Nuovo centro fiere, Carancini:
«Il governo delle “tre carte”
ha bloccato tutto»

MACERATA - Nel mirino del sindaco un emendamento notturno al decreto "Milleproproghe", approvato dal Senato, che stoppa il progetto da 12 milioni di euro
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Il progetto del nuovo centro fiere di Macerata

 

«Il governo delle “3 carte” Lega e 5 Stelle con un emendamento notturno al Senato ha bloccato il centro fiere di Villa Potenza». Ad annunciarlo il sindaco Romano Carancini sulla sua pagina Facebook. il primo cittadino ha scelto anche di pubblicare i rendering del progetto 

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Il sindaco Carancini

«Quello che vedete  – ha poi commentato –  è l’anticipazione di un piccolo stralcio del progetto Centro Fiere di Villa Potenza, che approveremo entro fine agosto, finanziato per 12 milioni di euro dai precedenti governi di centro sinistra con tanto di firma della convenzione tra tutti i comuni capoluogo italiani e la presidenza del Consiglio dei Ministri.
Progetto che, per Macerata, sarebbe andato al bando per i lavori già nel 2019. È la rigenerazione di un luogo decisivo per la nostra città, per la frazione di Villa Potenza, e per l’intero territorio provinciale ed in particolare la vallata del Potenza, considerata la funzione sociale, commerciale, produttiva e ambientale di quello spazio. Che succede ora? Il governo delle “3 carte” lega e 5 stelle con un emendamento notturno al Senato ha bloccato il tutto.Progetti già redatti, impegni di spesa assunti, principio di continuità amministrativa travolto e città depredate con destrezza.
#primalacredibilità».

Cosa è accaduto? Con il Milleproroghe, approvato in Senato e che a settembre arriverà alla Camera, sono stati sbloccati 140 milioni di euro per il 2018, 320 milioni per il 2019, 350 milioni per il 2020 e 220 milioni per il 2021: sono gli avanzi di amministrazione dei Comuni italiani, bloccati da anni.  Questi soldi però sono stati stornati dal bando “Periferie”, voluto dal governo Gentiloni, che prevedeva interventi in moltissime città capoluogo. Il bando, infatti, è stato sospeso. E l’emendamento sarebbe stato votato anche dai senatori dem. In alcuni casi i comuni hanno già sostenuto spese ingenti per i progetti esecutivi di opere come il centro fiere, che ora sono a rischio. Mentre in tutta Italia i dem parlano di “scippo”, i partiti di governo esaltano la correttezza dell’operazione che metterà a disposizione delle amministrazioni oltre due miliardi di euro.

(a.p.)
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