di Gabriele Censi
Proprio mentre Marchionne annuncia che per il 2019 sarà pronta la prima auto elettrica del gruppo Fca a Sforzacosta si lavora sulla progettazione e costruzione di motori elettrici per l’automotive. Una sinergia che coinvolge la Faggiolati Pumps dove oggi è arrivato, proprio nella sede di Sforzacosta, un team della Pedrollo Spa, azienda della provincia di Verona, leader mondiale nelle elettropompe. Con il presidente e fondatore Silvano Pedrollo, il figlio Giulio, vice presidente nazionale di Confindustria, e alcuni tecnici tra cui l’ingegnere Giovanni Scapin, considerato il miglior esperto di motori elettrici al mondo. Coinvolta nel progetto anche un’altra azienda marchigiana, la Loccioni, dove il gruppo si è recato nel pomeriggio.
La Faggiolati Pumps fondata da Giovanni Faggiolati (amministratore unico), già progetta ed inserisce nelle proprie pompe 9mila motori elettrici in Ie3 per ogni anno, la Pedrollo progetta ed inserisce nelle proprie elettropompe circa 1,5 milioni di pezzi all’anno. “Per me è un onore avere questi ospiti – dice Giovanni Faggiolati – perchè quando avevo 25 anni ero agente di zona di questa ditta, allora già grande, ma non come è adesso: il gruppo Pedrollo conta 2400 dipendenti con un fatturato intorno ai 300 milioni. Dobbiamo imparare da loro, e con loro possiamo ancora fare accordi guardandoci negli occhi. La stima tra le persone vieni prima di tutto. Credo che noi marchigiani siamo come il Veneto dieci anni indietro, chiedo sempre consigli all’ingegner Silvano”.
Per la Pedrollo la movimentazione dell’acqua, oltre che il core business imprenditoriale, è anche un impegno sociale rivolto ai popoli più disagiati: con il Progetto Acqua, molto apprezzato dal presidente Mattarella che lo ha citato durante la consegna dei premi Leonardo come esempio di impresa etica che onora l’industria italiana, ha portato in Africa 1200 pozzi in grado di dissetare oltre due milioni di persone. “L’acqua è un tema centrale e ce ne accorgiamo in questi giorni di siccità – dice Giulio Pedrollo – noi trattiamo l’acqua da tantissimi anni in tutti paesi del mondo”.
Dopo la visita la delegazione della Pedrollo e Giovanni Faggiolati sono stati ospiti a pranzo al Museo della Frau con il direttore Alberto Gullini e il presidente Franco Moschini. Per gli ospiti doni dell’artigianato e della gastronomia locale anche come riconoscimento per la generosità dimostrata attraverso il sostegno alle iniziative post sisma: “Serve fiducia e voglia di ripartire – dice ancora Giulio Pedrollo – la capacità di reazione di questo territorio è la capacità tipica italiana di risollevarsi e ricostruire meglio di prima”.
Anche perché c'è il ponte chiuso
Sempre più in alto giovanni
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