di Claudio Ricci
(foto di Guido Picchio)
«Sono emozionato e non so se riesco a trovare le parole per commentare questa grande vittoria». Con la voce spezzata dall’emozione il vincitore del ballottaggio Romano Carancini fa il suo primo discorso da candidato sindaco del centrosinistra nella sede del Pd di via Spalato, il seggio che gli ha dato lo scarto decisivo per imporsi sull’avversario Bruno Mandrelli (leggi l’articolo). Una vittoria schiacciante ottenuta con un incremento di 1.250 preferenze rispetto a quelle del primo turno quando i voti per il primo cittadino si fermarono a 1.578.
«Il primo ringraziamento va alle persone che mi sono state vicino a partire dalla mia famiglia – ha continuato il sindaco – fino alla squadra con cui ho lavorato negli ultimi due mesi e prima negli ultimi cinque anni. In seconda battuta il grazie va ai tantissimi maceratesi che sono andati alle urne. Chi vince stasera è la città. Portare al voto più di 5200 persone credo che sia un risultato di rilievo nazionale per il Pd. Nell’ultima settimana abbiamo assistito ad un grande moto spontaneo verso le urne segno di partecipazione e maturità».
I festeggiamenti per il riconfermato Carancini sono iniziati da poco, intorno alle 23,40, quando il primo cittadino è arrivato nel seggio di via Spalato dopo che i dati lo davano vincente con uno scarto di almeno 400 preferenze. Carancini arriva nella sede del Pd accolto dagli applausi dei suoi sostenitori. Al seguito la prima dei suoi supporter, la moglie Betty Torresi, che correndo raggiunge il marito al grido di: «E sono due!» (il riferimento è alle vittorie ottenute alle primarie nel 2010 e oggi). Altre esultanze lo salutano mentre scendendo da via Spalato a piedi, stringe la mano di un bambino che passeggia con lui insieme al papà, un amico del primo cittadino.
Volano i tappi di champagne e una pioggia di flash inonda Carancini ora stretto dall’abbraccio del padre Giovanni, che lo saluta commosso. Poi viene risucchiato dalla cerchia dei suoi. I primi a festeggiarlo sono gli assessori Narciso Ricotta, Alferio Canesin e Stefania Monteverde e il consigliere Romeo Renis. Carancini aggiunge: «Da domani non voglio fare l’ipocrita buttando la polvere sotto al tappeto. C’erano due progetti ben definiti di città, vediamo come ora si potranno integrare». Nel frattempo si sono dileguati il segretario Paolo Micozzi, il capogruppo Andrea Netti e il decano Graziano Pambianchi e tutto lo staff di Bruno Mandrelli, fino a poco prima impegnato nelle operazioni di spoglio. Scoppia a piangere Alessia Scoccianti consolata dall’abbraccio di un Michele Schiavoni dall’espressione quanto meno amareggiata. Resta il consigliere regionale Angelo Sciapichetti oltre alla deputata Irene Manzi e ai segretari regionale e provinciale Francesco Comi e Teresa Lambertucci.
Il primo segnale di distensione parte proprio dalle parole rivolte all’avversario Mandrelli che raccolgono il fragoroso applauso dei presenti: «Voglio ringraziare Bruno – dice Carancini – per il lavoro svolto in campagna con serietà e spirito di servizio per il partito. Il centro sinistra deve andare adesso avanti compatto. Anche perché il netto scarto di preferenze non lascia margini di dubbio sulla scelta nitida dell’elettorato che occorre prendere come risultato a cui attenersi e per cui bisogna lavorare tutti insieme. Voglio ringraziare anche le altre forze politiche incontrate in quest’ultimo passaggio – presenti in sala anche gli alleati dell’ultima ora, il consigliere Idv, Giuliano Meschini e il capogruppo di Sel, Pierpaolo Tartabini – che mi fanno dire che non sono affatto solo. Ci sono forze del centro sinistra pronte a ripartire proprio perché in questi anni di amministrazione abbiamo fatto molto. La vera partita da vincere è la prossima, quella delle amministrative. Ma sono convinto che con questa squadra di mediani possiamo battercela alla grande».
