Alla vigilia della conferenza dei servizi di domani (mercoledì) ad Ancona, che torna ad affrontare il tema delle autorizzazione alle centrali biogas in regione, il comitato Tutela e Conservazione del territorio di Corridonia invia una diffida alle Regione: “La conferenza non si deve tenere perchè illegittima. Non si capisce come la Regione, possa aver indetto una conferenza dei servizi su una richiesta così assurda, avanzata ancora una volta, dai soliti pseudo imprenditori biogasisti”.
I cittadini del comitato ripercorrono le tappe della vicenda che ha portato al processo Green Profit: “Alla quinta udienza i pubblici ministeri hanno depositato le loro memorie sulle indagini svolte, che vedono coinvolto anche il proponente della centrale a biogas di Corridonia. I giudici, a seguito delle richieste degli accusati, hanno posticipato la decisione per il rinvio a giudizio al prossimo 15 giugno. Nel frattempo il TarMarche si è pronunciato sul ricorso del comune di Corridonia ed ha inviato la decisione sulla legittimità della Via postuma (cioè ad impianto ultimato e funzionante) per la centrale a biogas di Corridonia alla Corte di Giustizia Europea”. Il comitato ricorda l’annullamento dell’autorizzazione per mancata Via: “Ora la Vbio1 vorrebbe sanare l’abuso grazie alle valutazioni sbagliate della Provincia di Macerata. L’inghippo di sicuro c’è, visto che per impianti uguali, la Provincia di Ancona non si è espressa a favore di tale procedura postuma.”
“Gli imprenditori del biogas speculativo – continua la nota del comitato – tornano alla carica, in Regione, puntando ad ottenere una nuova autorizzazionecon effetto retroattivo per gli impianti già realizzati. Questo vale per gli impianti di Corridonia e di Loro Piceno (leggi), i quali garantirebbero ai prenditori i sostanziosi incentivi del 2012, 6713 euro giornalieri per 15 anni ogni centrale. L’ennesimo tentativo confusionario di far rivivere questi eco-mostri, da parte degli uffici della Regione. L’assessore all’Ambiente Sciapichetti, conosce perfettamente l’iter autorizzativo delle due centrali (Corridonia e Loro Piceno), che ha generato una pioggia di ricorsi clamorosamente persi dalla Regione al Tar, al Consiglio di Stato e persino alla Corte Costituzionale. Dimentica forse di aver fatto parte anche della commissione regionale d’inchiesta istituita proprio per tentare di far luce sulle responsabilità politiche legate alla vicenda?”
Oltre al processo penale in cui sono coinvolti i dirigenti delle due centrali, il comitato ricorda che la centrale di Sarrocciano è sotto sequestro della procura di Macerata per lo sforamento di ben nove volte i limiti di legge consentiti per le emissioni di Cot (carbonio organico totale): “Ci dispiace per l’assessore Schiapichetti ma come cittadini siamo sempre più stufi di vedere calpestati i nostri diritti, la legalità e la tutela dell’ambiente ad opera di certi “prenditori” di soldi pubblici che cercano di bloccare, tramite infiniti ricorsi, decisioni sancite dai tribunali, e di delegittimare le istituzioni. Prenditori che, imprudentemente, non aspettano gli esiti dei processi a loro carico e forzano la mano nella cosa pubblica, nel tentativo di dimostrare tutto il loro potere”.
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