di Giuseppe Bommarito *
Difficile non concordare con il procuratore di Macerata, Giovanni Giorgio, allorché nei giorni scorsi è intervenuto (leggi l’articolo) nello sterile dibattito civitanovese tra centrosinistra e centrodestra sulla sicurezza, portato avanti con l’esclusivo riferimento ai numeri delle denunzie di reato periodicamente forniti dalla prefettura. Giorgio, con poche e nette parole, ha evidenziato il vero problema relativo alla sicurezza, a Civitanova come in tutto il territorio provinciale e regionale: nella discussione in atto – ha detto senza mezzi termini il procuratore – è stato “sottovalutato il problema dello spaccio di droga, di notevolissima consistenza, e del suo consumo”.
Un pronunciamento che – forse pochi lo ricorderanno – ha fatto seguito ad un analogo grido di allarme di Mario Paciaroni, il predecessore di Giorgio alla guida della procura di Macerata, il quale, nell’estate del 2011 intervenne pubblicamente sulla stampa locale evidenziando la pericolosità criminale, a livello sia quantitativo che qualitativo, del problema droga ed impegnandosi personalmente, da quel momento in poi, nell’attività di prevenzione coordinata dal Comitato “Uniti contro la droga” istituito presso la Prefettura di Macerata.
Come è noto, infatti, nella nostra procura è straripante il numero dei procedimenti legati al traffico, al commercio, allo spaccio ed alla detenzione di sostanze stupefacenti. Così come è palese a tutti gli addetti ai lavori che la maggior parte dei reati predatori (furti, rapine e scippi) viene commessa sia da italiani che da stranieri per accumulare una base di liquidità necessaria per entrare nel grande business illecito della droga, l’affare criminale per eccellenza, quello che consente i guadagni più consistenti nel tempo più breve, a tutti i livelli e fatte ovviamente le debite proporzioni nell’ambito della filiera che parte dai vertici dei clan mafiosi ed arriva all’ultimo pusher. Ed anche gli omicidi, esclusi quelli che hanno motivazioni passionali, spesso e volentieri hanno a che fare con la droga, o perché ingerita da criminali che crescono smisuratamente in aggressività o perché alla base di regolamenti di conti e lotte per la spartizione del territorio.
Eppure, tornando ai nostri lidi, la questione droga dovrebbe essere ben conosciuta nella sua dilagante e devastante estensione dagli amministratori civitanovesi di qualsiasi estrazione, e dovrebbe essere in cima alle loro preoccupazioni, se non altro perché un’indagine della Procura maceratese di circa tre anni fa (una maxi inchiesta di proporzioni colossali) evidenziò proprio a Civitanova un giro di spaccio e consumo di cocaina riguardante la bellezza di circa centocinquanta persone: imprenditori civitanovesi di ottimo livello, professionisti, calciatori eccetera.
Lo stesso sindaco Corvatta dovrebbe poi ben sapere quanto questa piaga riguardi i giovani, civitanovesi e no, a centinaia coinvolti nei rave party, in parte autorizzati ed in parte clandestini, che si svolgevano nei mesi estivi, tutti con licenza di sballo continuo e senza limiti, dinanzi allo chalet sito nei pressi della foce dell’Asola, gestito da persone pregiudicate proprio per reati legati alla droga. Rave party ipocritamente ignorati dalle istituzioni locali e pubblicamente denunziati su questo giornale lo scorso anno, che sarebbero proseguiti tranquillamente se i residenti della zona non avessero cominciato a puntare i piedi e a pretendere dall’amministrazione comunale, a pena di denunzia all’autorità giudiziaria, interventi chiari e limpidi, sino ad arrivare alla revoca della licenza. Il tutto si è tradotto peraltro in una risicata ordinanza di divieto di feste ed intrattenimenti nello chalet in questione per soli dieci giorni, dal 13 al 23 agosto dell’estate appena trascorsa, con la conseguenza che in questo periodo i rave party si sono spostati in un noto locale dell’entroterra portopotentino.
Nel frattempo il lido dinanzi allo chalet di cui stiamo parlando è stato quest’estate comunque animato dalle pericolose evoluzioni, in spiaggia e sullo yacht ormeggiato proprio lì davanti, di un notissimo imprenditore civitanovese che forse, per i gravi problemi della sua azienda, meglio avrebbe fatto a non farsi vedere in giro in condizioni così pietose, fulgido esempio per le nuove generazioni, con tanto di segnalazione di diversi bagnanti alla capitaneria di porto per le manovre fatte nella zona di rispetto per la balneazione.
Comunque, riferimenti locali a parte, la droga dilaga e non sembra subire battute di arresto legate alla crisi economica che sta fiaccando tutti i consumi, specialmente quelli voluttuari. E’ proprio di qualche giorno fa, a Porto San Giorgio, l’ennesimo caso di overdose mortale, verificatosi dopo una primavera ed un’estate assolutamente terrificante per le Marche, segnate da almeno una decina di decessi per intossicazione acuta da sostanza stupefacente e sempre più proiettate ai vertici delle tragiche classifiche nazionali ed europee del tasso di mortalità per droga (in altri termini, in proporzione al numero di abitanti, si muore per droga più nelle Marche che in Campania, Lombardia, Lazio e più che in qualsiasi altra regione europea).
