statuti comunali, rispecchia alla perfezione ciò che noi vogliamo difendere», che prende spunto dalla certezza che «La nostra città si basa su tre insindacabili valori: la cristianità, la democrazia e la giustizia». Come anticipazione al movimento stesso, «ecco le immagini del nostro simbolo: a seguito di attente analisi e ricerche abbiamo ricostruito l’antica bandiera della Repubblica Libera di Recanati. – sottolinea Simonacci – Il Leone bianco in campo rosso fuso con la Bandiera di Guerra pontificia. Lo scudo crociato simboleggia la difesa dei valori in cui crediamo, si tratta dell’antica bandiera di Recanati, città fedele al papato e da sempre in armi per la difesa della civiltà occidentale e della libertà. Quella bandiera, intrisa di tradizione, ci impone di lottare con la forza dei nostri argomenti affinché Recanati torni ad essere una Iustissima Civitas». Nei prossimi giorni la data della presentazione ufficiale.
Lo scudo ? Ahahaha ..va beh .
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Attente ricerche? Basta andare al Museo di Villa Colloredo Mels (http://www.villacolloredomels.it/museo/pinacoteca/sezione-storica), sito a 300 metri di distanza dal Municipio di Recanati.
Importante e bello lo scudo!
Per Dalla Piccola. Sì, lo scudo ricorda da vicino la DC, ma gli statisti di quel partito non ci sono più.