Convegno “Una valanga di opportunità”
Il Comitato vittime di Rigopiano:
“Boicottatelo, denigrano nostro dolore”

TRAGEDIA SOTTO IL GRAN SASSO - I familiari delle vittime (tra loro anche due maceratesi) contro il titolo dell'evento organizzato dall'università di Teramo: "Fa tornare in mente le intercettazioni che seguirono il terremoto dell'Aquila, in cui alcuni imprenditori sorridevano alla notizia per i benefici che avrebbero tratto dalla costruzione"

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La locandina del convegno

 

“Boicottate quel convegno” è l’appello del Comitato vittime di Rigopiano, dopo che l’università di Teramo ha pubblicato la locandina dell’evento di domani che con il titolo “Dalla grande calamità una valanga di opportunità” fa esplicito riferimento alla tragedia del 18 gennaio scorso dove hanno perso la vita 29 persone. Tra le vittime c’erano anche Marco Tanda, 25enne pilota di Ryanair di Castelraimondo ed Emanuele Bonifazi, 31enne di Pioraco, dipendente dell’hotel. Un titolo, dice il comitato in una nota, che “fa tornare in mente le intercettazioni che seguirono il terremoto dell’Aquila, in cui alcuni imprenditori sorridevano alla notizia del terremoto per i benefici che avrebbero tratto dalla costruzione”. Il convegno ha anche il patrocinio della Regione Abruzzo e della fondazione Gran Sasso. “Ci chiediamo – dice il comitato – come sia possibile che un’università dia un titolo di così cattivo gusto ad un convegno, denigrando totalmente il dolore di chi sotto una valanga ha perso tutto.

 

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I soccorsi all’hotel Rigopiano. Nelle foto da sinistra Marco Tanda ed Emanuele Bonifazi

Quale valanga di opportunità possono nascere da un disastro costruito (non una semplice calamità) come quello di Rigopiano? Forse le opportunità che lo Stato avrebbe dovuto offrire ai figli che sono rimasti orfani dei genitori e ai genitori che sono rimasti orfani dei figli? Perché solo adesso tutto questo interesse a parlare di valanghe, perché solo adesso che ci troviamo qui a piangere 29 persone tutti parlano di un problema che in Abruzzo è sempre esistito ma nessuno si è mai preoccupato di affrontare? Non servono convegni in cui chi aveva la possibilità di evitare tutto questo può intervenire riempiendosi la bocca di belle parole per lavarsi la coscienza, disinteressandosi completamente di chi sta soffrendo. Tutto ciò rafforza la nostra convinzione di vivere in uno stato assente e corrotto. Noi faremo comunque il possibile – conclude la nota – per fare in modo di boicottare questo convegno”.



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