La droga dilaga anche per le contraddizioni di uno Stato che, in questo ambito riesce a dire e a fare tutto e il contrario di tutto (come in quelli del gioco d’azzardo, del tabacco e dell’alcol, tutte forme di dipendenza patologica per le quali dapprima si consente di invogliare i potenziali consumatori, di fatto anche minorenni, con pubblicità efficaci ed invasive, e poi, per i notevolissimi costi sociali e sanitari che ne derivano a carico dei cittadini e della stessa collettività, si interviene per combatterle ed affrontarle in sede di recupero e riabilitazione), in una continua manifestazione di incoscienza e dabbenaggine normativa allo stato puro, se non di complicità vera e propria con le lobby delle droghe legali ed illegali.
Accade infatti, tanto per fare un esempio, che, mentre il Dipartimento Politiche Antidroga, struttura altamente specialistica della Presidenza del Consiglio dei ministri, quasi tutti i giorni evidenzia che le sostanze attualmente derivate dalla cannabis (hashish e marijuana) sono a tutti gli effetti droghe “pesanti”, avendo ormai una concentrazione di principio attivo, il THC, pari al 50-60% (assolutamente non paragonabile al 3-4% di dieci o venti anni fa); che le stesse ormai danno luogo, specialmente per i consumatori adolescenti, a gravissime problematiche sanitarie e psichiatriche e anche ad una pesante dipendenza psicologica di cui ogni Sert d’Italia potrebbe ampiamente resocontare; che l’età dei consumatori è scesa agli 11-12 anni e che quindi proprio i ragazzini appena usciti dalle elementari sono le vittime privilegiate di spacciatori senza scrupoli e senza pietà; ebbene, mentre tutto ciò è sotto gli occhi di tutti, in altri ambiti lo stesso Stato italiano va incoscientemente e disinvoltamente in direzione totalmente contraria.
Lasciamo da parte per carità di patria, a questo proposito, i penosi ammiccamenti per motivi elettoralistici di molte regioni (Regione Marche compresa) circa la cannabis terapeutica e concentriamoci invece sugli effetti devastanti della sentenza n. 32/2014 della Corte Costituzionale, che a febbraio ha cancellato per motivi puramente formali di tecnica legislativa due articoli della legge vigente sulla droga, di fatto eliminando l’equiparazione – relativamente alle pene previste – tra le varie sostanze stupefacenti e ripristinando l’obsoleta e scientificamente insostenibile distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti, che ormai – come sopra ho detto – altre strutture dello Stato reputano a ragion veduta del tutto inesistente.
Il brillante risultato di tale decisione è stato che la pena per le attività criminali (spaccio, traffico, commercio eccetera) riguardanti la cannabis oggi varia da un minimo di due anni ad un massimo di sei anni (in precedenza la forbice anche per tale sostanza era invece tra sei e venti anni). Ebbene, abbinando tale pronunzia con gli effetti di un decreto legge dello scorso mese di giugno (il n. 92/2014), poi convertito in legge, che esclude la carcerazione in via cautelare in ogni caso in cui si possa prevedere che all’imputato venga inflitta una pena inferiore a tre anni, si è creata una situazione inammissibile a livello sociale e criminale, di fatto con l’impossibilità di arrestare spacciatori di cannabis che magari stanno offrendo la sostanza a bimbetti di poco più di dieci anni e con la scarcerazione di detenuti già condannati per tale titolo, magari per essere stati trovati in possesso di centinaia di chili di cannabis, che hanno avuto comunque diritto ad un ricalcolo della pena secondo i nuovi parametri.
Insomma, lo Stato, così facendo aiuta di fatto gli spacciatori e le organizzazioni criminali mafiose, le quali potranno schierare sul campo numeri crescenti di pusher sempre più impuniti ed irridenti, e sempre più decisi a vendere la morte. Come a dire ai delinquenti: spacciatori di tutti i paesi, unitevi e venite da ogni parte del mondo in Italia, perché qui si può delinquere tranquillamente e senza conseguenze di sorta e perché qui dei giovani, anche dei nostri figli, non ce ne importa un fico secco. E come dire alle forze dell’ordine, già scioccamente sbeffeggiate quando, facendo null’altro che il loro dovere, intervengono per cercare di sottrarre qualche ragazzino alla tragica spirale del consumo e dello spaccio: disinteressatevi del microspaccio, quello che materialmente consegna la droga in mano alle giovani e giovanissime vittime, perché tanto gli spacciatori poi se la caveranno con una pacca sulle spalle e potranno il giorno stesso riprendere il loro infame mestiere, ridendovi spudoratamente in faccia.
* Avvocato Giuseppe Bommarito, presidente associazione Con Nicola oltre il deserto dell’indifferenza)
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Quest’articolo è una chiara e dettagliata fotografia della situazione droga a Civitanova che l’amministrazione cerca ancora di non vedere o far finta di non vedere. In tutta la provincia tutti sanno e soprattutto i più giovani sanno che se ti occorre la “roba” ti devi recare alla foce dell’Asola dove trovi di tutto, soprattutto nelle sere dove fanno le “feste”. Già sabato prossimo ce ne sarà un’altra pubblicizzata su Facebook e con varie locandine appiccicate un po’ ovunque nelle zone di aggregazione giovanile un po’ underground. Questa situazione è sotto gli occhi di tutti e mi chiedo perché si continua ancora a tollerare.
