Giovane maceratese sopravvissuta
alla strage del Bataclan

“Stavano sparando, si è stesa a terra”

TERRORE A PARIGI - Paola Giustozzi, 29 anni, di Treia, era col fidanzato nella sala concerti dove i terroristi hanno preso un centinaio di ostaggi e ucciso 89 persone. Il padre Enzo: "Un'ora dopo ci ha chiamato per dirci che stava bene. Nemmeno lei sa come è riuscita a salvarsi"

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Paola Giustozzi

Paola Giustozzi

 

di Federica Nardi

“Quando hanno capito che gli stavano sparando addosso Paola e il suo ragazzo si sono gettati a terra e non si sono più mossi. Mia figlia sentiva gli spari, ma non ha mai alzato la testa per guardare, il terrore era troppo”. Enzo Giustozzi racconta a Cronache Maceratesi quell’ora interminabile tra la notizia degli attentati di Parigi e la telefonata della figlia Paola, 29enne di Passo di Treia, che nella notte di venerdì è rimasta intrappolata per più di un’ora nell’inferno del Bataclan. E’ stata per un’ora ostaggio dei terroristi. “Era da poco passata la mezzanotte quando ci ha telefonato per dirci che stava bene. Appena abbiamo saputo dell’attentato a Parigi abbiamo provato a chiamarla, ma non rispondeva”, spiega Enzo Giustozzi che vive a Treia.

 paola giustozziSono le undici di sera quando il concerto degli Eagles of Death Metal si trasforma in un incubo per le più di mille persone presenti.Tra di loro la treiese Paola Giustozzi, che oggi lavora per un’azienda a Berlino dopo essersi laureata all’Università di Macerata. Era in visita dal fidanzato a Parigi. “Nemmeno lei sa come è riuscita a salvarsi – aggiunge il padre, contattato da CM – Sa solo che a un certo punto la polizia francese li ha fatti uscire con le mani alzate, e ha radunato i superstiti in un ristorante lì vicino. Sono rimasti dentro il ristorante per un’altra ora, la polizia li ha trattenuti per controllare i feriti e tranquillizzarli, in attesa che le strade fossero sicure”.

Sono 89 le persone che hanno perso la vita nel teatro Bataclan di Parigi, una delle sale da concerto più frequentate dai giovani parigini. Oltre cento gli ostaggi. L’opera spietata di due o tre terroristi che, a volto scoperto e con gelida calma, stavano uccidendo uno a uno gli ostaggi che non erano riusciti a fuggire all’inizio della sparatoria. A interrompere la carneficina il blitz della polizia francese, che ha ucciso i terroristi, mettendo in salvo i superstiti.

 



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