Il sindaco Tommaso Corvatta con Zhang Zhaoyong rappresentante legale della Eco Mercatone srl dopo il taglio del nastro
Il sindaco Tommaso Corvatta con il presidente dell’associazione Italia Cina Cultura e Impresa Sun Guang
di Marco Ribechi
(foto Federico De Marco)
Taglio del nastro all’Eco Mercatone di Civitanova. Il megastore cinese apre ufficialmente oggi ed è già preso d’assalto sin dai primi minuti. Lo spazio dell’ex Iper, all’interno del Civita Center, torna a vivere grazie alla volontà di imprenditori asiatici dopo un lungo periodo di abbandono, spesso al centro di forti polemiche (leggi l’articolo). All’inaugurazione presente l’amministrazione comunale rappresentata dal sindaco Tommaso Corvatta e dal vice sindaco Giulio Silenzi. «Questo è un giorno fausto per Civitanova – commenta il primo cittadino – All’apertura del Cuore Adriatico dissi che se fossi stato sindaco prima non l’avrei mai fatto fare perché avrebbe gettato nel degrado il Civita Center. Così è stato ma per fortuna oggi usciamo dal periodo di abbandono che finora ha caratterizzato questo complesso. E’ un’altra parte di Civitanova che si riattiva e ritorna alla sua funzione originaria».
A tagliare il nastro, circondati da cinque ragazze cinesi vestite di rosso, colore ben augurale nella cultura cinese, lo stesso sindaco con Zhang Zhaoyong rappresentante legale della Eco Mercatone srl di Cesena e Sun Guang dell’associazione Italia Cina Cultura e Impresa. «Grazie a tutti» si è limitato a dire sorridente Zhang Zhaoyong, quasi a simboleggiare la pragmaticità dell’operazione commerciale. Dopo che una voce femminile ha invitato tutti ad entrare ricordando che “Eco sta per economico” centinaia di persone hanno preso d’assalto la struttura fondata sul concetto del risparmio. All’interno veramente di tutto, dagli accessori per auto, ai prodotti per la casa, dall’abbigliamento agli addobbi natalizi. Occupati anche i 200 metri quadri dedicati al settore alimentare, fornito già di panettoni. All’ingresso un buffet italiano per tutti i presenti a base di panini farciti alla porchetta e alla mortadella, insaccati tipicamente made in Italy.
CONFCOMMERCIO – Freddo il commento di Edoardo Giordano, rappresentante civitanovese della Confcommercio: «E’ una situazione di cui abbiamo semplicemente preso atto. E’ una buona notizia per la pulizia dell’area e per lo sbarramento alla delinquenza. Premesso che non servivano nuovi insediamenti di grandi dimensioni pensiamo che la sua attività resterà limitata. Non sarà dannosa per gli altri negozi in quanto i prodotti hanno uno standard di qualità che certamente non è competitivo. Non porterà neanche ricchezza visto che i dipendenti provengono da Cesena, quindi non arricchirà nessuna famiglia locale. C’è da constatare che l’imprenditoria italiana non sarebbe stata in grado di sostenere quell’investimento poiché a differenza di questa cinese si basa sui calcoli ben precisi e il comprensorio è già saturo». Negativo anche sulla possibilità che riaprano gli altri negozi all’interno del Civita Center: «Per quella che è la mia esperienza è difficile che attività italiane convivano di fianco al megastore cinese. Forse si potrebbe pensare a un locale notturno al secondo piano ma le attività della galleria commerciale o le prendono i cinesi o resteranno chiuse. Vedremo tra qualche mese, sarei felice di essere smentito».
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Un bel quadretto!!!!
Il bello è che quel posto già viveva ….
Mah la faccia de lo cinese non mi sembra felicissima. Forse ha saputo che quei due portano sfiga?
Usciamo?!
Avevano detto che avrebbero avuto un personale multietnico….voglio proprio vedere a quanti italiani daranno da lavorare…..
Complimenti che bello!!!! Un altro posto pieno di immondizia e schifo
e che copiano!
Sarebbe paradossale che questo facesse affondare il cuore adriatico così dopo anche questo cadrà nelle loro mani. E via libera al reciclaggio di denaro. Diamo tempo al tempo. Come scrissi già voglio proprio andare a vedere quanti Italiani ci lavoreranno.