Anche per quanto riguarda le frequentazioni vip di tale location occorre farsi porsi qualche interrogativo? Come è possibile che un noto imprenditore che ha un nome di risonanza internazionale frequenti questo luogo? Non mi dite che sia per la bellissima spiaggia, per l’alto prestigio dello chalet, per la rinomata classe ed eleganza dei gestori. Forse è per qualcosa di “Altro”. Lo show tenuto da tale imprenditore nei giorni trascorsi presso tale lido è stato sotto gli occhi di centinaia di persone e sarebbe stato più opportuno che se ne fosse stato nella sua azienda a cercare di trovare il modo di risolvere i suoi debiti che, con il concordato concessogli alcune settimane prima dal tribunale, ha messo in gravissima difficoltà una miriade di creditori. Sballarsi come ha fatto alla luce del sole davanti ad una platea così vasta non poteva restare un segreto.
la responsabilità è dei genitori che dovrebbero accorgersi cosa combinano i propri figli magari sotto i loro occhi, poi si arriva troppo tardi ed in estremis si ricorre ai ripari e la si butta in politica
Sia l’ articolo sia il primo commento si fanno problemi a dire il nome del noto imprenditore? Chi ha scritto l’ articolo ha paura di essere querelato? L’ imprenditore in questione ( C.P.) noto sopratutto per i suoi gusti sessuali e’ da una vita che fa uso di queste sostanze. La cosa triste e’ che e’sempre circondato da giovani disposti a tutto pur di entrare in quel giro.
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Il procuratore e gli agenti lavorano benissimo e il rafforzamento delle forze dell’ordine ne è un esempio come l’arrivo di nuovi Pm. Credo invece che si deve partire dalle basi i giovani oggi sono disillusi e non trovano punti dove fare affidamento primo la famiglia la società che li circonda e il futuro che è incerto senza speranze, un ruolo importante è la scuola. Ma la cosa che secondo me è importante e non abbassare la guardia purtroppo oggi non è cosi ma non per colpa delle forze dell’ordine ma perché c’è poca informazione sensibilizzazione e sottovalutazione del fenomeno ancora si vedeno in giro ragazzi giovanissimi con bottiglioni di vino si deve educare è vero che molto dipende dalla famiglia ma non è colpa dei familiari e diverso se uno decide di fare una vita parallela la famiglia sarà l’ultima saperlo e anche se lo sa cosa può fare? E facile criticare la famiglia ma molti non sanno ne dove andare ne dove parlare del loro problema molti si affidano a strutture ma molte si rilevano inadeguate come è successo ad una mia amica portando il figlio ad un centro per poco non lo facevano morire per infezione, molti gli danno medicine che poi diventano dipendenti delle farmaci e meglio non tirare fuori altro. I problema e della nostra società contemporanea che non si guardano più i veri valori e si guardano le apparenze e l’egoismo regna sovrano uccidendo i più deboli e sensibili e tutti quelli che per i loro interessi non guardano nessuno e nulla e basta con la storia che la droga passa attraverso le caramelle date dagli sconosciuti molti genitori fanno uso di droga siccome pensano che sia leggera chiudono un occhio sui figli, ma dovremmo essere tutti noi a fare qualcosa c’è chi lotta in prima fila come Bommarito ed altri che lottano in altri modi. Come nessuno parla del problema dei suicidi e dei disagi per colpa della crisi sono problemi e i mali della nostra società poca sensibilizzazione e sensibilità per chi fa le cose basta pensa che lunedì go aperto la mostra a Ficana ho invitato un amico Silvio Buglione uno che sta facendo questa battaglia contro i suicidi per la crisi andando sulle piazze protestando a Roma e ospite in molte trasmissioni in TV e nessuno si è degnato di venire, parlo di chi ci rappresenta che dice sempre di si ma ridono sotto i baffi e sperano che uno scompaia ( Un giorno me lo dovranno spiegare se è perché non sono laureato o perché sono straniero o perché non appartengo a nessun partito politico o non sono amico di nessuno che conta MA SONO LIBERO È QUESTO FA PIÙ PAURA CHE POSSO DIRE QUELLO CHE PENSO) e triste con questo modo di fare uccidono chi fa qualcosa a spese proprie non pretendendo nulla e non prendendo i fondi a che vengono stanziati e cerca per le sue possibilità di aiutare gli atri spero che iniziamo a riflettere e sopratutto cambiare e mostrarci un po’ più umani.
…in cima alle preoccupazioni degli amministratori Civitanovesi ci _dovrebbe_ essere la criminalità organizzata, che da qualche tempo ha fatto capolino in città…
Dimenticavo: sulla cannabis sono completamente in disaccordo con Bommarito, come d’altro canto la maggioranza degli Italiani che hanno votato al famoso referendum in merito di qualche anno fa.
