Il consigliere regionale Sandro Bisonni abbandona il Movimento 5 Stelle. Ha ricevuto una mail dallo staff di Beppe Grillo che lo informa dell’attivazione di un procedimento di espulsione e ha deciso di non ricorrere per far valere le sue ragioni ma di lasciare il movimento pentastellato. E’ lo stesso Bisonni. che rimane comunque consigliere regionale, a dichiararlo:« L’avvio di tale procedura disciplinare è a me incomprensibile – dice l’ingegnere tolentinate – Mi sembra che il Movimento 5 stelle, da quando Beppe Grillo si è fatto da parte, abbia smarrito i suoi principi fondanti nonché quelli di garanzia e per tali motivi non mi riconosco più in esso. Ho deciso – conclude Bisonni – di non avvalermi del mio diritto di ricorrere ma di abbandonare il Movimento 5 Stelle. Ringrazio tutti coloro che mi hanno votato e sostenuto con calore in questi mesi di opposizione al governo regionale, assicurandoli sin da subito che continuerò la mia azione in consiglio regionale con uguale impegno e mosso dai medesimi ideali». Ad inizio novembre i gruppi del Movimento 5stelle di Tolentino, Civitanova, Fabriano, Matelica, Potenza Picena e Recanati avevano chiesto le dimissioni del consigliere regionale non riconoscendolo come proprio portavoce poichè “ritenuto del tutto estraneo ai principi di base del Movimento essendo venuto meno ad alcuni degli impegni etici sottoscritti di fronte agli attivisti al momento della candidatura” dissociandosi anche dall’operato dei consiglieri regionali (leggi l’articolo). Piergiorgio Fabbri, Peppino Giorgini, Romina Pergolesi e il capogruppo Gianni Maggi, si sono subito schierati a difesa del collega, sottolineando che Bisonni “non ha violato alcuna regola ne impegni sottoscritti” (leggi l’articolo).
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il movimento non ha smarrito nessun principio… sei tu che hai trovato la via per 15000 euro al mese…
Tolentino….
# Per Linardelli
Kostler e “Buio a Mezzogiorno” non li scomoderei per un paragone con le vicende dei “5 Stelle”. La tragedia criminale del comunismo di là, e di qua le scie chimiche e il futuro con il Ministero della Pace e la grande fabbrica universale di monopattini … Il “Piccolo Padre” Stalin contro l'”Interactive Leader”.
E’ come accostare un cavallo di razza, formidabile nelle sue caratteristiche di cattiveria e intrattabilità, temuto e anche ammirato, a un somaro che raglia sgraziatamente, zozzo e pieno di rogna, schifato dalla gente e preso a sassate dai monelli. O paragonare un grande criminale allo scemo del villaggio.
E Bisonni, nello specifico, sarebbe Rubasciov ….? Boh ….
ovvio Bonfranceschi. ciò che era tragedia qui è solo farsa ma nel libro di Koestler ci sono alcune pagine molto interessanti e che potrebbero essere motivo di riflessione, anche per i somari.
un esempio?
“Il Partito non può mai sbagliare – disse allora Robasciov. “Tu e io possiamo commettere degli errori, ma non il Partito. Il Partito, compagno, è più di te, di me e di mille altri come te e me. Il Partito è l’incarnazione dell’idea rivoluzionaria della Storia. La Storia non conosce né scrupoli né esitazioni. Scorre, inerte e infallibile, verso la meta. Ad ogni curva del suo corso lascia il fango e porta con sé i cadaveri degli affogati. La Storia sa dove va. Non commette errori. Colui che non ha una fede assoluta nella Storia non è nelle file del partito.”
“L’individuo non era nulla, il Partito era tutto; il ramo che si stacca dall’albero deve seccarsi, morire…”
Nel movimento cinque stelle sta scomparendo la prima persona singolare. Cordiali Saluti.
ti devi dimettere anche da consigliere… sennò sei come quelli del PD… quante bugie hai raccontato…. io sto ancora aspettando l’invito alle associazioni….
Forse qui servirebbe un riferimento letterario che al mezzogiorno associasse più che il buio i bucatini, forse più che il romanzo di Koestler gioverebbe alla riflessione un sonetto di Aldo Fabrizi.