(In alto la galleria fotografica di Lucrezia Benfatto)
di Carmen Russo
(foto Lucrezia Benfatto, video Erika Mariniello)
Un fiume in piena, quello rappresentato dalla gente che ha raggiunto Macerata per la tanto attesa Notte dell’Opera. La folla ha riempito le strade della città trasformate per una notte nel grande Egitto, dal tema che quest’anno ha caratterizzato la terza edizione della manifestazione: l’Aida. Macerata si è dipinta dei celebri tratti egiziani trovando larghi consensi sia tra il pubblico che tra i commercianti, i quali – da corso Cairoli a corso Cavour insieme a quelli del centro storico – hanno partecipato attivamente, vestendo panni egiziani e diversificando la loro proposta adeguandola al tema.
Ad aprire la lunga Notte dell’Opera non poteva che essere il direttore artistico Francesco Micheli, primo a Macerata ad aver portato la lirica nelle piazze e che quest’anno ha riscosso un grande successo firmando anche la regia dell’Aida. Dopo l’adunata al monumento della Vittoria, la Marcia Trionfale ha condotto il faraone Micheli, vestito da perfetto re della Macerata d’Egitto, verso il palazzo o meglio il tempio della musica lirica, lo Sferisterio. Ad accompagnare il direttore artistico nella lunga traversata del fiume nero di viale Pucinotti, la solista Elisabetta Martoriano, il baritono Roberto Abbondanza, tutto il coro Bellini, il gruppo de Li Pistaccoppi e tanto pubblico catturato subito dalla nuova veste di Macerata. Anche il Cosmari – partner ufficiale della manifestazione – ha contribuito alla marcia, fornendo un mezzo dell’azienda per trasportare verso l’Arena il coro in festa che cantava «un tipico geroglifico egizio: “lalalala”» come l’ha definito Micheli, seguito dal carro che trainava i personaggi principali.
Grande mattatore Francesco Micheli che ha sfoggiato tutte le sue qualità per trasportare il pubblico in questo tuffo nel passato, in un immaginario Nilo e nella celebre storia dell’Aida che ha ispirato la Notte dell’Opera 2014. Migliaia i partecipanti che hanno assistito alle varie iniziative, sparse – come negli scorsi anni – nei tre punti nevralgici: corso Cavour, corso Cairoli e il centro storico.
Teatro, musica, danza, arte, giochi e le immancabili prelibatezze culinarie sono salite sul palcoscenico per “Celeste Aida”. Un po’ al di sotto delle aspettative la proposta delle iniziative che sono risultate essere in minore quantità rispetto alle due edizioni precedenti.
Anche la chiusura della serata, fatta nei tre punti principali, è stata forse poco omogenea e un po’ dispersiva. Sul palco di piazza della Vittoria hanno chiuso il Coro Sibilla e il Coro Equi-Voci. eIn corso Cairoli il momento finale è toccato al Coro Bellini, mentre in piazza della Libertà è stato Francesco Micheli a salutare il pubblico della Notte dell’Opera presnetando l’Aida di strada messa in scena da “Li Pistacoppi” e i cantanti solisti Elisabetta Martoriano e Roberto Abbondanza.
Durante l’arco della serata, in tutte le strade è risuonata la Marcia Trionfale accompagnando musicalmente la terza notte dell’Opera di Macerata.
In alto la galleria fotografica di Mario Lambertucci
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A me è piaciuta moltissimo, anzi mi dispiace di non essere riuscito a vedere tutte le esposizioni legate ai 50 anni dell’opera per riuscire anche a sentire della buona musica in giro per la città, poi per la folla e la strada da fare ho perso una parte degli eventi previsti. La butto là…ma perchè non pensare a una 2 giorni con gli stessi eventi ma diluiti in 2 serate? con le stesse risorse si potrebbe avere un “weekend dell’opera!!”
Lunga vita al faraone…
I’ve had enough of watching scenes
Of schizophrenic, ego-centric, paranoiac, prima-donnas
Toh! C’era pure la “faraona” che andava a fasse le analisi !
Troppo avanti ‘sti pistacoppi…
E’stata una carnevalata in cui la maggior parte degli avvenimenti- non li ho visti tutti- non aveva nulla di filologico alla cultura dell’opera e vedere un direttore artistico fare l’animatore poi!
Un Belfagor così era dai tempi della Tivvù dei Ragazzi che non si vedeva, https://www.youtube.com/watch?v=NJ7ECvOf0Mo.
quanta gente….. bella serata, un guizzo di vita per macerata.
Uno schiaffo per i commercianti che sanno solo piangere e non organizzano mai nulla da soli.