L’unica via seria e praticabile è la legalizzazione, come ormai ampiamente dimostrato in molte parti del mondo.
A tal proposito invito tutti lunedì sera a guardare lo speciale di Presa Diretta su RaiTre alle 21.
Beh una politica che ammette l’uso delle cosiddette droghe leggere ha molte colpe !!! Certo che i genitori devono fare la loro parte ma lo stato li deve aiutare e non remare contro …,
Vorrei fare una domanda a chi ha la competenza e l’autorità nel comune di Treia. Perché nella nostra terra tutti sanno chi spaccia e dove si spaccia droga, ma nessuno fa e dice niente?
Quest’estate siamo stati in spiaggia al Lido Bello ed abbiamo visto con i nostri occhi quanto raccontato nell’articolo. Dallo chalet è stato un continuo andirivieni di individui e pulzelle verso lo yacht con l’utilizzo del moncone di salvataggio che si è trasformato in trasbordatore. Sono state fatte diverse segnalazioni alla guardia costiera ma non si è visto mai nessuno. Solamente un giorno, quando lo yacht ha cominciato a fare manovre pericolose nelle acque riservate alla balneazione si sono degnati di fare un salto, un giretto attorno con il motoscafo e chi si è visto si è visto. A fine della serata poi lo spettacolo di un personaggio strafatto ed un nutrito gruppo di di frequentatori abituali in evidente stato di alterazione. Mi rivolgo ora all’Amministrazione chiedendo di svegliarsi e di non fare gli struzzi. Bisogna che prendete di petto la situazione ed interveniate poiché una ferita che non viene curata va in cancrena.
Carissimo Peppe,
il tuo è un articolo da manuale che rispecchia esattamente la realtà tragica che vivono i giovani oggi.
A me sembra che siamo voci nel deserto dove vive un popolo che si abitua a tutto quello che c’è di peggio nella società.
Vorrei solo precisare a quanti ancora fanno distinzioni tra droghe leggere e pesanti che negli ultimi tre anni nella nostra associazione abbiamo avuto parecchi ragazzi con problemi di natura psichiatrica originati dall’uso di hascisc. Ma come si fa a non vedere e a far finta di niente!!!! Tutti minimizzano e quei pochi che si battono vengono derisi o, nel migliore dei casi, ignorati.
Ultimamente abbiamo riscontrato che le famiglie vogliono fare poco o niente e sai qual’è la giustificazione? “Tanto fanno tutti così”. Come se questa rassegnazione fosse una cosa normale!
Le Forze dell’Ordine sono impotenti di fronte a questo dilagare dei consumi, il Sert fa più di quello che può perchè gli utenti sono in continuo aumento, le nostre Associazioni cercano di fare il possibile ma è come vuotare l’oceano con un cucchiaio.
Di fronte a questa emergenza gravissima nessuno si muove, anzi, schivano tutti il problema: poco importa se a 15 anni i ragazzi vanno in coma etilico oppure hanno problemi causati dalla cannabis che gli psichiatri fanno fatica a curare, non parliamo poi dell’escalation del consumo di cocaina ed eroina.
Comunque Peppe non dobbiamo mollare mai, speriamo che questa tendenza si inverta, che i nostri beneamati politici si diano una mossa, qui stiamo ballando il valzer sul Titanic mentre la nave sta affondando e per nave intendo la famiglia e soprattutto chi ci governa.
Gaetano Angeletti – Presidente Associazione “La Rondinella”
del noto imprenditore che abbiamo capito tutti di chi si tratta, non è una novità che faccia uso di certe sostanze ,e che abbia dei gusti sessuali “particolari”, ma tutto ciò poco importa. purtroppo quello che mi dispiace è che certa gente è sempre circondata da giovani che farebbero carte false pur di entrare a far parte del giro.
LEGALIZZARE !!! Ti vuoi “fare” ..??? Vai dal tuo Dott. , ti fai fare la prescrizione medica , vai in farmacia e te la COMPRI !!! ( ma rimani a casa… Così nn rompi le @@ a nessuno ) . Vedrai che gli spacciatori non saranno estinti , ma poco ci manca….
P.S. Riguardo all’imprenditore ….mahhhh …. Il segreto
di Pulcinella … A Citano’ lo sa’ pure i muri … Almeno si vede … Quelli che NON si vedono … E ne sono un bel po’ !!!
Se si mettono a fare l’esame del capello a tutta la provincia … TUTTI al SERT li dovrebbero mandare …??? Troppi ce ne sta’… Secondo me qualcuno … o si tappa gli occhi … O fa’ finta di non vedere….
Come : giro di 150 persone , tra cui facoltosi , liberi professionisti , calciatori … Intanto cominciamo a mettere in prima pagina locale NOMI E COGNOMI !!! Invece non si sa’ come è , indagati TUTTI ( continuano ad esercitare ….) , il fine settimana li si vedono conditi per bene …
Ma le forze dell’ ordine …, dove sta’ ??? Che fa’ ??? Li giudici e
Compagnia bella … Che fa’ …..??? Il NULLA COSMICO !!!
