I consiglieri maceratesi del M5s. Da sinistra Andrea Boccia, Roberto Cherubini e Carla Messi
Accusano il sindaco di Macerata Romano Carancini di aver fatto «l’ennesima figura barbina» e ricordano che «il sindaco e vari suoi predecessori hanno sempre presentato alla città dei meravigliosi plastici alla Bruno Vespa e disegni mirabolanti su progetti che oggi fanno gridare allo scandalo». Il Movimento 5 stelle di Macerata difende l’emendamento passato in Senato che sospende i finanziamenti per il bando periferie (compresi quelli per il progetto del centro fiere a Villa Potenza) ed elencano tutti i fallimenti passati. «Parliamo per esempio delle piscine, di Piazza Pizzarello, di Via Trento per i quali sono circolati disegni bellissimi ma che poi hanno fatto la fine che sappiamo – dicono i 5stelle -. Carancini attribuisce a noi il gioco delle 3 carte, ma sono loro a fare da anni il gioco dei 4 “cantonatori”». Del resto «il peggior sindaco di sempre – proseguono – dopo aver usato parole sprezzanti su un post su Facebook inerente l’emendamento sul bando periferie, si è accorto che quell’emendamento l’ha firmato anche il Pd ed ha cambiato i toni».
I 5 stelle riportano poi la precisazione della sottosegretaria Laura Castelli. «Rivendichiamo con orgoglio l’emendamento del decreto proroga termini da noi promosso grazie al quale si sblocca finalmente 1 miliardo di euro per investimenti degli 8000 Enti locali – dice Castelli -. È il colmo che oggi il Pd ci attacchi visto che ha votato a favore dell’emendamento ma, soprattutto, dopo che ha promesso dei fondi con una norma sulla quale è intervenuta una pronuncia di illegittimità costituzionale: le sentenze della Consulta non valgono più per il Partito democratico?
In merito alla questione dei fondi per le periferie relativi ai progetti locali bisogna fare chiarezza. Il Governo è intervenuto per dare attuazione alla sentenza della Corte costituzionale n. 74 del 2018. Abbiamo pertanto garantito immediata finanziabilità per i primi 24 progetti che hanno ricevuto un punteggio superiore a 70/100. Ma, vista la necessità di rispettare la sentenza della Consulta, è stato necessario intervenire per analizzare i restanti progetti e valutare quali abbiano davvero una funzione di rilancio per le periferie. In ogni caso le spese progettuali già sostenute verranno rimborsate. Va comunque sottolineato che il bando per le periferie era stato finanziato dal precedente Governo per metà dell’importo complessivo. Si trattava quindi di mere promesse più che di risorse messe realmente a disposizione. Con tale strumento, inoltre, si è tolto ai sindaci il diritto di scegliere come usare le risorse come affermato dalla Corte Costituzionale. Abbiamo perciò deciso di utilizzare le risorse stanziate per le convenzioni negli anni 2018 e 2019 non solo per alcuni dei progetti dei Comuni capoluogo che hanno partecipato al Bando, ma per tutti gli 8.000 Comuni d’Italia, al fine di consentire alle tante amministrazioni comunali con avanzi di amministrazione di poterli utilizzare immediatamente per investimenti in opere pubbliche, secondo un criterio di premialità e di equità e rispetto di principi costituzionali. Siamo convinti – conclude -, che i progetti non siano tutti uguali: è necessario distinguere tra i Comuni che hanno dato avvio a progetti già esecutivi e su cui si è già investito per il rilancio delle periferie e chi invece utilizza questo fondo al solo scopo di creare progetti di facciata. Ci lascia esterrefatti che il Pd, responsabile delle politiche di tagli e del crollo degli investimenti pubblici, accusi l’attuale governo che ha invece sbloccato risorse altrimenti ferme e ha esteso enormemente la platea a tutti gli 8.000 Comuni. Gli attacchi ricevuti si trasformano comunque in un boomerang perché l’emendamento 13.2 che ha istituito il nuovo Fondo è stato votato all’unanimità da tutte le forze politiche, anche dallo stesso Partito Democratico e dal senatore Matteo Renzi».
Nuovo centro fiere, Carancini: «Il governo delle “tre carte” ha bloccato tutto»
Piano “Periferie” e fondi sospesi, la Lega contro Carancini: «Tanto rumore per nulla»
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Oggi, 9/10/11 agosto è il primo Carancini Day così stabilito da chi ogni giorno lo dedica a qualcuno o a qualcosa in maniera che ci si pensa tutte le volte che te lo dicono durante le 24 ore e poi si passa alla successiva data dedicata. Nel rispetto della giornata mondiale del Carancini Day, si prega di celebrarlo nella giusta maniera, ossia come merita e senza dilungarsi troppo su eventuali momenti da ricordare. Però sarebbe bello collegarsi un giorno con CM e non trovare neanche una notizia così ognuno può illudersi di essersi liberato da qualcosa. Chi da Vick, chi da Opera Festival che dal prossimo anno si svolgerà a Verona e chi da tutte le standing ovescion dello Sferisterio che per questa prerogativa tutti vogliono affittare.
Prendiamo atto del fatto che dei consiglieri comunali difendono e gioiscono di una linea politica che toglie 12 milioni di euro alla comunità che rappresentano.
Quando qualcuno in alto del partit… ah no, movimento, dirà loro di radere al suolo la città cosa faranno? Prenderanno una posizione con la loro testa o andranno a giustificare la scelta ripetendo il copione che gli è stato chiesto di somministrarci?
Loro rappresentano un territorio. Difendono questa linea? Bene, voglio numeri: ricaduta del vecchio provvedimento rispetto a questo per il comune. Quando avranno dati favorevoli al territorio che rappresentano potranno parlarci del fatto di aver svolto un buon lavoro. Farfugliano ragioni discutibili e davvero deboli.
Un’astensione dal prendere parola sarebbe stata di gran lunga cosa più dignitosa.