Fabio Tomasselli
di Federica Nardi
«Prima mi hanno detto entro il 2017, poi entro giugno, poi entro luglio. Devo sapere quando entrerò nella casa perché ho due bambini e non posso nemmeno iscriverli a scuola». Fabio Tomasselli, 44 anni di Valfornace, ha casa inagibile dal 24 agosto e da ottobre del 2016 vive con la sua famiglia sulla costa, in camping.
Prima l’Holiday, poi da ottobre alla Mimosa. «Avanti e indietro ogni giorno – racconta Tomasselli -. Mio figlio più piccolo va a scuola a Porto Sant’Elpidio, l’altro a Pievebovigliana. Mia moglie lavora a Camerino e per un periodo l’ho dovuta accompagnare perché non poteva guidare a causa di un infortunio». Una vita non facile, minata anche dalle mille incertezze burocratiche. «Avevo chiesto una soluzione abitativa d’emergenza – spiega Tomasselli -, poi a ottobre del 2017 il Comune mi ha chiamato per dirmi che era disponibile un appartamento dell’Erap». Uno dei tanti invenduti che, anche se assegnati, non sono stati ancora consegnati alle famiglie in graduatoria. Tomasselli, che ne ha fatto richiesta il 13 ottobre del 2017, ha firmato l’assegnazione il 27 ottobre dello stesso anno. Ma da lì, niente. Quell’appartamento resta vuoto. «Ho chiamato l’Erap di Macerata e anche quello di Ancona, ma ho ricevuto risposte contrastanti», dice l’uomo. L’ultima, di oggi: «Dicono che entro due giorni saranno erogati i finanziamenti per il passaggio di proprietà, dal proprietario all’Erap. Ma ho bisogno di risposte certe. Altrimenti come posso iscrivere i miei figli a scuola se nemmeno so dove andrò ad abitare?».
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In ITALIA si ritarda sempre ogni cosa.
“Se un uomo viene chiamato a fare lo spazzino, dovrebbe spazzare le strade come Michelangelo dipingeva, o come Beethoven componeva, o Shakespeare scriveva poesie. Dovrebbe spazzare le strade così bene che tutti gli ospiti del cielo e della terra si fermerebbero a dire che qui ha vissuto un grande spazzino che faceva bene il suo lavoro.”
MARTIN LUTHER KING