Vediamo come andrà la gestione a mandorla della struttura…di sicuro c’è che la stessa era in uno stato di degrado….
La domanda da farsi è sempre la stessa: che c… serviva costruire un’altra (bruttissima x altro..) struttura a 500mt con la conseguenza di fare morire quella esistente?!
L’ amministrazione che ha dato il via libera a tutto ciò nn ha gli occhi a mandorla…., ma a forma di pesce..
Sono stato oggi li. Deludente, triste, freddo, robaccia!
che schifo!
Fa piacere la soddisfazione del sindaco, quello che stravede per i cinesi, che sta svendendo Civitanova ai cinesi….Ogni loro richiesta viene soddisfatta….Ho visto il depliant di presentazione…Un paio di scarpe 8 euro e 90 centesimi!!!! Saranno sicuramente di vera pelle….Ma se appena ti avvicini ai loro negozi la puzza di gomma ti chiude il naso!!!!…Che bel servizio che hanno fatto a Civitanova…Ma non era meglio raderla al suolo quella cattedrale nel deserto??? Che pena!!! Ma un po’ di dignità, mai???
Tristezza
Le due svampite prezzemoline, sorridenti, mentre scendono dalle scale oltre che scendere nei favori dei loro tanto amati civitanovesi. Per il muro di Berlino c’è voluto un Papa, ma per questi che ci vorrà?
Complimenti: sempre peggio
Oramai a citano e una popolazione di cinesi….I civitanova si rimasti pokl. ..ke skifo. …
Cari assessori, visto che vi scomodate pure e vi fate belli, Fateglie paga pure le tasse oltre che vendere prodotti regolari!!!
a piediripa e corridonia il personale e’ quasi tutto non cinese.Per il riciclaggio non serve guardare alla cina basta farsi due parsi verso i vari centri commerciali della zona…tutti italiani e poi meglio i cinesi che si danno da fare non creano problemi invece che altri soggetti di altre etnie nullafacenti e che fanno solo casini.
Sono sconcertato. Leggere i vari commenti mi danno l’esatta cognizione dell’affetto cittadino per questa amministrazione leggiadra e ridente. Ieri, senza volerlo, mi trovavo in bar, e mi è capitato di sentire questa simpatica frasetta diretta a Palazzo Sforza. La riporto così come l’ho sentita: ” Non cé sta gnente da fa. Pé caccià a cossora a cé vole le sette Piaghe d’Egitto”:
Ci saranno anche i ricongiungimenti familiari?
Solita foto di rito come con Patitucci, Mattucci.
E’ di buon auspicio, altro bel regalo ai civitanovesi e di notte le auto continuano a bruciare. Cogitate, cogitate!!
Visto che erano presenti anche le forze dell’ordine, si è provveduto al controllo (magari anche in modo discreto) della rispondenza dei beni in vendita alle norme europee, della conformità del marchio “C E”, e del rispetto delle norme sulla sicurezza dei beni ceduti??? Oppure dovremo aspettare che passino dei mesi prima che leggiamo su queste stesse pagine che sono stati effettuati sequestri per centinaia di migliaia di articoli riscontrati irregolari come avvenuto nei mesi scorsi in altre strutture di Civitanova Marche dislocate a poche centinaia di metri di distanza, mentre per il momento ci si è limitati solo ai sorrisi ed alle pacche sulle spalle di circostanza???
Voi pensate ancora che siano solo i cinesi a vendere roba senza il marchio CE,allora provate a fare un giro nelle concessionarie Volkswagen/Audi/Porsche,poi mi direte.Nel commercio oramai di sano ci sono solo le truffe.
Poloni concordo pienamente con lei….e’ cosa fresca fresca addirittura la denuncia verso grandi produttori di oli come Sasso per merce contraffatta…e poi pensiamo ai cinesi…
Molto eloquente lo sguardo di Corvatta nella foto di apertura…
Attenzione controllate i prezzi di prodotti uguali poi vedrete che sono piu alti dei negozi normali. Pertanto cerchiamo di non farci infinocchiare