di Marco Ribechi
(foto di Lucrezia Benfatto)
E’ un’edizione di Musicultura celebrata trionfalmente quella appena conclusa nell’arena Sferisterio di Macerata, che ha visto come vincitore assoluto il giovanissimo Gianfrancesco Cataldo, di soli 19 anni, con il pezzo “Marta” (leggi l’articolo). Ventimila euro sono un bel gruzzoletto per un ragazzo ad inizio carriera che ancora deve uscire dalle scuole superiori e che li vuole destinare al suo primo disco. Proprio in questi giorni il “campioncino” sta affrontando l’esame di stato del liceo musicale nella sua città Benevento, dove dovrà tornare domani (lunedì) per sostenere la fatidica terza prova. Ma il carro dei vincitori, quest’anno come non mai, vede tanti protagonisti che, ognuno nel suo ruolo, hanno contribuito a rendere sempre più grande il festival raggiungendo un livello qualitativo più grande di anno in anno.
«Musicultura è al top» esclama un Fabrizio Frizzi sempre più padrone di casa, autodefinitosi “il Pippo Baudo di Macerata” considerando che questa per lui è l’ottava edizione. «Ho fatto un rapido calcolo – scherza il presentatore – tra tutte le serate che ho presentato ho passato ben 96 ore sul palco dello Sferisterio. Quale altro artista può vantare un record simile?». Frizzi, anche lui euforico per il successo di quest’anno, passa ad elencare i momenti più toccanti degli ultimi giorni: «La Nannini che si commuove per il premio alla carriera, il duetto da pelle d’oca di Chiara Dello Iacovo con Cristicchi, le canzoni dei giovani tutte molto emozionanti. Il pezzo presentato da Mimosa mi ha fatto piangere le prime volte che l’ho ascoltato. Tutto è stato perfetto. Ringrazio anche Giove Pluvio perchè è stato clemente, doveva piovere ma non ha voluto guastare la festa, grazie Giove».
Il vincitore, così giovane ma di così grande personalità, racconta come è nata l’idea della canzone: «E’ l’unico pezzo di cui ho segnato la data mentre lo componevo – spiega Cataldo – Il 4 dicembre 2014. In quei giorni sentivo sempre alla televisione di episodi di violenza alle donne e ho pensato che sarebbe stato giusto raccontarlo in una canzone. Gli accordi sono semplici, ma come è successo per tante grandi canzoni ho cercato di metterci il cuore insieme ai miei amici che mi accompagnano in questa avventura. Sono stato scelto dal pubblico e sui social, significa che il messaggio è arrivato».
Ma la soddisfazione più grande è forse per Piero Cesanelli, patron della kermesse musicale: «Ringrazio tutti per il successo. Ammetto che il livello quest’anno è stato molto alto, sia per la qualità dei pezzi sia per la partecipazione del pubblico che è sempre più legato al festival. In tanti anni d’esperienza si vede che qualcosa abbiamo imparato. Per gli indiani d’America non sei un uomo se non hai fatto un figlio, piantato un albero e scritto un libro, io ho fatto Musicultura».
Una nota anche da un’altra grande vincitrice, la città di Macerata, rappresentata dal sindaco Romano Carancini e dall’assessore alla cultura Stefania Monteverde. «E’ andata alla grande – dice il primo cittadino – Lo spettacolo è decollato fino alla fine, per tutte le serate, non era scontato. Una delle cose più importanti è l’alchimia che si crea con tutta la città. Gli spettatori sono protagonisti anche grazie alla Controra. E’ un festival dei maceratesi. In questo devo ringraziare anche Frizzi che ha perfettamente capito come siamo fatti e quali tasti toccare, ormai è maceratese anche lui». «E’ una settimana magica – conclude Monteverde – ogni anno gli artisti se ne vanno piangendo, ormai lo so. L’esperienza che vivono qui è unica. Per fortuna quest’anno avremo anche il concerto del giorno dopo, per allentare la tensione dei saluti (stasera alle 18,45 in piazza Cesare Battisti ndr). E’ proprio questo filo rosso sentimentale che rende il festival autentico e partecipato». L’ultima immagine, quella che chiude la serata, è la gioia dei famigliari del vincitore, che lo hanno accompagnato e sostenuto per vivere infine questo momento magico. La bellezza di Musicultura è anche questa, tante storie, speranze, progetti che si intrecciano nel cuore di Macerata, tra le mura dello Sferisterio, un luogo speciale che è stato in grado di realizzare già i sogni di molti.
Musicultura si chiude oggi con l’ultima giornata della Controra. Il programma prevede nel cortile del palazzo Municipale Ninetto Davoli “A tu per tu” con Michela Pallonari alle 18. Alle 18,30 Simone Cristicchi “10 anni da cantattore” a palazzo Conventati e sempre alle 18,30 Diego Carè con “Pagni e ricordi” a palazzo Ciccolini. Ultimo evento il concerto del vincitore assoluto e del premio della critica in piazza Battisti alle 18,45.
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