Guidava l’automobile del nonno quando si è trovata davanti un cinghiale. L’urto con l’animale aveva danneggiato la vettura, una Fiat Punto. Oggi il giudice di pace ha condannato la Regione a risarcire la spesa quantificata in 1.273, 37 euro. L’incidente è del 19 aprile 2012. Al volante si trovava una studentessa universitaria di Camporotondo di Fiastrone che all’epoca aveva 19 anni (oggi ne ha 22). La giovane stava percorrendo la strada provinciale 49 nel tratto che da Belforte del Chienti conduce a Camporotondo in direzione Belforte. Erano le 22.20, stando alla ricostruzione dei fatti, quando la studentessa, T. C., arrivata all’altezza dell’incrocio con via Porcinara, si è trovata davanti il cinghiale che ha invaso la carreggiata spuntando da un fosso laterale. L’animale selvatico ha urtato la parte anteriore destra del veicolo. Dopo l’impatto il cinghiale è morto ed è rimasto sulla strada. La Punto, che nel frattempo è stata rottamata, subì dei danni. Sentito il nonno la giovane ha deciso di fare una causa per risarcimento affidandosi all’avvocato Marco Belli. Il legale ha citato in giudizio sia la Provincia di Macerata che la Regione Marche. Oggi la pronuncia del giudice di Pace di Macerata, l’avvocato Ornella Carlini, che ha condannato la Regione a risarcire tutti i danni subiti dal proprietario più le spese legali sostenute per la causa.
(Mar. Ve.)
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…in pratica s’è suicidato !
“L’ANIMALE SELVATICO **HA URTATO** la parte anteriore destra del veicolo. Dopo l’impatto il cinghiale è
morto ed è rimasto sulla strada.”
Complimentoni sia all’avvocato che al giudice !
nota x CM: il neretto usatelo in modo intelligente…
Risarcimento danni pero il cinghiale se lo puo mangiare? O se lo mangia la regione??
mi sembra anche giusto…
Ricapitolando: la Regione fa ripopolare le nostre zone con una razza di cinghiali NON autoctona, che prolifica molto, per una seria di motivi non esistono assicurazioni contro i danni che questi animali possono causare.
I vari enti preposti (Regione, Provincia, etc…) ogni volta si rifiutano di risarcire i danni perchè non hanno i soldi.
Le azioni legali non porteranno mai a niente perchè al cittadino costa, mentre agli enti ha un costo pressochè zero. Sicuramente anche in questo caso la Regione farà ricorso pur di non pagare.
Lascio a voi le amare conclusioni….
@Sibillo: la Regione non ha ripopolato proprio niente. I cinghiali sono stati reintrodotti negli anni Sessanta dai cacciatori, dopo la loro estinzione sul versante adriatico. Regioni e parchi hanno, al contrario di quello che sostieni, il compito di pianificare le battute di caccia per ridurne il numero.
Incidenti con i cinghiali ne ho visti tanti. Una volta mi hanno superato a tutta velocità sulla strada che da Fiastra va alla SS77. Poco dopo ho trovato l’auto sfasciata per un urto con un povero cinghiale agonizzante. L’autista stava dicendo che stava “andando piano”. Per quanto mi riguarda, cinghiali e cerbiatti mi hanno attraversato spesso la strada in montagha, ma non ho mai nemmeno rischiato un incidente. Basta andare alla velocità giusta.
Il codice della strada dice che se un veicolo urta qualcosa (come nel caso raccontato dall’articolo), la colpa è di chi urta, non di chi è urtato. Sarei curioso di leggere le motivazioni della sentenza, per capire dove entri l’eccezione.