Sanno solo Chiedere i parcheggi!!! Ma avete visto quanta gente è venuta e i parcheggi sono quelli che fanno piangere calde lacrime ai commercianti.
DACIATEVE NA MOSSA
Giudizio personale
– Bellissima la mostra, spero possa diventare permanente, trovando la giusta location… Ottima idea davvero!
– Belli i concerti ai quali ho potuto assistere… Mia personale nota di merito per il tributo a Bacharac…
– Meno caos rispetto allo scorso anno: cosa molto positiva… Segno (FORSE) che organizzatori e commercianti sono riusciti a collaborare di più rispetto agli anni precedenti
Cosa non mi è piaciuto:
– Inutile, trash e completamente fuori luogo il DJ in piazza Mazzini… Anzi quasi fastidioso direi (non a caso uno dei punti più belli di Macerata ieri sera sembrava per ampi tratti quasi vuoto)
– Onestamente fuori luogo (per i miei gusti ovvio) anche il finale in piazza con l’accostamento un pò kitsch tra saltarello e lirica….
In generale solita splendida serata, migliorabile com’è ovvio che sia….
Come detto già da altri io farei una doppia data… Magari una sorta di cerimonia d’apertura e di chiusura del Festival…..
Ah dimenticavo: perchè nella notte dell’opera tener chiuso lo Sferisterio?
ogni anno sempre più bello!
E x l’anno prossimo, x cortesia chiudete al traffico l’intera cinta muraria!
Evviva la splendida Macerata che ha estasiato i tantissimi turisti,
quest’anno in larga parte olandesi.
…hanno partecipato anche moltissime persone di Civitanova,
ragazzi e meno giovani,
e’ stato piacevole vederli visibilmente divertiti, soddisfatti, entusiasti.
Ora però, ditelo che Mgerada e’ Magerada Granne! Non abbiate pudore!?!
Meno appuntamenti ma di miglior qualità. W l’Opera W lo Sferisterio W Macerata. Grazie Micheli
Bella manifestazione
Solo due “cuntadi'” ( con rispetto per i contadini veri) come montagnosi e giorgi potevano criticare…..
Molto bravi i Pistacoppi che si sono esibiti al meglio!
Complimenti anche al Coro Sibilla che ha tenuto alto l’onore dei non più giovani!
(E’ strano che non c’è una foto di nessuna delle tre esibizioni, bah!)
Hanno dato il bel programma, fatto benissimo direi ma è stato rispettato un solo evento, quello del Gran finale alla mezzanotte in piazza, per il resto non ci si capiva nulla. Orari e spettacoli disastrosi
ma ndò lo si’ visto tutto so fiume de persò? rispetto a due anni fa ce sarà state un terzo della gente. Piazza Mazzini con quillu maccarò che te stordiva, mezza vuota, e quelli pochi stava tutti a magnà la pizza, piazza della libertà e san giovanni idem, i corsi si passeggiava meglio che al mercato, tranne un po’ di struscio come ai vecchi tempi al corso. Manifestazione in netto calo perchè in calo sono idee e organizzazzione. Scarsi!
@ Massimiliano sessantotto….se pensa che io mi offenda ricevendo da lei l’epiteto contadino si sbaglia di grosso anche perché i miei genitori, come forse i suoi, vengono dalla campagna e lavoravano la terra con onestà e dignità.detto ciò le ribadisco che quello di ieri era un calderone in cui eterogenee esperienze artistiche venivano tirate per le orecchie e piegate al tema di Aida alcune becere altre meno ma che potevano essere inserite in qualsiasi altra serata.il fiume di persone si giustifica con un marketing ben congegnato e un isolamento culturale in cui macerata è’ sprofondata. Mi sarebbe piaciuto che Micheli non piegasse la lirica a livello dei fruitori di ciao Darwin ma che facesse innamorare della lirica quei fruitori
facendo loro scoprire un genere musicale che è patrimonio di bellezza. Così è stata solo una sagra.piazza Mazzini e’stata svilita !
Montagnosi, mettiamo da parte la questione legata alle origine contadine, veniamo quasi tutti da lì, me compresa. Ma lei con le sue critiche ostinate – di fatto non solo lei, anche Giorgi e Cerasi (che tra l’altro ci ha voluto far sapere che sa l’inglese) – rappresenta la parte peggiore della nostra città. Di coloro che non sanno apprezzare un evento per le emozioni, la curiosità, il piacere che può provocare, ma semplicemente per trovare con saccenteria ciò che non va, l’aspetto debole e necessariamente criticabile …. Siete scontanti e provocate (a proposito di emozioni) tristezza.
E’ inutile a questo punto che io dica quanto Macerata ieri sera mi sia piaciuta!
