Foibe, Pantana:
“Si onorino i morti
senza distinzioni di ideologia”

MACERATA - Nel giorno del ricordo dell'eccidio giuliano dalmata, Azione Universitaria ha inaugurato al palazzo del Mutilato la mostra in onore delle vittime. Tra i presenti nella conferenza di presentazione i consiglieri di Forza Italia Fabio Pistarelli e Pierfrancesco Castiglioni. La candidata sindaco in un intervento a margine: " Quando partecipo alle manifestazioni del 25 aprile mi sento messa a disagio. Dobbiamo superare questa logica". Il dirigente nazionale del movimento studentesco Guiastamacchia si rivolge al capo dello Stato Mattarella:" Revochi la croce al merito conferita al dittatore slavo dallo Stato Italiano"

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La mostra per la giornata delle Memoria per le vittime delle Foibe al Casb, Palazzo del Mutilato

di Claudio Ricci

«Mi auguro di arrivare ad un armistizio, dove ognuna delle ideologie, oggi ancora in conflitto, possa onorare i morti e la memoria delle altre» Così Deborah Pantana, candidata sindaco di Macerata ospite della cerimonia di inaugurazione della mostra in onore delle vittime delle Foibe organizzata da Azione Universitaria in occasione della giornata della Memoria del 10 febbraio. Al palazzo del Mutilato di Macerata, oggi sede del Casb (Centro d’Ateneo per i servizi bibliotecari) bandiere a mezz’asta ed un’esposizione di 10 pannelli – da oggi fino al 17 febbraio – contenenti documenti e fotografie dell’epoca che ripercorrono l’esodo di 350 mila italiani dal confine orientale e l’eccidio etnico ad opera delle truppe slave di Tito dopo l’8 settembre del 1943, e più ferocemente dopo l’aprile del 1945. «Fin quando ci sarà la presunzione di superiorità di una cultura sulle altre – aggiunge Pantana – le cose non cambieranno. Oggi non vedo in questa sala rappresentanti del centrosinistra ma quando io partecipo alle manifestazioni del 25 aprile mi capita di sentirmi messa a disagio. Dovremmo superare questo modo di fare e questo compito oggi tocca anche a voi giovani qui presenti».

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La platea in ascolto. In prima fila la candidata sindaco Deborah Pantana

L’intervento di Pantana segue una conferenza sulle dinamiche che portarono a quei tragici fatti, toccate da una relazione di Elvira Pagnanelli, insegnante di Lettere e Storia all’istituto all’Itc Gentili introdotta dagli interventi della coordinatrice di Azione Universitaria Maria Francesca Gerardi e del moderatore Michele Rivetti membro di Azione Universitaria e oggi esponente di una delle civiche di supporto a Pantana . Tra i rappresentanti politici in sala, anche il consigliere comunale di Forza Italia Pierfrancesco Castiglioni e parte degli altri esponenti delle civiche che appoggiano Pantana nella corsa elettorale: Francesca Ciucci, presidente di Idea Macerata, Stefano Giunta di Casa Pound, Mattia Orioli del Cdu. Le conclusioni sono state affidate ad una relazione del consigliere comunale Fabio Pistarelli, ex militante di Azione Universitaria a Macerata. «Solo nel 2004 il Parlamento ha approvato la legge 92 – ha ricordato Pistarelli -con la quale si istituiva il giorno del ricordo delle vittime dell’esodo giuliano dalmata e di un riconoscimento ai loro familiari. Il 10 febbraio è stato scelto perchè è stata la data del trattato di Parigi nel 1947, con cui si stabiliva la divisione di Trieste in due parti e la consegna a Tito della zona meridionale della città». Ma le iniziative non si sono fermate qui. Proprio oggi da Macerata è partita, su idea di Vittorio Guastamacchia, dirigente nazionale di Azione Universitaria, la petizione su scala nazionale che chiede al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, la revoca della Croce al merito conferita a Tito nel 1969.

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Maria Francesca Gerardi, Michele Rivetti, Elvira Pagnanelli e Fabio Pistarelli relatori del convegno sulla Memoria delle Foibe

«Sono passati alcuni anni da quando abbiamo chiesto a gran voce al presidente Napolitano di revocare l’encomio dato al maresciallo Tito – così Guastamacchia – Vogliamo ripresentare la nostra lettera al nuovo presidente della Repubblica Mattarella, sperando che questa volta accolga richiesta da figli della nostra Patria, intesa come terra dei padri che hanno donato la propria vita per permetterci una nazione unitaÈ un paradosso che personaggi che si sono macchiati di crimini riconosciuti, mantengano ancora oggi la più alta onorificenza della Repubblica Italiana assegnata a chi si distingue per filantropia. Per questo motivo siamo al fianco degli esuli che legittimamente chiedono che sia rispettata la legge che prevede la revoca della Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana per “indegnità”. Ci sembra un atto dovuto, anche dal forte valore simbolico, che il presidente della Repubblica dovrebbe compiere per rafforzare quella memoria condivisa che faticosamente la nostra nazione sta cercando di raggiungere». 

 

 

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Vittorio Guastamacchia e Pierfrancesco Castiglioni durante la conferenza

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La mostra al Palazzo del Mutilato

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Elvira Pagnanelli e Fabio Pistarelli ricordano le vittime delle Foibe

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L’uditorio al Casb per l’inaugurazione della mostra

 

 

 

 

 

 

 



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