di Marco Cencioni
Il consigliere regionale M5S Sandro Bisonni porta l’incendio al Cosmari all’attenzione dell’assemblea legislativa delle Marche. Il tolentinate interrogherà il presidente Luca Ceriscioli e l’assessore maceratese Angelo Sciapichetti in merito ad autorizzazioni, sistemi di sicurezza e congruità degli interventi messi in atto nell’emergenza.
«Da cittadino preoccupato – spiega Bisonni – e componente dell’associazione Nuova Salvambiente onlus già nel 2013, in sede di osservazioni Sia (studio impatto ambientale), avevo lamentato e formalizzato alla Provincia, una carenza delle procedure di emergenza della Cosmari». Il consigliere evidenzia le ragioni che lo hanno spinto a proporre l’interrogazione: «Nella combustione di materiali contenenti cloro lo sviluppo di sostanze tossiche quali la diossina è un evento estremamente probabile, l’Aia (autorizzazione integrata ambientale) del Cosmari è in corso di rilascio e in alcuni comuni nella notte dell’incendio intorno alle 5,30, applicando il principio di precauzione, sono stati diramati comunicati fonici che invitavano la popolazione a chiudere le finestre, e in altri comuni ciò non è avvenuto e molto probabilmente, viste le temperature estive, molte persone avranno dormito con le finestre aperte per diverse ore prima di essere state avvisate».
Visti i presupposti, Bisonni chiede di sapere «nell’ambito delle competenze regionali in materia di protezione civile le cause accertate dell’innesco dell’incendio; se ci siano stati danni per la salute delle persone o per l’ambiente e se sì in quali proporzioni, se nel giorno dell’incendio il Cosmari abbia avuto o meno una procedura chiara e definita per la gestione delle emergenze (tra cui quella relativa agli incendi) e in caso affermativo se sia stata pienamente applicata evidenziandone eventuali carenze, se il reparto della Cosmari interessato all’incendio abbia avuto o meno l’autorizzazione all’esercizio dell’attività e se il reparto fosse effettivamente in funzione oppure no. Il consigliere prosegue poi con gli interrogativi: Erano presenti la notte dell’incendio adeguati presidi di sicurezza attivi e passivi interni al Cosmari, se sì hanno compiutamente funzionato? Il Cosmariè provvisto di CPI (certificato protezione incendi)? Quali sono i criteri tecnico-scientifici e l’efficacia delle misure precauzionali adottate nell’immediato (chiusura delle finestre, spegnimento dei condizionatori, lavaggio delle verdure, ecc)? Esiste o meno un piano integrato di protezione civile per popolazione residente e in caso affermativo se tale procedura sia stata compiutamente applicata evidenziandone eventuali carenze? Con quali tempistiche sono stati avvisati i cittadini tramite fonica? Sono state congrue?».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
La Cosmari deve avere tutte le autorizzazioni, e sono tante, obbligatorie per legge. Forse non sarà questo il caso, ma il Cosmari è un apparato pubblico, dove è la politica che ci mette sempre le zampacce. E quando c’è di mezzo la politica tutto e possibile, dal piccolo imbroglio alla grande truffa fino ai grandi favoritismi. La Mafia? Di quella a cui comunemente ci riferiamo, non abbiamo tutte queste prove di infiltrazioni. Ma per quanto riguarda l’uso della parola Mafia per definire atteggiamenti molto opachi nelle varie amministrazioni comunali che sono chi più chi meno partecipi della Cosmari, allora qualche dubbio lo possiamo anche avere.
Penso che Bisonni abbia colto nel segno a proposito dell’autorizzazione a svolgere l’attività nel reparto interessato dall’incendio. Comunque è un discorso che va seriamente approfondito.
Bisogna fare chiarezza ed in fretta ma considerato il giro di soldi dietro i rifiuti ed un aria non pulita,e non solo in senso letterale,che ammanta tutto il settore,ho l’impressione che tra poco ci troveremo di fronte ad un bel nulla di fatto.
Bravo Bisonni…
Negli altri partiti, invece, tutto tace….
Ok, ma non ci voleva il Bisonni di turno per fare capire che CERTAMENTE risposte chiare ed esaustive il COSMARI e gli altri soggetti interessati le DOVRANNO PER FORZA fornire…
A me sembra che ogni occasione è buona per il politico di turno per fare una bella figura e mettersi in mostra con la cittadinanza di riferimento…..
@ Stefano Florentino
Bisonni avrà certamente (come tutti noi del resto) cento e uno difetti.. Ma imputarlo di volersi mettere in mostra quando, da anni, è uno dei pochi che ha sempre seguito da molto vicino tutta la vicenda Cosmari, è falso
mi viene un dubbio: i dirigenti e i tecnici del cosmari, come sono stati scelti? per la loro preparazione ed esperienza oppure !!!!!!!!!!!!!!!!
Florentino…. Bisonni conosce anche le fondamenta di quell’azienda e non ha bisogno di mettersi in mostra in questo caso……la domanda che dovevi fare era: l’assessore all’ambiente regionale, esiste???’