Complimenti ancora al Sig. Micheli, per la ” sveglia” che ci ha dato, come ho già detto un Lombardo alla…. terza crociata. Condivido sul fatto che si potrebbe ripetere in due o tre serate, coinvolgendo per ognuna, le tre vie principali, per evitare di avere tutto ma non vedere niente.
macerata è viva e lo dimostra anche queste manifestazioni,il vero problema è che manca una figura che sappia attirare gente creare iniziative,2 cose non mi sono piaciute ieri,la monnezza(ad arte)vicino lo sferisterio e lo sferisterio stesso chiuso ma se ce ricordimo chi ce comanda che vogliamo pretenne!!
Concordo in toto le considerazioni di Fulvia Barto.
Purtroppo a Macerata qualsiasi iniziativa viene sempre criticata in maniera aspra e superficiale, non conoscendo a fondo il lavoro fatto……
chi critica la serata perchè si aspettava di vedere una rappresentazione operistica itinerante per le vie della città, forse ha frainteso la “vocazione” della serata che si rifà all’opera solo per una questione pubblicitaria. Lo scopo primario non è far scoprire l’opera (delle migliaia di persone che erano in giro ieri credo in pochissimi la saprebbero apprezzare, io per primo!) ma sfruttarla per far venire gente in città, riuscendoci perfettamente (a me è piaciuta tantissimo)…. è un pò come se uno juventus club organizzasse una cena di fine anno e chi ci va si aspetta di cenare con buffon, pirlo, tevez, ecc…. è ovvio che poi quando non li trovi a tavola ci rimani male e alla fine critichi chi ha organizzato la serata…
Macerata è sempre più un deserto e in questa desolazione ovviamente sale la sete di manifestazioni per cui qualsiasi cosa si organizza ci si entusiasma ed è bello che ciò avvenga però forse se questa manifestazione si chiame “Notte dell’Opera” dovrebbe avere un impatto culturale un pò diverso, diluito in più giorni e avvicinare la gente alla Lirica attraverso un itinerario cittadino ben preciso coinvolgente e informativo, evitando accostamenti del tutto fuori luogo con altre tipologie musicali con il rischio poi di trasformare una preziosa ocasione di festa culturale in una sorta di calderone dove c’è di tutto un pò in un’accozzaglia forzata che può divertire una sera ma lascia il tempo che trova.
La migliore notte dell’opera delle tre fin qui svolte. Unica nota di demerito: la pessima musica truzza house sparata a tutto volume a via garibaldi da quel bar….
L’evento è riuscito se si intende per numero di persone o ammasso di persone e spero come l’amico sopra che ha commentato se non ci fossero i contadini e artigiani e chi lavora i grandi signori che sfruttano il popolo, starebbero dove stanno. Se si intente per evento culturale e come era stata concepita nella prima edizione, che doveva essere un modo per accostare la gente all’opera è fallita e credo che di cultura ce ne sia poca come l’opera d’arte fatta con l’immondizia se cultura si intende magiare e bere e cose che in pochi casi era opera vera non so cosa si intende. Poi si devono vedere i costi e i ricavi poi parlare perché per la città sarà costato molto e tutto questo da valore allo Sfersterio ma un amante delle lirica avrebbe apprezzato tutto questo? O è stata fatta per il popolino. ( Questa mia critica non è rivolta a Micheli che lo stimo e lo apprezzo e so che ha delle notevoli qualità umane, lui è solo un artista e deve lavorare lo capiremo quando se ne andrà )
Micheli è un ottimo comunicatore, un commerciante, si è ruffianato ai Pistacoppi perchè sa che il gruppo folkloristico ha da parte sua il suo seguito di pubblico. Certo l’accoastamento Aida – Pistacoppi poteva piacere o meno, in fondo Maria de Filippi ha fatto buona scuola!!!
E che azz non potevo nemmeno rientrare a casa con lo scooter dal lavoro(abito al centro).
cari MACERATESI VERI non date immeritata importanza a coloro che SEMPRE e SISTEMATICAMENTE criticano comunque e sempre quanto avviene nella nostra città; chi legge assiduamente Cronache Maceratesi conosce i loro nomi, sono 8 o 10 signori/e, sempre gli stessi ed allora viene da pensare che veramente “abbiano qualche problema esistenziale” perchè è legittima la critica ma davvero SEMPRE e su TUTTO!?!. Complimenti comunque a Micheli che comunque, sia pur per pochi mesi l’anno, riesce a portare una ventata di freschezza a questa città e, scusate, non è poco.
