Luca Ceriscioli
di Federica Nardi
La Regione ha trasferito 3 milioni di euro all’Erap per l’acquisto di appartamenti invenduti da destinare a sfollati con casa inagibile a causa del terremoto. La firma, del dirigente David Piccinini, è di venerdì scorso. Un passo avanti per tante famiglie che aspettano da mesi se non di più di poter andarsene dalle strutture ricettive e ritrovare un tetto sopra la testa. Come quella di Fabio Tomasselli, che aveva denunciato a Cronache Maceratesi i ritardi nell’assegnazione, avvenuta sulla carta a ottobre 2017 mentre lui invece vive ancora sulla costa con la famiglia (leggi l’articolo). L’operazione invenduto, descritta l’anno scorso dal governatore Luca Ceriscioli come «il più grande piano abitativo delle Marche degli ultimi 40 anni», ha ancora molta strada da fare.
Nata per evitare il consumo di suolo delle soluzioni abitative di emergenza, che hanno comunque fatto conquistare la “maglia nera” al parco dei Sibillini per la cementificazione, i problemi segnalati sono economici, organizzativi e anche burocratici. «Il 50% degli appartamenti ancora non ha la documentazione in regola – denuncia il coordinamento dei comitati Terremoto centro Italia tramite il rappresentante Francesco Pastorella, che ha lavorato anche al caso di Tomasselli -. Questo vuol dire che in molti casi sono stati assegnati appartamenti ancora non acquistati e senza sapere se i proprietari fossero in grado di fornire i documenti necessari».
Una palazzina di Tolentino destinata agli sfollati
Nel decreto inoltre si legge che alla Regione sono state trasferite il 4 giugno il 50 percento delle somme necessarie per l’acquisto degli immobili: circa 28 milioni di euro a fronte dei 55 milioni totali. L’Erap, da parte sua, il 19 luglio ha chiesto la liquidazione di 19 milioni. Ma «poiché al momento le disponibilità di cassa sono ben inferiori – si legge nel provvedimento – si è nelle condizioni di disporre un secondo trasferimento pari a 3 milioni». Il primo, nei mesi scorsi, era stato di circa 3 milioni e mezzo. Meno di un quinto della somma necessaria per l’operazione. In totale sono 911 gli appartamenti invenduti individuati (seconda colonna delle tabella), sia dentro che fuori cratere. Mentre di assegnati ce ne sono 364 (nella tabella, indicati nella terza colonna).
Sullo sfondo le case Erap a Pieve Torina danneggiate dalla scossa del 10 aprile
Ma le assegnazioni non corrispondono sempre all’ingresso effettivo delle famiglie. Ad esempio a Tolentino ci vorrà ancora almeno un anno per sistemare i 23 appartamenti. Sulla carta tutti assegnati, in pratica con i lavori ancora da iniziare. Mentre a Pieve Torina, i tre appartamenti assegnati, sono diventati inagibili dopo la scossa del 10 aprile. Ultima questione anche i criteri di assegnazione: «Sono mancate le linee guida per la priorità d’assegnazione – conclude Pastorella -. Com’è possibile che non sia stata data la precedenza alle famiglie con i bambini?». L’assessore regionale Angelo Sciapichetti oggi è intervenuto sulla questione rispondendo al senatore leghista Paolo Arrigoni: «Sono previsti due lotti – ha spiegato -. Il primo con scadenza per la vendita entro agosto e l’altro entro settembre».
Di seguito la tabella allegata al provvedimento. Nella prima colonna i Comuni, nella seconda il numero di appartamenti invenduti individuati e nella terza il numero degli appartamenti assegnati:
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