Continuano le scritte offensive e le minacce nei confronti del questore di Macerata Antonio Pignataro. “Pignataro Teso” e “Pignatoro Morto” sono quelle apparse di nuovo a Tolentino, questa volta in un parcheggio in viale Benadduci, “I Sbirri Morti” quella rilevata a Porto Recanati dal sindaco Mozzicafreddo in un parco pubblico, su un’altalena dove giocano i bambini.
Anche in questo caso il primo cittadino e il tessuto sociale della città hanno manifestato grande solidarietà alla polizia per queste scritte infamanti, esprimendo riconoscenza e gratitudine per il lavoro che si sta svolgendo senza soluzione di continuità. «E’ da tempo ormai che la polizia unitamente ai carabinieri e alla guardia di finanza, al fine di tutelare le giovani generazioni e il tessuto sociale della provincia di Macerata, composto da cittadini splendidi, operosi, accoglienti e amanti della legalità, sono impegnati in una lotta senza confine nei confronti della criminalità italiana e straniera dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti – afferma il questore – e alla gestione della cosiddetta “Cannabis legale”, negozi peraltro, che sono stati tutti sottoposti a sequestro e chiusura. L’attività di polizia prosegue incessantemente anche per quanto riguarda la ludopatia con la chiusura di alcuni esercizi “Slot Machine” e il diniego di nuove autorizzazioni. Inoltre, nell’ultimo periodo ha avuto inizio l’operazione denominata “Legalità” rivolta al controllo di discoteche e locali notturni che sono stati puntualmente chiusi per mancanza di requisiti necessari e delle autorizzazioni previste dalla legge. Gli accertamenti hanno impedito che tragedie come quella di Corinaldo potessero verificarsi nel nostro territorio. Queste scritte intimidatorie – conclude il questore Antonio Pignataro – ci danno ulteriore forza e coraggio per rinsaldare e incrementare ulteriori e massicci interventi operativi che proseguiranno senza soluzione di continuità ed in maniera sempre più incisiva, al fine di tutelare la vita della collettività della provincia di Macerata e in modo particolare dei giovani».
“Pignataro fascio infame”, scritte offensive contro il questore
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Io sono dell’idea che dare visibilita’ a questi personaggi anche con un articoletto come questo sia sbagliato..
il” fenomeno” che ha scritto quella cosa e si vedra’ la sua ” opera” pubblicata sul web e forse sui giornali ,si sentira’ incentivato a far vedere a tutti quanto sia bravo a scrivere ste cazz.ate in giro.
Ignorateli… una scritta di un analfabeta non è una notizia…
ci fosse veramente qualcosa di serio sotto,il questore ci penserà da solo a vederci chiaro.
…è dura non poter più infrangere le leggi tranquillamente come prima, mentre molti cittadini stavano a guardare o addirittura si giravano dall’altra parte (ed ancora molti lo fanno tutt’ora..), in barba alla più elementare convivenza civile, ed in barba al rispetto per gli altri ed anche, per chi ci arriva, per se stessi; le reazioni, poi, sono scomposte, anche se perfettamente il linea con una certa idiozia, idiozia che ha oramai pervaso una buona parte della nostra comunità, procurando tutto quel che, oramai da anni, è sotto gli occhi di tutti; è già, è dura, proprio dura, soprattutto nella..Città della Pace”..!! gv
Il contrasto alla droga viene effettuato da Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza ed Esercito, quindi non si capisce perché se la prendono solo con il questore.
Solidarietà totale al Questore.
La verità è che tanta animosità è facilmente spiegabile: il Questore Pignataro è uscito con forza dalla routine della precedente attività di contrasto alla droga e ad altre dipendenze, nonchè al mondo dello sballo.
Non solo sotto la sua gestione si è intensificata l’attività repressiva in materia di spaccio, grazie anche ad un rafforzamento di personale che almeno in certi periodi si è notato in città e in provincia, ma ci sono state anche indagini e azioni del tutto innovative: i procedimenti aperti contro i negozi della famigerata cannabis light, la chiusura di esercizi pubblici con slot machines non rispettosi delle distanze minime rispetto ai luoghi sensibili e delle fasce orarie (laddove queste sono state regolamentate dai singoli Comuni), i controlli sulle discoteche in merito ai requisiti di sicurezza e alla somministrazione di alcolici a minorenni e a persone già in stato di ebbrezza, lo stop ad eventi non autorizzati.
Personalmente sono molto grato al dott. Pignataro per queste novità e per queste intuizioni investigative, tutte tese a ripristinare la legalità dapprima impunemente calpestata e a tutelare le fasce di utenza più esposte, soprattutto gli adolescenti, e tutte riguardanti faccende che – come è facilmente intuibile – economicamente sono molto, molto, pesanti.
I miei complimenti e tutta la mia solidarietà al Questore, quindi, e, se mi è consentito, anche un consiglio non richiesto: cominci ad inviare personale di giovane età in borghese all’interno delle discoteche, dove spesso e volentieri succede di tutto e di più.
Dal segretario generale del Movimento sindacale autonomo di Polizia Fabio Conestà riceviamo e pubblichiamo: «Sosteniamo convintamente il contrasto allo spaccio e all’illegalità messo in campo dal questore di Macerata Antonio Pignataro! Vada avanti!».
Dal Responsabile della Lega Marche Paolo Arrigoni: “In merito alle scritte vergognose e alle vili minacce di morte nei confronti del Questore Antonio Pignataro e dei poliziotti di Macerata apparse a Tolentino e Porto Recanati, desidero esprimere la mia più ferma condanna e vicinanza – oltre a quella dei militanti e dei responsabili della Lega della Marche – a tutti gli uomini e alle donne della Polizia di Stato, in particolare a quelli della Questura di Macerata. La minacce contro le Forze dell’Ordine, che su indicazione del Ministro dell’Interno Salvini stanno intensificando i controlli sul territorio, contrastando l’illegalità e garantendo maggiore sicurezza, sono da condannare con assoluta fermezza, con la speranza che i responsabili siano individuati al più presto. Massima solidarietà alle donne e uomini in divisa e al Questore Pignataro, ed un sincero ringraziamento per il loro impegno”.