Valentino penalizzato, Franco Uncini:
“Ha fatto una scorrettezza,
ma il calcio non c’entra”

MOTO GP - Il giudice recanatese, campione mondiale di motociclismo, rivela a Cronache Maceratesi le motivazioni della decisione che ha portato a togliere tre punti alla patente Fim del centauro di Tavullia costretto così a partire ultimo a Valencia dove rischia di perdere il mondiale. "Lo ha portato fuori pista. Una scelta sofferta perché conosco bene Rossi, è marchigiano come me e lo stimo. Però devo essere imparziale"

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Franco Uncini (ultimo a destra) con gli altri due membri della direzione gara, Mike Webbe Javier Alonso, che hanno deciso sulla penalizzazione di Valentino

Franco Uncini (ultimo a destra) con gli altri due membri della direzione gara, Mike Webbe (al centro) e Javier Alonso, che hanno deciso sulla penalizzazione di Valentino

 

Franco Uncini 7

Franco Uncini

 

di Marina Verdenelli

«Valentino ha portato fuori pista Marquez. Per questo è stata decisa la penalizzazione, il calcio non c’entra nulla. Quello non lo abbiamo considerato». Parla così il recanatese Franco Uncini, campione mondiale di motociclismo e membro della direzione gara che domenica a Sepang, in Malesia, ha deciso insieme ad altri due giudici di togliere tre punti dalla patente Fim al centauro di Tavullia che ora rischia di perdere il mondiale (leggi l’articolo). Uncini, che è nella direzione gara dal 1999, insieme a Mike Webb e Javier Alonso (anche loro nella direzione gara che ha penalizzato Rossi), è l’uomo più odiato e criticato al mondo in queste ore dai fan del Dottore che non hanno risparmiato insulti ai tre dopo il giudizio sul corpo a corpo di Vale con lo spagnolo Marquez. «Lo so, lo so – commenta Uncini dalla casa di Recanati dove è arrivato in nottata di ritorno dall’Asia – sono tempestato di telefonate. In Italia ci criticano perché siamo stati troppo duri, in Spagna ci accusano di essere stati troppo leggeri su Valentino. E’ stato doloroso prendere questa decisione. Da ex pilota fa male ogni volta che devo pronunciarmi perché so quello che si prova. E’ una sofferenza e lo è stato ancora di più con Valentino perché è marchigiano come me, lo conosco bene, lo stimo come persona, ma come giudice devo essere imparziale. I giudici non possono chiudere gli occhi perché dobbiamo tutelare tutti i piloti. Lui ha fatto una scorrettezza. La vera accusa non è il calcio, perché lì qualche dubbio può esserci, potrebbe essere stato un calcio o semplicemente il contatto di Marquez che ha fatto uscire dal pedale il piede di Rossi. Abbiamo valutato il comportamento di Valentino in gara, c’è stata la volontà di portarlo fuori strada, c’è uno sguardo voluto contro Marc, insistente».

Valentino Rossi

Valentino Rossi

Uncini continua e spiega che i giudici della direzione gara hanno a disposizione molte più inquadrature rispetto a quelle che vanno in onda perché ci sono diversi monitor a circuito chiuso e visionandoli tutti è stata presa la decisione. «In direzione gara è arrivata all’unanimità la scelta, dopo un lungo confronto. Per questo non ci siamo pronunciati subito sul provvedimento. Il ritardo è stata una delle maggiori accuse che ci hanno fatto ma vorrei spiegare perché abbiamo deciso dopo la gara». Uncini chiarisce che quando durante la corsa si verifica un incidente, due dei tre giudici seguono quello mentre il terzo continua a seguire la gara. «E’ il regolamento che lo prevede – continua il giudice recanatese – quindi proprio perché tutti dovevamo vedere le immagini bene, ci sono più di dieci inquadrature diverse in proposito, si è deciso di guardare i video a gara finita, tutti insieme e di parlare con entrambi i piloti». Cosa abbiano dichiarato Valentino e Marquez non può essere reso noto da Uncini che risponde solo con un «No comment, quello resta nelle segrete stanze». «Valentino era più nervoso rispetto a Marquez – aggiunge Uncini – ma entrambi si sono comportati da professionisti davanti a noi». A chi ha accusato i giudici di non aver penalizzato Marquez per la sua condotta in pista nei confronti di Valentino e ritenuta altrettanto scorretta Uncini risponde: «Quella di Marc non è stata una condotta fuori dalle norme per questo non è stato penalizzato. I suoi sono stati per lo più sorpassi e avvicinamenti a Rossi che rendono bella e vivace la moto Gp. Da pilota posso dire che Valentino ha beccato l’invito di Marquez alla lotta ma lo spagnolo non ha sacrificato la gara. Se aveva pazienza Rossi e non attaccava, Marquez sarebbe poi proseguito per la sua strada. Non né andata così». Ora c’è attesa per la gara di Valencia, l’ 8 novembre, dove la direzione gara sarà la stessa. «Assisteremo ad una bella competizione – aggiunge Uncini – nessuno dei due piloti credo metterà a rischio la propria vita, sanno che se si esagera ci si fa male». Alla domanda su chi vincerà il mondiale il giudice recanatese risponde: «Valentino parte ultimo ma è in grado di superare subito i primi dieci piloti anche se il circuito di Valencia rende i sorpassi più difficili. Ha ottime possibilità ma dipende da come farà la gara Lorenzo».



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