P.S. Tutto questo a prescindere che se ti vuoi drogare “fare” , fallo pure ( ci sta’ libertà ancora….) , ma senza rompe il … a chi vuole stare tranquillo , e non vedersi girare intorno una mandria de flippati , con le pupille no dilatate…. Gli occhi fuori dalle orbite …. Poi CM , riporta : si è sentito male … Spinello e alcool ….
Mahhhhhh me viene da ridere … E ve preoccupate del’ imprenditore …. Gli altri NO invece eh…ragazzi de 15/16 anni … già conditi …..
Cordialmente …
mi associo all’appello del sig Ravish a guardare lunedi sera presa diretta (anche se mi sembra che sia domenica sera), dove non so se avete visto i 3 minuti di anteprima della prossima puntata appunto dedicata alle droghe, dove con delle telecamere nascoste sono entrati dentro una discoteca di roma e non vi dico quello che hanno fatto vedere e fatto ascoltare. Se quello è il divertimento dei nostri giovani la cosa è veramente drammatica. E vorrei chiedere a tutti quelli che minimizzano sull’uso delle droghe minori, se hanno visto quel pezzo di servizio e vorrei chiedergli se vi sembra normale quello che i nostri ragazzi fanno con le droghe, praticamente girava di tutto. Per non parlare di gente stramazzata a terra ubriaca, che si vomitava addosso, buttafuori che prendevano questi ragazzi mezzi malconci, gente che stava male e che nessuno chiamava i soccorsi, una immagine bruttissima. Quello per voi è divertimento? E vorrei fare una domanda….ma lo scopo della legalizzazione quale dovrebbe essere? Sconfiggere il traffico sommerso, o debellare il fenomeno del consumo droga? Possiamo provare a fare 2 anni di legalizzazione e vedere come vanno le cose, ma se oltre a non sconfiggere lo spaccio illegale, non si risolve il problema dell’uso che i nostri ragazzi fanno di queste sostanze, allora legalizzare proibire o nascondere non serve a nulla. Sarà una sconfitta lo stesso. L’unica salvezza è far capire ai nostri ragazzi che fumare, farsi le canne, bere, ubriacarsi, non è da fighi, o da superiori; poi uno da adulto può farsi di tutto, ma questo è altro discorso. Io mi riferisco al fenomeno legato al mondo giovanile under 20-30.
… tra gli agenti che lavorano benissimo ci sono delle falle! se veramente volessero lavorare benissimo, certe falle le avrebbero già eliminate, invece di restare a guardare, nel silenzio… garantendo quindi complicità, continuità e coperture…
gli enti preposti alla sicurezza hanno altri interessi, oppure hanno le mani legate, o forse sono conniventi… di fatto poco incisivi, spesso del tutto passivi …
poi c’è una categoria umana che, per svariati motivi sceglie il silenzio-assenso… i “generanti”! sono molte le famiglie che hanno in casa uno spacciatore o un consumatore… vivono isolate in una situazione di malessere, dentro un Bunker e si rapportano solo se stesse, convivono con la sofferenza, permettono il prolificare dei loro stati, aggravano le situazioni di altri, pensano che la colpa sia sempre dell’altro perché fa meno male e permette di evitare la fatica di chiedersi “dove ho sbagliato”… “come posso curare, ossia prendermi cura , ossia educare mio figlio alla libertà e alla felicità”? … se nessuno può fare da solo, “a chi posso chiedere aiuto”?… genitori! S V E G L I A T E V I!!! … si cade in certe catene per mal di vivere che è il male che affligge l’uomo di quest’epoca … A. Harendt in “la banalità del male” scrive: …
Faces of drugs arrests.
——————————— http://www.rehabs.com/explore/faces-of-drug-arrests/
Il tuo volto potrebbe rimanere sfigurato se usi sostanze stupefacenti. E’ questo il duro claim di una nuova campagna di comunicazione denominata “Faces of drugs arrests”.
Lanciata recentemente su tutto il territorio USA (promossa da un’autorevole associazione americana che da tanti anni si occupa di progetti riabilitativi per persone con un passato da tossicodipendente) l’iniziativa è balzata alle cronache per via del forte impatto delle immagini proposte.
Difatti, le foto pubblicate online rappresentano una devastazione impressionante che impone una seria riflessione sul tema. Nello specifico sono raffigurati gruppi di uomini e donne i cui visi sono trasformati da methedrine, eroina, metanfetamine, cocaina, oppioidi, ecc.
L’articolo dell’avv. Bommarito è sicuramente preciso ed esauriente relativamente alla situazione dello spaccio di droghe, anche nell’indicare la Foce dell’Asola come luogo nel quale tale spaccio avviene in maniera indisturbata. I gestori dello chalet (l’ultimo di Civitanova lungomare nord) e i suoi relativi frequentatori creano sempre le condizioni perché lì possa accadere tutto ciò che è oltre la legalità!
Concordo pienamente nel riconoscere che tutte le istituzioni debbono operare in sinergia per abbattere la drammatica situazione droga: la famiglia, la scuola e lo stato. Tuttavia anche le forze dell’ordine debbono tutelare prima di tutto i ragazzi che, volenti o nolenti, finiscono in questa rete e debbono anche tutelare quei giovani – o meno giovani – che si trovano a “godere” (!!!) dello “spettacolo” dato dall’imprenditore, il quale, non solo per il ruolo che ricopre nella società civitanovese, dovrebbe comunque essere “fermato” come qualsiasi persona trovata in flagranza di reato!
