Tagli ai servizi dell’entroterra,
Gentilucci: “Saltati il taxi sociale
e il trasporto per i piccoli atleti”

Il presidente dell'Ambito territoriale lamenta anche la riduzione del 56 per cento del Fondo indistinto che mette a rischio la realizzazione dell’Unità socio sanitaria e del Punto unico di accesso, previsti dalla normativa regionale
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AlessandroGentilucci

Alessandro Gentilucci, presidente dell’Ambito territoriale sociale di Camerino

di Sara Santacchi

Tagli della Regione alle zone montane: saltano servizi per gli anziani, per i piccoli sportivi, per gli asili nido e le famiglie in difficoltà dei 13 comuni dell’Ambito sociale di Camerino.

Ancora tagli per l’entroterra e a farne le spese, questa volta, sono i servizi sociali per i quali le risorse si riducono di oltre la metà. In particolare, con la pubblicazione dei decreti di riparto regionale delle disponibilità per il sociale, i cittadini dell’entroterra dovranno fare a meno dell’aiuto economico per le famiglie in difficoltà e di quello per gli asili nido. Una stangata, dunque, che peserà sulle spalle di grandi e piccoli e che verso la quale mostra la sua totale disapprovazione Alessandro Gentilucci, presidente dell’Ambito territoriale sociale: “L’Ambito di Camerino è quello che subisce maggiormente l’effetto dei criteri adottati – contesta Gentilucci – La Regione aveva annunciato una riduzione del 6,5 per cento, ma in realtà il territorio camerte subisce una diminuzione di oltre il 37 per cento nei trasferimenti del 2015 rispetto all’anno precedente”. Questo dopo che già nel settembre scorso i Comuni dell’Ambito avevano aumentato del 40 per cento la loro quota di finanziamento per mantenere il servizio assistenza scolastica ai minori disabili. Ad oggi i tagli graveranno anche su altri servizi, come spiega lo stesso Gentilucci: “Saranno interrotte le risorse destinate agli interventi per la povertà e l’inclusione lavorativa, gli interventi per la popolazione giovanile, per il carcere e l’inclusione degli ex detenuti, il recupero scolastico e sono ridotti a poco più di un terzo le risorse per l’aiuto economico alle famiglie in difficoltà e dimezzate quelle per gli asili nido”. Ad alzare la contestazione di Gentilucci è poi  il taglio del 56 per cento del Fondo indistinto che mette in seria difficoltà servizi essenziali per i cittadini e seriamente a rischio la realizzazione dell’attivazione dell’Unità socio sanitaria e del Punto unico di accesso, previsti dalla normativa regionale. “Ad appena dieci giorni dall’inizio del nuovo anno contiamo già i danni – spiega Gentilucci – Non sono, infatti, potuti ripartire due servizi importanti e fortemente richiesti come il “Taxi sociale per anziani soli”, che ha oltre 300 iscritti, utile ai meno giovani per recarsi a visite mediche o commissioni urgenti. Insieme a esso – continua il presidente dell’Ats – verrà meno anche il servizio di Trasporto piccoli atleti, per accompagnare 55 bambini dell’entroterra alla pratica delle attività sportive, prevalentemente al polo sportivo di Camerino”. Dunque, è stata fissata per la prossima settimana una riunione dell’Unione Montana, capofila dell’Ambito, per valutare le misure da prendere per consentire la ripartenza di servizi minimi essenziali. “Per questo – conclude Gentilucci – ritengo però necessario un rapido cambio di rotta nelle decisioni regionali per il 2016 per rispondere ai bisogni sociali anche alla popolazione dell’area montana”.



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