di Federica Nardi
Aperture e chiusure estive negli ospedali della provincia. L’Area vasta 3 fa chiarezza sui servizi che resteranno attivi e su quali invece subiranno uno stop per permettere al personale sanitario di andare in ferie. In particolare a chiudere per il mese di agosto saranno le sale operatorie. Una chiusura che avviene ogni anno, anche se quest’anno il mantenimento degli altri servizi pesa di più sulle spalle di medici, infermieri e operatori sanitari a causa della carenza di personale che ha reso più complessa l’organizzazione del piano ferie. Verranno comunque mantenute tutte le operazioni urgenti e quelle su tumori da operare entro 30 giorni (i cosiddetti interventi chirurgici di classe prioritaria “A” oncologica). Non subirà variazioni l’area dell’urgenza-emergenza. Tranne, per il momento, l’area intensiva di Pneumologia che è stata chiusa da inizio luglio fino a nuovo ordine. I pazienti verranno dirottati verso Rianimazione mentre il personale infermieristico è stato distribuito in altri reparti. Nessuna modifica per le aree che riguardano la fascia più anziana della popolazione, come quella medica, internista e geriatrica, dato che d’estate aumenta il rischio di scompensi per le persone più anziane. Per quanto riguarda invece le attività ambulatoriali, le vaccinazioni saranno concentrate per circa un mese nelle sedi di Camerino, San Severino, Macerata e Civitanova. Mentre le altre attività ambulatoriali non subiranno variazioni nella programmazione delle visite e degli appuntamenti.
OSPEDALI DI COMUNITA’ – A Tolentino, dal primo luglio, è chiusa definitivamente la week-surgery, mentre la struttura di Recanati mantiene le attività di chirurgia ambulatoriale (piccoli interventi come cataratta o cisti) per il mese di luglio, mentre chiude ad agosto come previsto per le altre attività chirurgiche non urgenti. Dal primo luglio scattano anche le modifiche previste dai provvedimenti regionali che hanno trasformato i nosocomi di Matelica, Tolentino e Recanati in ospedali di comunità (mentre Treia già aveva avviato da tempo il percorso di trasformazione). In queste strutture sono stati quindi attivati i posti letto di cure intermedie, cioè che prevedono un breve periodo di ricovero, a cui si potrà accedere anche su richiesta dei medici di medicina generale. Sempre negli ospedali di comunità della provincia i posti letto di lungodegenza saranno mantenuti fino al 31 dicembre, così come le altre attività residenziali. Sull’ulteriore chiusura di servizi la direzione di Area vasta 3 rassicura che «riduzioni saranno previste solo al sopraggiungere di eventi eccezionali, oggi non prevedibili». Sul fronte delle cure domiciliari nessuna modifica alla programmazione.
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