di Leonardo Giorgi e Federica Nardi
Si era sentita male e, dopo aver preso un medicinale, era andata a coricarsi ma non si è più svegliata. E’ la ricostruzione, fatta da un giovane maceratese che ospitava Chiara Scirpoli ed è stato testimone dell’accaduto, sugli ultimi minuti della ragazza 23enne, che è morta a Siviglia dove si era trasferita dai primi di dicembre per cercare un lavoro nella ristorazione. Chiara si è spenta, in base alle frammentarie notizie che arrivano dalla Spagna, nel corso della notte tra sabato e domenica. I genitori di Chiara hanno appreso la notizia della morte della ragazza ieri intorno a mezzogiorno. La madre di Chiara, Raffaella Ciuffreda, collaboratrice scolastica nell’istituto Mestica di Macerata, è stata avvisata con una telefonata mentre stava lavorando. Dopo una serie di telefonate sono riusciti a rintracciare il console italiano a Siviglia che si è attivato per aiutare la famiglia a ricostruire l’accaduto. Tanto il dolore ma anche la rabbia dei familiari che sono venuti a sapere di quello che era accaduto alla 23enne solamente dopo due giorni. E soltanto grazie all’amico di Chiara che la stava ospitando e che ha contattato la madre i genitori della giovane hanno potuto sapere cosa era successo alla figlia. Una ragazza che di sé, almeno su Facebook, aveva lasciato queste ultime parole: «E si va… speriamo bene».
Perché in Spagna, a Siviglia, Chiara aveva degli amici e aveva deciso di trasferirsi lì per cercare lavoro. Ad ospitarla un giovane maceratese. Che ai genitori ha spiegato che la notte tra sabato e domenica la giovane non si era sentita bene. «Ha preso un medicinale ed è andata a coricarsi. Gli ha detto, se la mattina non si fosse ripresa, di portarla in ospedale – dice Francesco Polino, uno degli zii di Chiara –. Ma la mattina dopo ha scoperto che era morta. Questo è quanto ci ha raccontato l’amico di mia nipote». A quel punto ha chiamato i soccorsi e il corpo della ragazza è stato portato via, gli avevano detto che la famiglia sarebbe stata informata. Altro all’amico di Chiara non è stato detto e la famiglia non era stata informata. «Non riusciamo a spiegarci perché le autorità spagnole non ci abbiano informato» dice Polino. I genitori di Chiara, Raffaella Ciuffreda e Francesco Scirpoli, insieme ad alcuni zii di Chiara questa mattina sono atterrati in Spagna dove sono stati accolti da un funzionario del consolato. La sorella di Chiara, Valentina, che si trova a Bologna, dove vive, questa sera ha detto: «La causa della morte è ancora ignota». Al momento una data per il rientro in Italia e il funerale ancora non c’è. Forse domani il corpo sarà restituito ai familiari. Le autorità spagnole dopo il rinvenimento del corpo hanno svolto l’autopsia. Le cause della morte e quel malore di cui parla l’amico di Chiara rimangono nebulose.
Il dolore per l’improvvisa scomparsa della 23enne si è diffuso anche nei social network. Nelle ultime ore la pagina Facebook di Chiara è stata inondata da messaggi di affetto e ricordi degli amici. «Ciao piccola – scrive – fai splendere i tuoi occhi blu da lassù». «Che il cielo – recita la struggente dedica di Raffaella – prenda l’azzurro dei tuoi occhi. Che il sole splenda del tuo sorriso. Che il mondo tremi per l’aver perso il suono del tuo cuore. Ora riposa in pace piccola Chiara, guardaci da lassù». Gli occhi della ragazza sono presenti in tanti altri post pubblicati oggi sulla sua bacheca. «I tuoi occhi, il tuo sorriso e la tua allegria – commenta Ivan – per sempre nei miei ricordi». «Sei partita per inseguire un sogno – scrive Costanza – e ora sei nel tuo ultimo viaggio senza biglietto di ritorno. Ciao cucciola, non potrò scordarti mai». L’amico Luca sfrutta lo spazio sul social network per un messaggio molto profondo e sentito: «Nell’inferno maceratese – si legge in uno stralcio del post – eri sicuramente una di quelle ragazze che desiderava e meritava una vita migliore, avevi quel modo tutto tuo di vedere le cose». Sharon infine ricorda l’adolescenza passata assieme a Chiara, conosciuta tra i banchi di scuola. «Quante risate ci siamo fatte insieme, ore e ore a chiacchierare sul letto di mille cose – scrive l’amica –. Te la ricordi la danza della pioggia? O quando stavamo ad ascoltare i Prodigy di nascosto? Da una parte sono arrabbiata con te, speravo di poter ballare di nuovo insieme e invece ora danzerai con le stelle». Nicolò Santori Compagnoni Marefoschi, un amico di Chiara, la ricorda con parole piene di tristezza e affetto: «Ci conoscevamo da dieci anni, ti ho sempre voluto un bene immenso – scrive Nicolò -. Ora che non ci sei più rimane solo un grande vuoto incolmabile. Rimarranno sempre impressi i tuoi sorrisi, lo sguardo penetrante e la tua immensa dolcezza».
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Mi spiace una ragazza giovane piena di vita!!! Le mie sentite condoglianze alla famiglia.
Una morte così precoce lascia costernati non solo i familiari. Sono loro vicina e mi unisco alle espressioni di cordoglio loro indirizzate.
Inorridito nella più profonda Costernazione… non ho parole….! Carissimi Francesco, Raffaela e Valentina….. un abbraccio……!!!!!!!!!!!