I terremotati a Roma
contro le promesse mancate:
«Stato dove sei?» (Le foto)

PROTESTA - Oltre 300 persone arrivate dalle quattro Regioni dei terremoti del 2016 e 2017 sfilano sotto Montecitorio per riportare l'attenzione sul dramma del cratere. Con loro anche i romani e diverse realtà che in questi ultimi tre anni hanno fatto rete insieme alla popolazione colpita: «Non siamo di nessun colore politico, diteci che fine hanno fatto i soldi»

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Manifestanti a Roma

di Federica Nardi

Oltre 300 persone sfilano a Roma sotto la pioggia. Sono i terremotati ma anche i romani che nei paesi distrutti dal sisma avevano origini e seconde case. In coro, sotto Montecitorio, chiedono che la ricostruzione parta e subito. A distanza di quasi tre anni dai terremoti che hanno colpito il centro Italia i terremotati provenienti da Marche, Lazio, Abruzzo e Umbria si sono ritrovati per la prima di due manifestazioni volute per chiedere al governo delle risposte chiare e veloci su una situazione in stallo da tempo. Un corteo, organizzato dal coordinamento dei comitati Terremoto centro Italia, che anima Roma a una settimana dalle elezioni europee ed amministrative, per ricordare che quanto promesso in campagna elettorale non è stato mantenuto.

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(foto di Terre in moto Marche)

I pullman sono partiti un po’ da ogni parte del cosiddetto cratere sismico, ma non solo. Sfilano anche tutte le realtà che in questi anni hanno fatto rete con i territori colpiti dal sisma per chiedere che alle promesse seguano i fatti. Nel mirino anche il governo Lega e Movimento 5 stelle. Ma il corteo è apolitico, tanto che ai politici che lo seguono non viene passato il microfono per evitare strumentalizzazioni. «Non abbiamo nessun colore politico – dice un manifestante al megafono -. Volevamo solo ricostruire le nostre case. I soldi hanno sempre detto che ci sono, dove stanno? I provvedimenti dove stanno? Il decreto per il centro Italia dov’è?». Gli ultimi provvedimenti per il centro Italia colpito dal sisma sono contenuti nel decreto Sblocca cantieri. Ma sono pochi e non molto risolutivi tanto che all’attenzione del Senato sono arrivati un migliaio di emendamenti. «Stato dove sei? – grida un altro manifestante -. Ho perso tutto. Tutti noi abbiamo perso la dignità e questo non interessa a nessuno». Tra le richieste anche più personale per gli Uffici ricostruzione. Tra i manifesti portati in corteo anche slogan contro le banche («Banche assenti, linee di credito fantasma»), voci da Norcia dove il comitato ha lanciato la protesta dei lenzuoli bianchi che è arrivata anche nel Maceratese, voci dalla nostra provincia con pullman partiti da diversi comuni del cratere. Il comitato 30 ottobre di Tolentino rinfaccia al sindaco Giuseppe Pezzanesi le case ancora non consegnate per gli sfollati, e il cui cronoprogramma è stato annunciato solo in questi giorni. Leitmotiv di molti striscioni: «Unica grande opera, ricostruire il centro Italia terremotato». La prossima manifestazione è fissata per il primo giugno, sempre a Roma.

 

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