di Marina Verdenelli
Senza stipendio da quattro mesi, scatta lo sciopero a oltranza alla Prefabbrica Dignani, l’azienda leader nella produzione di solai e manufatti di Montecassiano. I mancati pagamenti pesano sui lavoratori, in tutto 14 dipendenti, molti dei quali rischiano lo sfratto dalle proprie abitazioni per affitti non pagati e denunciano di non avere più liquidità per garantirsi un pasto. «La situazione è proprio questa – spiega Massimo De Luca, segretario provinciale della Fillea Cgil Macerata – purtroppo abbiamo cercato un accordo con l’azienda ma non è stato rispettato. Così da ieri (martedì 10 marzo, ndr) è scattato lo sciopero ad oltranza». La situazione dei lavoratori, è stata resa nota oggi dalla Cgil in un incontro al quale hanno partecipato i dipendenti addetti alla produzione (sette in tutto), i più colpiti stando al sindacato, dagli stipendi arretrati che ancora attendono vengano pagati. Un macedone di 26 anni, con la moglie in dolce attesa, ha preso la parola dicendo che se la situazione non verrà sbloccata la sua famiglia rischia di non mangiare. «A casa sono in otto – commenta De Luca – e la situazione è pesante. In azienda ci sono altre dure realtà. Come quella di tre fratelli, del Senegal, che lavorano tutti nello stesso comparto e che non stanno prendendo lo stipendio. Hanno famiglie con figli e non sanno come pagare l’affitto e le utenze. Lavorano nello stesso posto da quindici anni e rischiano lo sfratto». Gli addetti alla produzione sono per lo più stranieri e hanno una media di 35 anni. Stando al sindacato devono avere più di 5mila euro a testa delle mensilità non pagate. Nello specifico dicembre 2014, gennaio 2015, la tredicesima, il maturato di febbraio 2015 e il saldo di ottobre 2014. «Riconosciamo la difficoltà del momento – continua De Luca – ma l’azienda deve anche assumersi le sue responsabilità. Il lavoro agli operai viene comunque richiesto e la produzione c’è. Perché non vengono pagati? Da febbraio era partita anche la cassa integrazione ordinaria ma non ne possono usufruire perché sono stati richiamati a lavorare e in questo modo non possono contare nemmeno nello stipendio dell’Inps, da quanto ci risulta le commesse per la Dignani ci sono». I lavoratori, non tutti hanno aderito allo sciopero, incroceranno le braccia fino ad un accordo che il sindacato conta di fare con l’azienda. «Se non ci saranno spiragli – dice De Luca – percorreremo le vie legali. A novembre l’azienda si era impegnata a versare degli acconti di 500 euro ma lo ha fatto solo per il primo mese».
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Assurdo lavorare gratis!!!
magari anche l’azienda ha problemi a riscuotere purtroppo è così per molti… però i dipendenti devono essere sempre pagati anche prima dei fornitori
poi si dice male degli stranieri..cosa si può fare per aiutare questi ragazzi?
Non si possono vedere queste cose non si può proprio!!! È inutile chiedere aiuto alle istituzioni,solo le parrocchie, la caritas e la comunità di Sant’Egidio si danno da fare per i poveri dando loro da mangiare ed evitare loro lo sfratto pagando le loro utenze. Parrocchie e caritas delle marche diamoci di fare perché solo voi funzionate meglio delle istituzioni
SUPPONENDO CHE L’AZIENDA E’ SERIA E CHE SI TRATTA DI VERA CRISI, SE DEVE SCEGLIERE CHI PAGARE E PAGA PRIMA I DIPENDENTI POI I FORNITORI NON EVADONO PIU’ GLI ORDINI E I DIPENDENTI RIMANGONO SENZA LAVORO!! PAGATI SEMPRE PUNTUALI FINO ALL’ULTIMO MESE MA POI……SENZA LAVORO E LA PUNTUALITA’ NON TI DA DA MANGIARE!!! NON CREDO CHE ALL’IMPROVVISO L’AZIENDA HA SMESSO DI PAGARE GLI STIPENDI, ALTRIMENTI BISOGNEREBBE FARE UN CONTROLLO……
CON LA SITUAZIONE DI MERDA IN CUI CI HANNO PORTATO TUTTI QUESTI POLITICI LADRONI ANCHE I DIPENDENTI SONO COSTRETTI A PRENDERSI I RISCHI DELLE AZIENDE!! NON L’AVEVATE CAPITO??DOV’ERANO I SINDACATI QUANDO GIORNO PER GIORNO I POLITICI FACEVANO DI TUTTO PER ARRICCHIRE SE STESSI E I PROPRI AMICI MENTRE LE PICCOLE AZIENDE CHIUDEVANO(E CHIUDONO), I LAVORATORI PERDEVANO(E PERDONO) IL LAVORO, QUELLI RIMASTI A LAVORARE ORA DEVONO ACCONTENTARSI DI PRENDERE LO STIPENDIO QUANDO E’ POSSIBILE!
NONOSTANTE LA SITUAZIONE SIA PREOCCUPANTE MI MERAVIGLIO CHE OLTRE 5000 PERSONE SONO ANDATE ALLE PRIMARIE DI UNO DEI PARTITI CHE HA CREATO TUTTO CIO’!!!
se un azienda non riesce a fare utile ,non può andare avanti. Le colpe maggiori vanno a chi gestisce l azienda , ma chiunque faccia parte dell. Azienda ha delle responsabilità. È difficile fare impresa oggi quasi impossibile. non possiamo dare colpe solo a chi deve pagare , tutto. Se i dipendenti stanno messi male pensate all imprenditore che vede la sua creatura in crisi…. Per una volta preoccupatevi anche di loro
Antonietta cosa c’entra il tuo commento???
