L’immagine di mister Magi nei tre re magi che girano nel nuovo orologio di piazza della Libertà (fotomontaggio Cronache Maceratesi)
Mister Magi e Mariella Tardella durante la festa in piazza della Libertà per la promozione della Maceratese
di Andrea Busiello
Un condottiero magnifico. Giuseppe Magi, 44 anni, è stato uno dei protagonisti assoluti della promozione in Lega Pro della Maceratese. L’allenatore arrivato in estate dalla Vis Pesaro è diventato l’idolo della tifoseria e della città tanto che nella torre dell’orologio in piazza della Libertà i supporter biancorossi hanno ribattezzato l’uscita dei tre re magi come l’uscita del Re Magi. I tifosi biancorossi scherzosamente hanno anche ribattezzato piazza Giuseppe Magi l’attuale piazza Giuseppe Garibaldi. Con il suo 4-3-3 votato all’attacco il tecnico ha dimostrato tutto il suo valore, giocando un calcio sempre propositivo con palla a terra e non avendo mai paura di nessun avversario. Altra qualità che va attribuita al tecnico pesarese è quella di saper valorizzare al meglio i giovani a propria disposizione. La vittoria di questo campionato della Maceratese è passata anche per il rendimento eccezionale dei suoi under: Cordova, D’Alessio e De Grazia hanno dimostrato di avere qualità tecnico-fisiche di spessore e la società sa già che deve ripartire da questi ragazzi per il prossimo anno.
Trentatre partite senza mai perdere, unica squadra in Italia a riuscire in questa impresa dalla serie A alla serie D, sono un dato che non ammette repliche: stagione memorabile. Costruire un gruppo così compatto e coeso non è una cosa facile. Va dato atto al mister di aver messo in campo sempre i giocatori in condizioni migliori, senza mai farsi condizionare dal curriculum. L’emblema di ciò è la presenza praticamente costante in mediana, talvolta dall’inizio mentre in altre circostanze a partita in corso, di Lorenzo Perfetti: il motorino del centrocampo della Maceratese ha giocato tantissimo, dimostrando sempre tutto il proprio valore e il mister non si è mai fatto scrupolo di lasciare a riposo altri giocatori dal blasone maggiore.
Per vincere ci vogliono tutte le componenti tecniche e atletiche ma anche un pizzico di fortuna. Buona sorte che non è mancata alla Maceratese di questa stagione: i biancorossi sono riusciti ad avere quasi sempre l’intero organico a disposizione, non si sono registrati infortuni lunghi (ottimo il lavoro dei preparatori atletici) tanto da costringere la società a intervenire sul mercato o ragionare di utilizzare un altro modo di gioco. Fortuna e bravura si mescolano nella gestione dei portieri: affidare il numero uno a un giovane poco meno che ventenne è un rischio grande. Mister Magi se l’è preso sin dall’inizio della stagione e Fatone e Saitta hanno dimostranto che la scelta operata dal tecnico era saggia. Insomma, una stagione con la esse maiuscola condotta da un allenatore in gamba destinato a fare carriera tra i professionisti. Per ora a Macerata sperano che il primo anno tra i professionisti Magi lo possa fare alla Maceratese. Oggi è presto, magari già tra una settimana a questo quesito si potrà avere una risposta certa.
In basso la galleria fotografica di Andrea Del Brutto con le immagini del trionfo di ieri all’Helvia Recina:
[slideshow_deploy id=’652607′]
La galleria fotografica di Lucrezia Benfatto sui festeggiamenti in piazza della Libertà:
[slideshow_deploy id=’652332′]
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Nel suo futuro vedo un trionfo in Premier League a Londra, Arsenal o Chelsea, con l’orologio di Macerata collocato per l’occasione al posto del Big Ben su pressante richiesta della Royal Family.