Sono una ragazza che vuole esprimere tutta la solidarietà possibile all’articolo sull’uso delle droghe e sulla possibilità di potersele procurare, senza andare troppo lontano…
Mi è capitato di andare con amici nella zona indicata (Foce Asola) e di assistere al triste spettacolo offerto da ragazzi (più o meno miei coetanei) “fatti e strafatti”.
Purtroppo credo che se il sindaco, la giunta comunale, gli assessori, le forze dell’ordine tutte non faranno nulla di serio per fermare questo “traffico” di droga e alcool, tanti giovani, senza rendersene conto, finiranno per rimetterci la loro vita!! E quindi chiedo: perché nessuno fa nulla per impedirlo??
è difficile cercare soluzioni che non esistono… però non è possibile dire che i giovani si drogano perché non hanno assimilato i valori della vita, i veri valori… perché quelli che si drogano cercano appunto un valore, sanno di rischiare la vita, sfidano la morte ma credono che la droga sia un valore, nello sballo cercano il piacere, la libertà, la felicità… hanno bisogno di un riferimento concreto, di una specie di sacramento, di un aiuto esterno per arrivare a certe sensazioni che ovviamente sono del tutto infondate, false e irreali… ma anche noi che non ci droghiamo cerchiamo stupidamente la felicità, in quanto schiavi del nostro stupido inconscio e se proponiamo come alternativa alla droga i valori del sacrificio dello studio, della famiglia, del lavoro è perché non abbiamo saputo trovare altra felicità che il non morire… per ora… almeno si potrebbero evitare certi atteggiamenti di superiorità da “io ti salverò”…
ma questo famoso imprenditore che tutti voi conoscete, e che sembra famoso, lui sa di essere sotto gli occhi di tutti? E se è cosi perchè le forze dell’ordine, non intervengono? da come lo descrivete mi sembra il “lele mora de noantri”, ma chi è?? da come lo descrivete, me lo vedo sulla barca, sui cuscini bianchi, tende bianche svolazzanti, attorniato da bella gente…ecc..ecc. boh! a parte questo..avete letto le ultime? A cingoli arrestato un “soggetto”, con 40 grammi di marijuana, e che rivendeva alla famosa ultima catena del giro ossia i consumatori finali, e ritenuto responsabile insieme ad “altri soggetti” come basista di furti nella zona del cingolano, …cosa centra tutto questo? centra proprio perchè anche le cosiddette droghe leggere creano indotto, fatto di piccoli furti, furtarelli ,rapine, raggiri, finalizzati a procurarsi €€€€€€€ ecc, ecc, cose che sappiamo tutti. Idem a falconara dove ieri, leggo dalla stampa, una madre (convinta dai carabinieri) ha rinunciato a denunciare il proprio figlio responsabile del furto dei gioielli di casa che stava per vendere a dei compro oro per comprarsi la dose quotidiana….. e casi come questi oramai ce ne sono tutti i giorni. Quindi, non mi si può venire a dire che anche l’ultimo anello della catena (ossia il consumatore finale) che si fa le canne, o cose più grosse, non ha colpa, perchè anche se è l’ultimissimo anello della lunga catena, alla lunga ha colpa pure lui a generare l’indotto fatto di microspaccio micro ricerca di denaro e a contribuire ad alimentare questo fenomeno di degrado generale.
valori….giovani….famiglie….istituzioni…..parole,parole,parole diceva una vecchia canzone.
In Italia, secondo un articolo di un autorevole quotidiano, ci sono 50.000 lucciole per circa 9 milioni di clienti.
Da sempre la prostituzione è servita, e serve, quale provvista di denaro per organizzare il traffico della droga. Nove milioni , un grosso esercito di cittadini che quindi collaborano e finanziano il narcotraffico in tutta la sua filiera. Nove milioni, un cittadino su sei circa calcolato su tutta la popolazione.
Poi indossiamo la maschera dei perbenisti ed andiamo a caccia di amministratori che avallano o non intervengono, di forze dell’ordine che non riescono, di famiglie che non educano, di scuole che…….
No signori miei, guardiamoci allo specchio.Siamo in gran parte noi la causa di tutto. Un cittadino su sei che frequenta il mondo della prostituzione, un cittadino su sei che non vuole che in quel mondo si vada ad interferire con controlli, arresti ecc.un cittadino su sei che tollera la prostituzione e con questo le crea un ambiente fertile,protetto,redditizio…..praticamente produce quel concime miracoloso che fa crescere a dismisura i frutti velenosi della droga.
Dove è la prostituzione? Guardate gli annunci di quotidiani,giornali di annunci,cercate su internet…..luoghi,foto,telefoni ……
x il dindo. se si scrive il nome ti censurano, comunque è quello della rotatoria famosa dopo l uscita dal casello dell autostrada. a lui piace essere sotto gli occhi di tutti, perchè gli da importanza e avendo le giuste conoscenze, si sente un “intoccabile”.