4 mesi??? C è gente chesta messa moooooltoma moooolto peggio!
Non è una gara a chiesta messo peggio.
I sindacati…te li raccomando…
….ed è solo l’inizio…….
che tristezza.
la cosa ancor più vergognosa è il datore di lavoro che ti viene a dire che il cliente non ha pagato perchè i lavori non sono stati fatti come richesto. (come succede nella mia azienda)
creano condizioni per farti sentire inadeguato per la tua mansione, così quando ti pagano sembra che ti fanno un piacere.
ci vogliono togliere la dignità e ci stanno riuscendo
Ma come …continuano a dire che la crisi è finita, ora arriveranno tanti soldi alle aziende grazie alla magica manovra di Draghi (alleggerimento quantitativo), continuano a dire ..la produzione industriale sale, ..tutte falsità …tanto buona parte di questo popolo ci crede…per molti è comodo crederci. Parliamo di una cosa che nessuno vi dice: La manovra di Draghi è stata fatta per distruggere il risparmio delle famiglie e ripulire le banche dai titoli spazzatura e dai dati risulta funzionare bene…Come? Prima cosa: le banche sono piene di titoli tossici, falliti, ma hanno anche tanta liquidità, una liquidità che non riversano sul sistema economico poiché non si fidano più dell’ economia, quindi è una favola quella che non prestano soldi perché non li hanno per loro è più semplice utilizzarli per creare finanza derivata e tossica tanto se perdono chiedono aiuto allo stato e gli italiani pagano, nello stesso tempo le banche devono disfarsi dei titoli a rischio di fallimento titoli che il popolo non vorrà mai acquistare salvo…qui interviene la manovra di Draghi…Attraverso questa manovra la BCE ha causato il crollo dei rendimenti dei titoli pubblici e di conseguenza gli investimenti sui depositi bancari e postali, depositi che rendevano già poco ma garantiti da il rischio fallimento così quando
il risparmiatore si reca in banca o dal suo promotore o alle poste e prende atto che gli investimenti come il libretto, il certificato di deposito i titoli di stato rendono quasi zero….. la domanda viene spontanea..ma non c’è niente di meglio? La trappola è scattata, certo abbiamo molto di meglio, (fondi comuni, polizze assicurative, obbligazioni) ma nessuno dice al risparmiatore che con questi investimenti si compra rischio, anzi perdite sicure, infatti dentro questi investimenti si celano ben nascosti i titoli spazzatura che le banche hanno in pancia e che vogliono disfarsene, risultato…molti piccoli risparmiatori vengono indotti a trasferire il risparmio tranquillo e garantito in prodotti rischiosi ma ben remunerativi per chi li colloca… funziona benissimo, sta funzionando, quindi il risultato sarà devastante. il popolo perde il posto di lavoro e perderà anche buona parte di quel poco risparmio accantonato con tanti sacrifici. Alle aziende non arriverà liquidità, quindi saranno costrette a chiudere . Nel nuovo ordine mondiale, così i banchieri lo chiamano, non vi è posto per la piccola e media impresa, ma resteranno solo le grandi corporazioni che divoreranno i piccoli…il popolo. Un consiglio per tutti..vi tolgono il posto di lavoro, state ben attendi a non farvi togliere anche i risparmi, ad ogni proposta di investimento, chiedete ad altri collocatori, confrontate e leggete molto attentamente ciò che firmate…e se non siete sicuri meglio prendere poco e fare un libretto, che perdere tutto ..ricordate anche la sicurezza e garanzia ha un costo.. oggi quello di avere un basso interesse ma….. garantito.
GRANDE MORO, il Padrone, perché così è stato chiamato per secoli, è pronto a tutto pur di riuscire a salvaguardare il proprio profitto a discapito degli altri. Poi se l’operaio tempo addietro aveva una dignità che anche il Padrone era costretto a rispettare, adesso con le nuove regole renziane ( a torto o a ragione per una eventuale ripresa dell’economia ), l’operaio non conta più niente, dovrebbe avere continuamente accanto un funzionante sindacalista per ogni sua necessità a cominciare dalla paga e per andare ad orinare, ma anche se questo dovesse accadere il Padrone direbbe la frase più usata nella nuova globalizzazione economica italiana:” Oh frà, se non te sta vè la porta è quella, aprila e guarda che fila de morti de fame che spetta de pija lo posto tuo.” Poi è vero che c’è la crisi, che sta aumentando e che a cominciare dalle banche come spiegato bene dal post n, 6 da Gianni Rondoni aggiungono altre mazzate e alle aziende e ai piccoli risparmiatori e se mi permetti una battuta anche ai rapinatori a cui dicono che la cassaforte si apre a tempo, gli danno quattro euro e per dispetto ci mettono dentro anche una mazzetta esplosiva colorante.
Poi come dice ROSSANO c’è si da meravigliarsi che 5000 persone vanno a votare. Tra l’altro sono a conoscenza di un caso che prima o poi ci metto le mani, di una grossa e famosa ditta civitanovese che approfitta di questa situazione anche per prendersi piccole rivincite, piccole per modo di dire, ma grandi e distruttive per chi le riceve. In questa ditta si lavora con lo spirito di un condannato a morte a poche ore della salita sul patibolo. Chiudo qui, però una soluzione ci deve essere!!
MA SE NON RIPARTE L’EDILIZIA E’ LA FINE, ALTRO CHE LUCE IN FONDO AL TUNNEL
http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2014-12-19/edilizia-sara-crisi-anche-2015-063904.shtml?uuid=ABiPb4SC