Le attestazioni di stima vengono già da una buona rappresentanza del Pd. Poco prima dell’arrivo al seggio la chiamata per complimentarsi del candidato alla regione, Luca Ceriscioli, anche lui vincitore delle primarie contro il maceratese Pietro Marcolini, e del sindaco di Recanati Francesco Fiordomo. «Una grande affermazione del Pd a Macerata – gongola il segretario regionale Francesco Comi – da domani tutti insieme per mantenere il buon governo del centro sinistra locale. Congratulazioni a Romano per il risultato ottenuto e a Bruno per l’impegno leale e positivo». Sulla scia dell’entusiasmo anche la segretaria provinciale Teresa Lambertucci: «Quello di oggi è un patrimonio di voti che occorre mantenere in vista delle amministrative. Sono sicura che il Pd maceratese saprà compattare gli animi e lavorare per un impegno comune».
Il cambio di rotta, verso toni più morbidi si registra dalle dichiarazioni di Angelo Sciapichetti: «Il Pd deve ritrovarsi intorno a Romano Carancini. Superate le scorie delle primarie è necessario creare una coalizione solida intorno al primo cittadino che oggi ha vinto una battaglia difficile». Al terzo tempo del Pd partecipa anche la deputata Irene Manzi: «Dopo l’agone politico di queste settimane ci spetta il compito di distendere i toni e lavorare per il vincitore che dovrà essere il primo a saper costruire una squadra che ha davanti a sè l’obiettivo delle comunali». Il corteo è chiuso da un elettrizzato Narciso Ricotta maestro di cerimonia per i festeggiamenti: «E’ una vittoria eccezionale con un recupero importante fatto rispetto al risultato di domenica. Significa che la città ha apprezzato cinque anni di amministrazione. Da domani tutti insieme, uniti contro il centro destra». Proprio Ricotta è il grande vincitore del ballottaggio insieme a Carancini, essendo l’unico esponente di punta del Pd ad aver appoggiato la candidatura del sindaco uscente.
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Ora speriamo che prevalga il buonsenso…uniti in un unico progrramma del PD per vincere le elezioni di maggio!
Così il consigliere Alessandro Savi, uno dei principali sostenitori di Mandrelli, ha commentato poco fa su facebook:
Innanzitutto i doverosi complimenti a Romano Carancini per la vittoria alle primarie del centrosinistra, davvero un grandissimo risultato che ricorda una vittoria fuori casa in Champions League. Detto questo, alcune riflessioni “a caldo” da sviluppare nei prossimi giorni. La prima: ho sostenuto Bruno Mandrelli mettendoci anche l’anima perché è una persona squisita, autentico esempio di onestà, lealtà e correttezza. Un uomo davvero di un altro pianeta nell’agone politico maceratese. Sono orgoglioso di aver condotto al suo fianco questa battaglia perché nessuno più di lui meritava un impegno totale come quello da me (e da tanti amici) profuso in queste settimane. La seconda: è avvenuto qualcosa di imponderabile. Noi TUTTI abbiamo fatto il nostro dovere riportando tutti a votare e, anzi, incrementando i voti di circa 700 unità rispetto al primo turno. Cosa è successo? Perché il nostro competitor ha praticamente raddoppiato i voti in una sola settimana? Non è mai avvenuto che, al secondo turno, ci siano stati più voti rispetto al primo (addirittura 1700 in più)! C’è un fatto – o una serie di fatti – di importanza, per così dire “macro”, un fatto – o una serie di fatti – di natura “sociale” e non individuale. In una parola: una (o più d’una) categoria sociale si è mobilitata per portare voti a Carancini. Due, secondo me, le possibili interpretazioni: la destra che si è scelta il candidato sindaco più facilmente battibile e il mondo cattolico, volutamente spaventato di fronte ad un candidato laico. Rifondazione, Verdi e SeL dovrebbero fare un serio esame di coscienza. Abbiamo perso una grande occasione per il rilancio della città. Che fare? Vedremo nei prossimi giorni. Vado a dormire, sono sfinito ma appagato perché TUTTI I MIEI AMICI sono andati a votare per Bruno condividendo con me questa avventura. A tutti loro dico grazie, sono commosso dall’ennesima prova di vicinanza che mi hanno dimostrato. Andiamo avanti insieme, ancora una volta. Sapendo che quella che ci attenderà nei prossimi giorni sarà l’avventura più difficile e più ricca di insidie. #nonsimollamai.
La peggiore che poteva succedere a mc.