Quando leggo articoli come questo, mi viene sempre una grande rabbia verso quelle persone che permettono, senza sentire nessun rimorso di coscienza, il giro libero della droga! Non hanno figli? E se anche non li hanno, non pensano che agendo in questo modo distruggono la vita di tanti giovani?
Mi viene da ringraziare l’avvocato che con le sue parole invita tutti (soprattutto chi ha la possibilità di interrompere questa “catena senza fine”!!) a fare un piccolo – o grande! – mea culpa!
Chissà, se una piccola piena del fiume Asola “ripulisse” un po’ il Virgola Zero Uno……………………..
Vox clamantis in deserto. Caro Giuseppe, sai quanto ti sono vicino in questa tua battaglia. Però, credo che nonostante gli sforzi, tuoi e di altre encomiabili persone le cose non cambieranno, se non in percentuale infinitesimale. La cosa parte da lontano, da quando gli inglesi, se non erro, cominciarono a pagare con l’oppio le merci orientali. Oggi, con la crisi economica che ha colpito il mondo intero, nessuna nazione può permettersi di stroncare definitivamente, o almeno provare a farlo, questo “bussiness” che, si leggeva, molti anni fa già creava un giro d’affari, seppur dannatamente pernicioso, dello stesso importo del fatturato del Gruppo Fiat. E i commenti che leggo qui, confermano tale mia certezza. Non c’è una volontà vera di intervenire, non voglio offendere i tutorii dell’ordine che sono anch’essi vittime di quest’andazzo.Se non temessi di mancare di rispetto a qualcuno, direi che mi sembra di assistere al film di Totò Guardie e ladri, quando lui diceva a Fabrizi, “fermati, tanto ormai ti ho preso”, Si compiono azioni di contrasto solo per dire che qualcosa è stato fatto, volendo dire a noi stessi d’avere la coscienza a posto (non mi riferisco a nessuno in particolare). Come si fa a scarcerare gli spacciatori, perchè le carceri sono sovraffollate, e non capire che saranno invogliati a continuare nello smercio? Con maggior protervia? E con Mare Nostrum permettere che arrivino tanti disgraziati, parte dei quali, è dimostrato, sicuramente non potranno non aumentarne il numero? Non bastasse, sentiamo che ci si appresterebbe a introdurre i proventi di questo commercio, nel calcolo del nostro Pil, come sembra già facciano anche altri Paesi. Come non essere pessimisti? Guai però a smettere di provare fortissimamente a contrastare quest’andazzo generale. Significherebbe abdicare al nostro ruolo di onesti cittadini per lasciare campo libero agli sciacalli portatori di morte. Un abbraccio.
Anzitutto ricordo a tutti che drogarsi *NON* è un reato per l’ordinamento italiano (forse a qualcuno sfugge).
In secondo luogo la legalizzazione delle droghe è l’unico metodo per poterle controllare (anche da un punto di vista qualitativo), altrimenti continuiamo come adesso che sostanzialmente sono liberalizzate e chiunque può accedervi, anche i minorenni.
Secondo ma non meno importante motivo è quello di sottrarre risorse economiche alla criminalità organizzata per destinarle alle politiche per l’assistenza pubblica a chi ne ha bisogno (compresi i tossicodipendenti).
A chi invoca l’intervento delle famiglie e quant’altro faccio notare che molto probabilmente la causa del dilagare delle droghe sono proprio queste ultime (per i più svariati motivi), unitamente all’offerta culturale pubblica che – scemando sempre più col passare degli anni – porta i giovani a non vedere un futuro roseo e quindi a cercare un piacere momentaneo attraverso le sostanze stupefacenti.
@ …
l’Olanda sta dimostrando una chiara volontà di porre fine ad una insostenibile politica di tolleranza attuata da anni in tema di liberalizzazione.
Già nei mesi scorsi il Consiglio di Stato aveva deciso di mettere al bando i coffee shop e oggi lo stesso governo olandese decide di equiparare la marjiuana alle droghe pesanti come la cocaina e leroina».
Per il Dpa, «si tratta di un notevole e lodevole passo avanti che però necessita ancora di una normativa più chiara ed efficace soprattutto per la salvaguardia della salute dei giovani».
Non possiamo che condividere questa inversione di tendenza da parte dellOlanda – ha dichiarato Giovanni Serpelloni, capo del Dpa – in questi anni è stato fatto un danno enorme diffondendo lidea che la cannabis sia una droga leggera perchè non lo è affatto e produce danni al cervello ed in particolare alle funzioni cognitive.
È bene che i ragazzi lo sappiano anche perchè la cannabis è il primo approccio con il mondo della droga».
http://www.ilgiornale.it/news/
@ Marco R.
Alcune persone sostengono che le droghe illecite dovrebbero essere legalizzate per diminuire la criminalità associata a queste sostanze. Storicamente, il tabacco e l’alcol erano una volta le droghe illegali. Il fumo di tabacco è oggi la principale causa di morte in America, e l’alcolismo è la terza causa di morte. Così legalizzare le droghe illecite non li rende meno mortali e socialmente dannose. In realtà è vero il contrario; legalizzazione delle droghe illecite aumenta il loro uso e il danno che causano.