@fulvia barto. Mi scusi ma se a me una cosa non piace o faccio delle osservazioni che CM mi permette non capisco perché vogliate predominare o dirmi che devo gioire ad ogni costo. Io non offendo almeno,dico che siccome Micheli non ha detto che faceva la notte dell’opera per rivitalizzare macerata ma per avvicinare le persone a questo genere. Io osservo che invece quella serata ( bellissima, meravigliosa, piena di gente) non doveva essere investita di intenti così alti. Attenzione a prostrarci troppo che poi al primo malessere noi maceratesi non siamo abituati a lottare o a metterci del nostro ma giriamo le spalle, scarichiamo stile cosmari e ci mettiamo alla ricerca di un nuovo messia. Se quella sera ci fosse stata una questua tra quella marea di gente a favore dello sferisterio voglio vedere quanti maceratesi avrebbero messo mano al portafoglio! Io ho avuto ospiti degli amici anconetani melomani sfegatati che hanno stazionato a piazza Mazzini perché non potevano camminare, pensando di assistere comunque a qualcosa di operistico. Sono andati via dopo mezz’ora. E non posso dirlo per non essere tacciato di essere un contadino?
@fulvia barto …io piango e mi emoziono ogni volta che vado allo sferisterio e ascolto la musica dal vivo, mi emoziono per le cose belle, non può stabilire lei il valore delle emozioni che dipende esclusivamente dalla sensibilità e dal bagaglio culturale di ognuno. Ripeto..io non offeso nessuno e aderisco allo scopo di CM che prevede uno spazio per lo scambio di idee. Se lo tenga stretto, se ha solo questo
Bene, la gente c’era, birra, pizza e patatine sono state vendute in abbondanza, quindi il successo di pubblico decreta che si é trattato di un evento di qualitá. E no, cari miei.
Portare in giro uno scimmiottamento dell’opera su un carro bestiame, offrire uno spettacolo circense, come se i protagonisti dello spettacolo fossero fenomeni da baraccone, il tutto con l’aria gaudente di un gay pride con tanto di faraone mascherato e microfonato, significa confermare il provincialismo di una cittá che qualsiasi cazzata le si proponga ci casca mani e piedi, e questo solo per esorcizzare la disperazione della sua naturale sonnolenza.
Il pubblico che oggi non ha mai messo piede ad un’opera sente Bocelli che canta ‘il Vincerò’ (!) e pensa che quella sia la lirica, oppure sente Allevi che strimpella la sua immondizia e crede che sia Chopin …..
Macerata vede una piramide fatta di immondizia, un dj ed un buffone sopra un carro con qualche corista col vestito di scena dell’Aida e crede che sia una figata …. Ecco, questa é la terribile sorte di chi nasce, cresce, vive e muore a Macerata: il provincialismo.
Aaaaaah Ma che bel commento! Commento da provinciale direi.. Poi di sicuro è un fake, perché mi sembra impossibile che una mente così raffinata e conoscitrice della lirica possa ignorare che la celebre aria della Turando è il “Nessun dorma” (cos’è il “Vincerò” il grido di battaglia di Mourinho?)…..
Egregio Francesco74, l’uso dell’articolo e delle virgolette (‘il Vincerò’) seguito da un punto esclamativo fra parentesi qualcosa avrebbe dovuto farle capire. Evidentemente non l’ha capito. Al di lá della polemica su un qualcosa che lei, quindi, non ha compreso, e sul fatto che il mio commento sarebbe ‘da provinciale’, a mia volta non comprendo quale sia il suo illuminante pensiero sulla manifestazione che entrambi commentiamo.
@francesco74
Ma perché invece di insultare chi non la pensa come voi non risponde alle domande? Il successo di presenza di pubblico decreta la qualità di un evento?
@Lorenzo Montagnosi: in realtá il sedicente Francesco74 si é insultato da solo, mi sembra ….
@gigioxxmc ” è un pò come se uno juventus club organizzasse una cena di fine anno e chi ci va si aspetta di cenare con buffon, pirlo, tevez, ecc…. è ovvio che poi quando non li trovi a tavola ci rimani male e alla fine critichi chi ha organizzato la serata…”
Alla cena dello juventus club forse non troverai giocatori della prima squadra ma nemmeno troverai i video o i giocatori di rugby e basket o di bocce. Cioè a me frega poco se tutti sono soddisfatti e contenti (per fortuna non tutti), per me senza offesa per nessuno mi è sembrata, ripeto, un’accozzaglia di tutto un pò e facciamo caciara. Come qualcuno diceva sopra, può esser bello per una carnevalata, per una Notte dell’Opera no. Rimane cmq una mia opinione discutibilissima.
http://adamomagazine.wordpress.com/2014/08/02/notte-dellopera-tranquilli-e-una-cosa-pop/#comments