Bruno Mandrelli ha perso a causa dei matusalemme del PD che facevano a gara a sostenerlo. Ogni foto di questi qua erano voti per Carancini. Non se ne può più di vedere certe faccine che divorano la città da anni.
Onore a Mandrelli e complimenti a Carancini.
Occhio! Vincere le Primarie non significa vincere le elezioni, la partita vera inizia ora. E con delle Primarie così aperte e “sregolate” in realtà oggi non si può sapere quanti di questi voti saranno effettivamente capitalizzabili da Carancini… vedremo tra un mese.
Preferivo Mandrelli, non ho niente contro Carancini, se però mi spiega meglio la storia del Park si sarei contento.
Così è andata e non si può cambiare, pietra sopra e adesso gli avversari diventano alleati contro il serraglio presentato dalla tipa.
Abbiamo comunque dato prova di forza democratica; hanno votato anche quelli di destra? dove sta scritto? e comunque grazie. Almeno sanno come si fa, visto mai che un giorno anche loro potranno……
Congratulazioni Romano,ma attenzione al bacio di “giuda” Sciapichetti!!
CERTO CHE QUALCUNO HA UNA FACCIA DA C..O CHE META’ BASTA!! E ADESSO CARANCINI METTITI I PANNI DA FESTA! E ABBI BUONA MEMORIA!
@ Savi se ho ben capito, ma ne dubito, Carancini non ha vinto niente, è solo un “pupazzo ” votato dalla destra e dai simpatizzanti clericali?
Evviva !!!
Una volta la sinistra, quella vera, quella vicina agli operai brindava con vino locale o spumante moscatello.
Adesso vi scolate bottiglie di Veuve Clicquot Champagne senza neanche la vergogna di mostrarvi.
MACERATA…..la città dei servi e servetti, degli opportunisti, degli ipocriti, degli arrampicatori sociali, dei ladri di idee,onori e meriti……..MACERATA, la città, invasa da una melma che, ancora, nessuna sana pioggia é riuscita a sciogliere!!!!
Spero, con il cuore, che una tempesta, spazzi via la tanta sporcizia, accumulatasi nei troppi anni!!!!!
un immagine squallida, vedere brindare con bottiglie di champagne mentre la gente non arriva alla terza settimana del mese. Me nemmeno un minimo di vergogna?
Carancini ora ci pensa li maceratesi a mandarti a casa
savi capisce
Il popolo delle primarie ha ricacciato il pallone nella metà campo del Partito Democratico; questo è il senso del risultato di ieri. Complimenti al Vincitore ed onore al Vinto! Ora dobbiamo aspettare cosa decideranno gli “strateghi” del PD: le dimissioni dei vertici (regionale, provinciale e comunale) sarebbero d’obbligo perché sono stati sconfessati dagli elettori (iscritti e simpatizzanti) che sono stati chiamati a raccolta da loro stessi. Perché tutti i vertici? Perché il prof. Marcolini è stato “silurato” in alcuni comuni di questa Provincia. Carancini, non è stato sfiduciato nel corso del mandato, solo “per non offendere gli elettori delle primarie del 2010 che lo avevano nominato” e che, perciò, venivano nuovamente chiamati ad esprimersi per “togliere le castagne dal fuoco” al PD. Visto che le primarie riescono proprio bene, con questi risultati spero si facciano anche quelle per scegliere i candidati consiglieri delle regionali, così ci facciamo quattro risate!
Il “nuovo” che avanza. Chi è causa del suo mal pianga se stesso.
Eletto Mister Pistacoppo 2015.
abbiamo perduto un’occasione……alle elezioni non lo votorò…
da sinistra mi butto a destra……..
CHE FINE HA FATTO BIANCHINI????
Grandi festeggiamenti, bottiglie stappate, baci, abbracci, pianti di gioia…il tutto per festeggiare il possibile arrivo delle tanto sperate POLTRONE. Come sempre grazie al povero gregge che inconsciamente fa il loro gioco.
10# Quoto alla grande Claudia. Vorrei scrivere tante altre cose ma sarei troppo maleducato . Meglio chiudere così .
Segretario Micozzi,cosa aspetti a dimetterti?
Che cittadini.. Rivotatelo pure!!!!!!!! fortuna che era solo le primariette… che tristezza!!!!
Impressionante. Sete propio pista coppi de più non alzate