@Paolo: quello che dici sulle droghe non è scientificamente provato.
Al contrario decine di studi hanno dimostrato che la legalizzazione, se ben gestita, porta solo benefici.
Guardati questo documento ufficiale: http://www.politicheantidroga.it/media/601159/schede%20sintesi%20%283%29.pdf
Per tutte le sostanze siamo sopra la media europea, indice inconfutabile che le leggi che sono state in vigore – parecchio “pesanti” da un punto di vista sanzionatorio – non hanno prodotto l’effetto sperato (solo la crisi – quindi mancanza di pecunia – è riuscita ad invertire la tendenza)…
E’ lo stesso discorso della prostituzione: è una cosa che c’è sempre stata e sempre ci sarà, ce ne dobbiamo fare una ragione (la legge Merlin ne è la dimostrazione: non solo la prostituzione c’è ancora ma è in mano alla criminalità organizzata).
E’ sempre e comunque meglio provare a regolamentare piuttosto che lasciare “allo sbaraglio”…
@paoolo: sull’Olanda io so cose diverse…
In pratica vogliono rendere sanzionabile l’assunzione delle droghe leggere per i non-Olandesi,.e comunque ora abbiamo gli USA (e non solo) che stanno andando in direzione opposta.
In qualsiasi caso penso che dovremmo essere noi cittadini (non i politici, che hanno una visione troppo ideologica per motivi meramente elettorali) a decidere direttamente.
Dulcis in fundo: il capo del Dipartimento antidroga Giovanni Serpelloni ha reso noto che nel 2012 si sono verificati 390 casi a fronte dei 362 del 2011 (+7%). Umbria e le Marche le regioni piu’ colpite.
Eroina, capisci ?
Una droga sintetizzata dall’uomo (e dalla Bayer).
Fatti un giro: http://it.wikipedia.org/wiki/Eroina
Scusate m’è “partito” un pezzo:
Il capo del Dipartimento antidroga Giovanni Serpelloni ha reso noto che nel 2012 si sono verificati 390 casi di decessi per droga (principalmente eroina) a fronte dei 362 del 2011 (+7%). Umbria e le Marche le regioni piu’ colpite.
Come termine di paragone, tenete conto che le morti per incidenti stradali nel 2012 sono state 3653.
…perché non vietiamo la pubblicità delle auto o imponiamo che sulle fiancate e sul cofano venga stampato “NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE” ?
@Marco R.
citando cio che hai scritto :
…perché non vietiamo la pubblicità delle auto o imponiamo che sulle fiancate e sul cofano venga stampato “NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE” ?
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…è la verita’ , che venga pure stampato “NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE”… e aggiungo UCCIDE perché 75 persone perdono ogni giorno la vita sulle strade in europa.
@Marco R.
Borsellino: Legalizzare la droga non danneggia la mafia, anzi. http://www.politicheantidroga.it/comunicazione/video/2014/borsellino.aspx
“No. La legalizzazione degli stupefacenti non può rappresentare uno strumento per combattere la mafia, Intanto come mi sembra di aver chiarito non bisogna stabilire un’equazione assoluta tra la mafia e il traffico di sostanze stupefacenti.
La mafia esisteva ancora prima del traffico di stupefacenti e probabilmente se per miracolo il traffico di stupefacenti scomparirà, la mafia esisterà ancora perchè l’essenza della mafia non è il traffico delle sostanze stupefacenti”.
http://www.politicheantidroga.it/comunicazione/video/2014/borsellino.aspx
Premesso che quello che disse Borsellino non è un dogma e non ce n’è controprova, sono d’accordo sul fatto che la criminalità organizzata non scomparirebbe (ma avrebbe meno risorse, quindi sarebbe meno forte).
Sono d’accordo anche sul fatto che probabilmente il mercato nero/clandestino si rimodulerebbe su chi non avesse legalmente accesso alle sostanze, ma:
1. tutti gli altri (la maggioranza) sarebbero più tutelati;
2. le forze dell’ordine potrebbero concentrare la loro attenzione su questo fenomeno, evitando di “correre dietro” a tutti senza poi risolvere effettivamente nulla;
3. si potrebbero inasprire molto le sanzioni per chi cede a qualsiasi titolo sostanze psicotrope ai minori.
In qualsiasi caso, ribadisco, tutto quello che è stato fatto fin’ora ha portato risultati negativi sotto ogni punto di vista (e i dati, incontrovertibili, stanno a testimoniarlo), per cui c’è comunque da cambiare atteggiamento se vogliamo provare a fronteggiare il fenomeno in modo serio.
Stasera su Rai 3 lo special di Presa Diretta sull’argomento (alle ore 21):
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-6b8ff523-f58b-412f-8d1a-cb35de9a7b7e.html
Per chi volesse vederlo in diretta streaming:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/dirette/PublishingBlock-eedb4649-b6c4-4892-a5a9-e2ca63b54bd8.html?channel=Rai%203
Ultimo commento dopo lo speciale di ieri sera: il modello Statunitense andrebbe evitato, l’ideale sarebbe un mix fra quello Portoghese, quello Spagnolo e quello Uruguaiano.