Rogo Orim, fiume Chienti contaminato:
le analisi in procura

AMBIENTE - Dopo l'incendio alla Orim, l'Arpam ha rilevato la presenza di metalli pesanti e solventi nel tratto del depuratore di Sarrocciano

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Acque contaminate vicino al depuratore di Sarrocciano dopo l’incendio alla Orim, l’Arpam invia le analisi alla procura. Resta da chiarire quali siano le cause che hanno fatto sì che in quel tratto del fiume Chienti finissero solventi e metalli pesanti che sono stati riscontrati con le analisi e che hanno danneggiato la microfauna. L’incendio alla Orim di Piediripa era scoppiato il 6 luglio scorso. I vigili del fuoco avevano lavorato per ore per riuscire a spegnere il rogo all’interno della ditta di smaltimento di rifiuti. Se le analisi sull’aria non avevano rilevato particolari criticità, quelle sulle acque hanno rilevato che nel tratto del depuratore di Sarrocciano, nelle acque del Chienti sono finiti solventi e metalli pesanti. A dirlo uno studio svolto dall’Arpam per accertare la qualità dell’acqua e della microfauna. Lungo il corso del Chienti è risultato tutto in regola, ad eccezione del tratto vicino al depuratore di Sarrocciano. L’Arpam ha inviato il documento alla procura oltre che a prefettura, Provincia, Regione, vigili del fuoco. Resta da capire a cosa sia dovuta la presenza delle sostanze tossiche. Se sia legata solo all’incendio o se vi siano altre cause come il fatto che le acque di spegnimento del rogo siano finite nel fiume.



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